Il cardinale vicario Baldo Reina torna a visitare in questi giorni la parrocchia di San Bruno, alla Pisana, dopo avere preso parte lo scorso gennaio alla celebrazione e ai festeggiamenti per la riapertura della cappella intitolata a san Lauro, «rimasta chiusa per diversi anni e legata alla memoria storica di questo territorio e di tanti parrocchiani, soprattutto anziani», dice il parroco don Jolly Nellanattu Antony. Ieri pomeriggio il porporato ha incontrato il consiglio pastorale parrocchiale, celebrando poi la Messa alle 18; questa mattina, invece, l’incontro è con i referenti dei gruppi parrocchiali e anche con i genitori dei bambini del catechismo. La Messa, animata dal coro parrocchiale, è in programma per le 11.
Sono «una ventina i piccoli che si stanno preparando a ricevere la prima Comunione – riferisce il sacerdote di origine indiana che guida la parrocchia da un anno e mezzo – ma una sessantina in totale i bambini che prendono parte alle attività di catechesi», laddove «pur in una comunità piccola, di 6-7mila fedeli, ci sono diverse famiglie giovani oltre ad una buona parte di popolazione più anziana». Una comunità piccola ma che «dimostra una buona partecipazione ed è molto attiva», sono ancora le parole del parroco, che sottolinea anche la ricchezza di carismi differenti sul territorio per «la presenza di diverse comunità religiose».
Il sacerdote, poi, mette in luce un’attenzione speciale rivolta «alla solitudine degli anziani», un’emergenza rilevata cui, tra le altre iniziative, cerca di fare fronte il gruppo “Le formiche di San Bruno” che «si riunisce una volta alla settimana, da circa un anno, la mattina – continua don Jolly – per svolgere attività manuali e realizzare dei lavoretti poi venduti nei mercatini organizzati a Natale e in occasione della festa patronale».
Delle esigenze degli anziani legate alla solitudine si prende cura anche il gruppo della Caritas i cui volontari, «oltre ad accompagnare materialmente con la spesa o il pacco di viveri – riferisce Fabiana –, aiutano le persone anziane nella prenotazione di visite mediche o per il disbrigo di pratiche burocratiche». Il Centro di ascolto parrocchiale è attivo tutti i martedì dalle 17 alle 18 per il primo incontro di conoscenza e per la distribuzione di pacchi viveri; in particolare «dopo la fase emergenziale del Covid, a causa della quale in molti avevano perso il lavoro e si trovavano in situazioni di difficoltà – racconta ancora la volontaria –, attualmente seguiamo tra le 20 e le 25 famiglie, prevalentemente straniere ma qualcuna di italiana c’è».
Riferisce invece delle attività portate avanti per i più giovani Adriano, con Giulia educatore del gruppo del post-Cresima. «In questo ultimo periodo stiamo riavviando da un lato l’oratorio pomeridiano il sabato per i più piccoli – dice – mentre dall’altro dallo scorso anno abbiamo avviato la proposta del cineforum per gli adolescenti. La sera del sabato per fare gruppo abbiamo cominciato col mangiare la pizza e per poi vedere un film, commentandolo insieme». La partecipazione dei ragazzi di terza media e del liceo «è stata ed è buona», sono ancora le parole di Adriano, e quest’anno oltre alla visione dei film «abbiamo aggiunto dei momenti di festa e di gioco». (di Michela Altoviti da Roma Sette)
2 marzo 2025