È un viaggio alla ricerca di san Giuseppe e della sua presenza oggi, quello raccontato nel documentario “Cuore di Padre”, di Andrés Garrigó, che ne è regista e produttore con la Goya Producciones. Il film uscirà nelle sale italiane il 18 marzo, alla viglia della festa del santo, e sarà presentato in anteprima a Roma, sabato prossimo alle 17 nell’auditorium della parrocchia di San Pio X (i posti possono essere prenotati sul sito internet sanpiodecimo.it).
Il documentario raccoglie testimonianza attuali e straordinarie di persone semplici segnate dall’azione del santo, che raccontano il proprio vissuto e autentici miracoli, in un percorso che attraversa l’Europa, da Cotignac in Francia a Tuscania in Italia, passando per Toledo, Avila e Barcellona in Spagna, ma arriva fino in Canada e nelle Filippine. «Quest’uomo che duemila anni fa lavorava in una bottega, oggi svolge molti e diversi mestieri – spiega Garrigó –. Opera come protettore dei genitori e delle famiglie, come patrono della Chiesa, come intercessore per i lavoratori e come aiutante dei poveri e dei moribondi. Nel film evidenziamo anche uno dei suoi titoli meno conosciuti: terrore dei demoni».
Tra le testimonianze presenti nel documentario, anche quella di padre Donald Calloway (Stati Uniti), che «ha attraversato una giovinezza travagliata, segnata anche da pene detentive – ricorda il regista –, fino a convertirsi e a diventare sacerdote e propagatore dell’amore per il patriarca in tutto il mondo».
In Italia, il documentario si sofferma sul particolare aiuto di san Giuseppe presso il Monastero di San Paolo a Tuscania, dove nel XIX secolo ebbe luogo una delle apparizioni del santo, accompagnata dal miracolo della guarigione di una religiosa. Lì sono state intervistate diverse suore della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato (Ive), testimoni di diversi altri miracoli reali del patriarca. A Roma, invece, sono state realizzate interviste con esperti presso il santuario-parrocchia di San Giuseppe al Trionfale, fondato dal Beato Luigi Guanella e dedicato al santo come patrono della buona morte.
13 marzo 2023