Cammino sinodale, i gruppi di ragazzi in centro «una forte sfida pastorale»

«Il centro storico di Roma vede una massiccia concentrazione di giovani, soprattutto in alcuni luoghi particolari: Piazza del Popolo, Campo de’ Fiori, Ponte Sisto e Piazza Trilussa, Trastevere, Testaccio. Sono giovani che vengono in larga misura da aree diverse dal Centro, ma che rappresentano per noi una forte sfida pastorale». Il vescovo Daniele Libanori è ausiliare per il settore Centro della diocesi e per questo motivo ha promosso, in linea con il cammino sinodale, un incontro in cui mettersi in ascolto di alcuni responsabili delle forze dell’ordine per una presentazione della prevenzione degli ambienti giovanili e adolescenziali.

Ieri (giovedì primo dicembre) si sono dunque ritrovate, nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, le diverse comunità e parrocchie del settore, per un approfondimento a cui hanno partecipato Emilia De Bellis, Procuratore Capo della Procura di Roma presso il Tribunale dei Minori; e Mauro Baroni, vicario del Questore di Roma, particolarmente impegnato in questo campo.

«I disagi del mondo giovanile hanno ragioni complesse – riflette il vescovo Libanori –. Non siamo specialisti, nessuno ha soluzioni facili e non c’è spazio per le illusioni. Ma restiamo persuasi che la Chiesa è esperta in umanità, come affermò Paolo VI, e dobbiamo cercare di conoscere meglio possibile la situazione del nostro territorio anche nei suoi aspetti critici per poterla “vivere” con responsabilità e creatività pastorale». In questo senso è molto importante «fare alleanza con le famiglie».

Padre Davide Carbonaro, parroco di Santa Maria in Campitelli, nel settore Centro, era presente all’appuntamento di giovedì. «Nel contesto dell’ascolto abbiamo contattato le istituzioni avviando delle collaborazioni per aiutare la gente a vivere bene – spiega –. Ci troviamo a vivere nel centro, la zona meno abitata ma più vissuta dal mondo giovanile. I giovani che si riunivano negli oratori e nelle parrocchie oggi vivono le piazze della movida e dobbiamo come intercettare i loro bisogni e la sete di felicità».

2 dicembre 2022