Da Lourdes a Roma «desiderando conversione personale e comunitaria» (video all’interno)

«Rinnovati, ripartiamo, con un desiderio di una conversione personale e comunitaria che continui (…) Oggi, con un po’ di dispiacere per il fatto che lasciamo Lourdes, vogliamo desiderare di portare nelle nostre case quest’aria di pace». Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis, nell’ultima omelia del Pellegrinaggio diocesano 2018 a Lourdes, ha voluto affidare i pellegrini e la chiesa di Roma a Maria, «intonando un Magnificat nuovo». Il porporato ha voluto sottolineare come «l’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore, perché continua a guardare le persone semplici, gli umili della nostra città, che ogni giorno servono Lui e i fratelli, nel nascondimento e con fedeltà».

Il pensiero è poi andato alle «grandi cose» che il Signore ha compiuto «nelle nostre comunità, grazie a pastori santi e sapienti, a religiosi e religiose che si sono spesi a causa del Vangelo, a famiglie che sono cresciute nella fede e nell’accoglienza, a genitori che educano alla fede i loro figli; a tanti laici che sono la forza quotidiana delle nostre parrocchie».

«L’anima della chiesa di Roma – ha continuato il Cardinale Vicario – magnifica il Signore per le tante persone che, pur nella sofferenza, sono segno di affidamento a Dio, in una offerta quotidiana per la salvezza del mondo; per coloro che, pur nella povertà, mettono in moto l’amore e suscitano il servizio di tante persone generose, che danno tempo ed energie per il bene degli altri. L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per gli anziani che con la loro esperienza e sapienza continuano a fecondare di grazia le nostre famiglie, per i nonni che sognano cose belle per i loro nipoti».

E ancora: «L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per i giovani che sono in ricerca, per i giovani che con la loro freschezza rendono viva la Chiesa, per i giovani che hanno sete di essere ascoltati, accompagnati, amati. In particolare preghiamo per il Sinodo che si celebrerà tra poco più di un mese, perché la Chiesa si metta in vero ascolto dei giovani, per aiutarli a discernere la vocazione che Dio ha pensato per loro». Infine l’affidamento a Maria con le parole di San Giovanni Paolo II: «A te, aurora della salvezza, consegniamo il nostro cammino, perché sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo».

 

Leggi l’omelia completa