Domenica 11 il rito della deposizione delle vesti bianche

Foto di Cristian Gennari

Con il battesimo ricevuto durante la veglia pasquale non si ferma il percorso dei catecumeni nella diocesi di Roma. Domenica prossima, 11 aprile, infatti, celebreranno il rito della deposizione della vesta bianca, ciascuno nella propria parrocchia di appartenenza. Negli anni passati è stato sempre celebrato nella chiesa di San Pancrazio al Gianicolo, ma in questo periodo segnato dalle restrizioni per contenere la pandemia si è preferito optare per la celebrazione a livello parrocchiale.

«Abbiamo ancora nel cuore e negli occhi il canto dell’alleluja, il fruscio delle vesti bianche, il calore delle candele accese, i volti commossi e gioiosi dei neofiti e tutto questo è per noi motivo di gioia e riconoscenza al Signore – ricordano don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, e suor Pina Ester De Prisco, responsabile diocesana del catecumenato –. Tutta la Chiesa di Roma è in festa, perché arricchita di nuovi cristiani e questo grazie all’opera continua dello Spirito Santo, ma anche grazie al vostro instancabile impegno, alla vostra costanza quotidiana: non vi siete arresi alle grandi difficoltà del momento presente e certamente il Signore vi ricompenserà con doni spirituali. Ora ci apprestiamo a vivere un altro rito, quello della deposizione delle vesti bianche, un rito molto antico della Chiesa di Roma».

Due i gesti simbolici che coinvolgeranno i neo battezzati: innanzitutto toglieranno la veste bianca e la deporranno sopra l’altare; quindi riceveranno dal ministro una candela, che sarà accesa dal cero pasquale. «Il senso di questi due segni – spiega la responsabile del catecumenato – consiste nel deporre le vesti materiali ricevute nel giorno del Battesimo, per mostrare la luce che ora è presente in loro. Ora la loro vita in Cristo ha una missione: portare ad altri l’annuncio evangelico che hanno ricevuto».

7 aprile 2021