«Grazie a tutti!». Il Papa benedice i fedeli dal Gemelli in occasione dell’Angelus

foto diocesi di Roma / Gennari

Alle 12 di questa mattina, 23 marzo, Papa Francesco si è affacciato da un balconcino al secondo piano del Policlinico Gemelli – dove era ricoverato dal 14 febbraio – per un saluto e una benedizione ai fedeli prima di tornare a Santa Marta, dopo una degenza di 38 giorni: «Grazie a tutti. Vedo questa signora coi fiori gialli. È brava». Poche parole quelle pronunciate dal Pontefice, che ha salutato alzando il pollice, dopo aver consegnato alla Sala Stampa della Santa Sede il suo testo dell’Angelus per la terza domenica di Quaresima.

Francesco concentra il suo pensiero sulla «pazienza di Dio» che ha avuto modo di sperimentare durante «questo lungo tempo di ricovero»; una pazienza «riflessa nella premura instancabile dei medici e degli operatori sanitari, così come nelle attenzioni e nelle speranze dei familiari degli ammalati. Questa pazienza fiduciosa, ancorata all’amore di Dio che non viene meno, è davvero necessaria alla nostra vita, soprattutto per affrontare le situazioni più difficili e dolorose».

Il Pontefice ancora una volta si riferisce alla ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti: «Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia – dichiara nel testo Papa Francesco – la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l’impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale».

Un pensiero di speranza va invece alla situazione del Caucaso Meridionale: «Sono lieto che l’Armenia e l’Azerbaigian abbiano concordato il testo definitivo dell’Accordo di pace. Auspico che esso sia firmato quanto prima e possa così contribuire a stabilire una pace duratura nel Caucaso meridionale».

Infine Francesco ringrazia tutti coloro che stanno ancora pregando per lui: «Anch’io prego per voi. E insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, specialmente nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo».

Lasciato il Policlinico Gemelli, Papa Francesco ha voluto raccogliersi in preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore davanti all’icona della Salus Populi Romani; un cambio di percorso prima del suo rientro in Vaticano.

23 marzo 2025