La santità è una «meta desiderabile», una «chiamata che Dio rivolge a ciascuno di noi». Il cardinale vicario Angelo De Donatis dedica a questo tema la catechesi di mercoledì pomeriggio, 29 agosto, in una basilica del Rosario gremita di pellegrini italiani. «Vorrei richiamare l’attenzione su quella lettera così bella sulla santità che ci ha scritto Papa Francesco, in modo che tornando a casa dopo questo bellissimo pellegrinaggio, ognuno di noi è invitato a iniziare la lettura e la meditazione di questa lettera, Gaudete et exsultate». Un testo non lungo, ma di una «bellezza straordinaria», lo definisce il porporato. E annuncia una iniziativa diocesana dedicata all’esortazione apostolica del Santo Padre: degli incontri nella basilica di San Giovanni in Laterano, il secondo lunedì del mese, che prenderanno il via l’8 ottobre.
«Forse qualcuno pensa che questo non sia un tema che ci riguarda», dice il cardinale vicario, ma non è così. «Questa lettera – spiega – è una sfida che va affrontata: cioè mostrare l’attualità perenne della santità cristiana. Possiamo dire che la santità cristiana è di moda». Ancora, «è il sogno che Dio ha su di noi». «Il contrario della santità – prosegue – è accontentarsi di una esistenza mediocre, annacquata, una esistenza inconsistente. Essere cristiani significa ricevere da Dio il dono di una vita bella, di una vita ricca di senso, di una vita piena di gusto. Mettersi in un cammino che renda più vivi e più umani».
Al termine della catechesi, si è tenuto un momento di festa organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi, durante il quale è stato fatto un piccolo omaggio a quanti festeggiavano compleanni o anniversari particolari. Tra i premiati, anche una coppia che partecipava al pellegrinaggio per la quarantesima volta. Quindi il cardinale vicario ha avuto un incontro con i consacrati e le consacrate di Roma, a cui ha partecipato anche don Antonio Panfili, vicario episcopale per la vita consacrata. Infine, la recita del Rosario.
30 agosto 2018