Il seminario per dirigenti sportivi

Rilanciare un’alleanza educativa tra famiglia e sport affinché quest’ultimo torni ad essere scuola di vita, palestra di socialità e strumento di crescita. È lo spirito che guida il weekend formativo per dirigenti sportivi in programma ad Albano il 20 e 21 settembre tra l’Istituto Murialdo e il seminario, promosso dal Centro Sportivo Italiano (Csi) con il Servizio per la pastorale dello sport della diocesi di Roma e della diocesi di Albano.

All’evento, dal titolo “Genitori a bordo campo: costruire il dialogo con le famiglie”, parteciperanno, tra gli altri, Pasquale La Selva, psicologo dello sport, e Paola Pellicanò, referente per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili del Vicariato di Roma.

Il tema scelto, spiega Claudio Tanturri, responsabile del Servizio per la pastorale dello sport e del tempo libero della diocesi, «riguarda tutti gli ambienti sportivi, soprattutto quelli giovanili. I genitori, all’inizio, sono l’innesco di qualcosa di importante, perché lo sport porta con sé valori educativi preziosi. Ma più si va avanti, più notiamo un indebolimento di certi argini». Il pensiero vola al campo di calcio di Collegno, nel torinese, dove un portiere 13enne è stato picchiato da un genitore della squadra avversaria. «Serve un patto educativo tra società, allenatori e genitori – riflette –. I bambini riescono a giocare e rispettare le regole. La sfida a volte sono i genitori: troppo protettivi o convinti che il figlio abbia un talento che non può esprimere in quella squadra, o arrabbiati perché l’allenatore non lo fa giocare abbastanza. Ne derivano comportamenti fuori luogo o la spinta a galvanizzare il ragazzo che magari non è portato per lo sport scelto».

Compito del Csi, spiega il presidente Daniele Pasquini, è quindi «formare allenatori che sappiano essere guide, non solo sul piano tecnico, ma anche educativo. Lo sport deve restare innanzitutto un’esperienza ludica, sociale e formativa».

Al weekend formativo interverrà anche don Jesus Grajeda, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Famiglie della diocesi di Albano, perché «lo sport deve mettersi al servizio di obiettivi condivisi affinché diventi davvero un ambito educativo – osserva Gilberto Stival, responsabile per la Pastorale dello sport della diocesi di Albano e della Conferenza episcopale laziale –. Se i genitori condividessero insieme agli allenatori e agli insegnanti il modo di stare in campo o a scuola, forse saremmo più autentici e i ragazzi ci capirebbero meglio» (Roberta Pumpo).

12 settembre 2025