Il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I si è recato, mercoledì 23 maggio, nella basilica dei Santi Apostoli per la venerazione delle reliquie di Filippo e Giacomo, custodite nella chiesa. «Anche nelle società cosiddette “cristiane” esiste un nuovo martirio, frutto di mancanza di stupore, che è il martirio dell’indifferenza di una società post-religiosa, dell’aridità spirituale», ha affermato. I Santi Apostoli, ha detto ancora il patriarca davanti alle reliquie di Filippo e Giacomo, «sono i testimoni primi e ognuno di noi deve essere primo nella testimonianza apostolica. Per questo siamo venuti dalla Chiesa d’Oriente a stupirci della Chiesa d’Occidente. Possiamo vivere questo sentimento ogni qualvolta abbiamo la possibilità di trovarci con il nostro fratello vescovo di Roma ma anche quando incontriamo ognuno di voi».
Ad accogliere il patriarca nella basilica romana, c’era anche il vicario del Papa Angelo De Donatis. «La sua visita – ha detto l’arcivescovo De Donatis – è un’epifania dell’amore di Dio per noi». Quindi, dopo averlo ringraziato per la visita, ha portato a Bartolomeo «i saluti dei vescovi italiani riuniti in assemblea, qui a Roma. Questa sera – ha aggiunto – siamo felici di poter condividere con lei questo momento di preghiera sulla tomba degli apostoli e di attingere ancora più forza per poter continuare questo cammino bellissimo di comunione».
25 maggio 2018