È iniziato ieri (martedì 11 aprile) il pellegrinaggio diocesano in Albania, guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis e organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi. Il gruppo è formato da 32 persone tra vescovi – Daniele Salera, Paolo Ricciardi, Dario Gervasi, Guerino di Tora, Valentino Di Cerbo –, sacerdoti e laici ed è stato accolto al suo arrivo dall’arcivescovo di Tirana Arjan Dodaj, che fu ordinato sacerdote a Roma da san Giovanni Paolo II e ha operato a lungo nella nostra diocesi.
«Porto a tutti il saluto di Papa Francesco e la sua benedizione», ha esordito il cardinale De Donatis nell’omelia della Messa celebrata nella parrocchia “Zoja e Ngjitur në Qiell”, affidata a don Tommaso Morelli, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, che si trova in una periferia molto povera di Tirana. «La Parola di questa giornata, di questo martedì dopo Pasqua ci fa incontrare con Maria Maddalena che è invitata ad andare non verso i discepoli ma verso i fratelli – ha proseguito il vicario nell’omelia, che veniva tradotta anche in albanese –. La fraternità è frutto della Pasqua, della vita di Gesù, della vita donata a tutti; è questo dono di Gesù che ci rende fratelli. Gesù definisce fratelli anche coloro che di fronte alla Croce lo hanno abbandonato (….). La fraternità accoglie proprio coloro che non ne sono stati all’altezza. Bisogna stringere relazioni fraterne, perché il battesimo ci immerge nella Pasqua di Gesù e ci rende membra del suo corpo».
Nella giornata di ieri, il gruppo ha anche visitato il Museo Bunk’Art, allestito nel bunker di Enver Hoxa.
12 aprile 2023