Seppur con delle limitazioni, la tradizionale Festa de’ Noantri a Trastevere si terrà anche al tempo del Covid–19. Niente processioni per le vie del quartiere il sabato successivo al 16 luglio, giorno in cui la Chiesa celebra la solennità liturgica della Beata Vergine del Monte Carmelo. Niente abito nuovo per Maria perché il lockdown non ha permesso agli stilisti di confezionarlo. Ma il cuore della solennità, la preghiera all’Immacolata, sarà incessante da oggi, lunedì 13 luglio, con l’inizio del triduo, a lunedì 27 luglio con la Messa di ringraziamento. Nel mezzo i due appuntamenti più attesi dai romani, soprattutto dai trasteverini che hanno voluto aggiungere alla festa l’appellativo “de’ noantri” cioè “di noi altri”, in opposizione a “voi altri che abitate in altri quartieri”. Domenica 19 il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la celebrazione liturgica alle ore 19 in piazza Santa Maria in Trastevere. La statua della Vergine in legno di cedro custodita nella chiesa di Sant’Agata sarà trasportata per l’occasione in piazza issata su un apposito automezzo.
«Rispettando le distanze fisiche di sicurezza, per la Messa ci saranno oltre cinquecento posti a sedere e saranno installati maxischermi per permettere a tutti di partecipare alla liturgia – spiega Pietro Solfizi, governatore dell’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine a Trastevere –. Siamo contenti che riusciamo a fare qualcosa. È la prima volta che non si tiene la processione per le vie del quartiere. Si è svolta anche in tempo di guerra». Si potrà accedere in piazza solo muniti di biglietti che potranno essere gratuitamente ritirati nella chiesa di Sant’Agata.
Domenica 26 monsignor Gianrico Ruzza, già ausiliare di Roma e nominato da Papa Francesco vescovo di Civitavecchia–Tarquinia, presiederà la suggestiva processione sul Tevere della “Madonna Fiumarola”, così ribattezzata perché, secondo la tradizione, la statua fu ritrovata alla foce del Tevere nel 1535 dopo una violenta tempesta. Partenza prevista per le 19.30 dall’imbarcadero del Circolo canottieri Roma. Alle 20.30 è previsto l’arrivo a Ponte Garibaldi e anche in questo caso non si terrà la consueta processione fino a Santa Maria in Trastevere. L’effige sarà immediatamente trasferita nella chiesa di Sant’Agata con un apposito furgone.
«Nonostante le restrizioni, la gente desidera questo momento – dice il rettore della chiesa di Sant’Agata don Paolo Asolan –. Non è un interesse legato solo al folklore ma c’è nel cuore dei trasteverini un profondo legame con la Madonna. C’è da sperare che l’assenza dell’aspetto popolare faccia emergere il nocciolo che rende importante questa celebrazione e il motivo per il quale resite dopo secoli».
Per don Renato Tarantelli è la prima Festa de’ Noantri in qualità di primicerio dell’arciconfraternita. Nominato lo scorso novembre, non nasconde la sua emozione e confessa che si sta preparando con la preghiera. Rimarcando le parole del rettore Asolan, afferma che «senza gli aspetti popolari emergerà il senso spirituale della solennità. È molto bello il modo in cui l’arciconfraternita si sta preparando a questo momento. Il Signore sta compiendo cose più semplici ma certamente più belle».
di Roberta Pumpo da Roma Sette
13 luglio 2020