I ragazzi di Santa Lucia, i giovani di Veroli e le famiglie ucraine. In vacanza insieme, all’insegna dell’amicizia e della condivisione. La parrocchia romana e quella di Santa Maria del Giglio di Veroli (Frosinone) hanno avviato da tempo un progetto congiunto di accoglienza di mamme e bambini fuggiti dalla guerra in Ucraina. Ma con l’inizio dell’estate, racconta il parroco di Santa Lucia don Alessandro Zenobbi, «le famiglie ucraine hanno iniziato a vedere che quelle romane partivano per le vacanze. Abbiamo allora deciso di farle partecipare al campo dove sarebbero andati i ragazzi delle nostre due parrocchie».
Dall’11 al 16 luglio partiranno saranno 60 bambini, ai quali si aggiungono i due parroci – don Zenobbi e don Stefano Di Mario di Veroli, due sacerdoti collaboratori, 4 suore della Congregazione delle Carmelitane di San Giuseppe, 10 animatori e con l’aiuto e il sostegno di tre interpreti e don Sviatoslav, un sacerdote dell’Esarcato apostolico ucraino in Italia. «C’è grande attesa ed entusiasmo nel preparare questi sei giorni da trascorrere insieme tra la corona dei Monti della Valle di Canneto in Settefrati (Fr), ospiti della Casa del Pellegrino del Santuario della Madonna Bruna – dice don Zenobbi –. Il tema del campo vedrà lavorare insieme bambini e ragazzi ucraini e italiani, ma parallelamente anche le mamme profughe insieme e ai loro figli e che noi abbiamo accolto attraverso Caritas e dando vita al progetto tra parrocchie “Adotta una famiglia”».
A fare da filo conduttore, la storia di Po e dei Cinque Cicloni raccontata nel cartone animato “Kung Fu Panda”. «Dobbiamo imparare a seguire l’esempio del panda Po – prosegue il sacerdote –, chiamato a credere nei propri sogni, a riconciliarsi con i suoi fallimenti e le sue fragilità, a lottare con le sue paure lasciandosi guidare da chi desidera accompagnarlo nella vita standogli accanto, a credere nei propri talenti e a costruire il suo futuro dando voce al bene da costruire e non ai desideri di vendetta, di odio che possono abitare nel cuore. Ascoltando la voce del maestro, Po si sentirà dire: “Il passato è storia, il futuro è mistero, l’oggi è un dono, per questo si chiama presente”. Queste parole saranno il tema del campo, sul quale si struttureranno tutte le giornate».
«Vita comunitaria, preghiera, collaborazione, gioco, contatto con il creato, sono gli ingredienti con i quali vorremmo condire questa esperienza a ormai 5 mesi dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Ci auguriamo – è l’auspicio di don Zenobbi – che lo stare insieme, il prendersi cura l’uno dell’altro, riusciranno come nel film, a sconfiggere il Guerriero Dragone, il nemico, l’esperienza di male, non con la violenza e l’odio, ma togliendo gelosia e invidia, costruendo quella pace che non conosce lingua o nazione, né età, ma che è frutto di quella ricetta segreta, che si chiama umiltà, perseveranza, bontà. Siano giorni in cui crescere nella vera amicizia e nel desiderio di riscoprirci famiglia accorgendosi che ogni istante è dono, e va vissuto al meglio delle nostre possibilità, da veri figli di Dio che ci ripete rasserenandoci che “sarà con noi sempre”, anche nei momenti più bui della storia».
7 luglio 2022