Più di cinquanta pullman, con a bordo oltre tremila studenti, partiranno da parrocchie, collegi, cappellanie universitarie alla volta di Siena, per il XVII pellegrinaggio degli universitari di Roma. Promosso dal Servizio per la cultura e l’università della diocesi, si terrà sabato 16 novembre.
L’arrivo nella città toscana è prevista attorno alle 10.30; i giovani partecipanti saranno accolti nel duomo e inizieranno la giornata con le lodi guidate da monsignor Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino. Quindi, alle 11.45, il direttore del Servizio diocesano monsignor Andrea Lonardo terrà una catechesi su “Il tempo traumatico e bellissimo dell’università”.
Dopo aver consumato il pranzo al sacco, dalle ore 14 sono in programma visite guidate in vari punti della città: da piazza del Campo all’Oratorio della Contrada della Civetta, dalla Biblioteca Piccolomini al Santuario Casa di Santa Caterina, solo per citarne alcuni.
I ragazzi prenderanno parte quindi a un momento conclusivo di riflessione nella basilica di San Domenico; attraverseranno poi a piedi diverse strade della città, fino a raggiungere il parcheggio dei pullman che, alle ore 17, ripartiranno alla volta della Città Eterna.
«Il pellegrinaggio vuole sottolineare innanzitutto il valore della comunità accademica universitaria – osserva monsignor Lonardo –; ancora oggi si usa questa bellissima espressione, ma di fatto molti ragazzi sono soli quando frequentano l’università; pensiamo, ad esempio, ai fuori sede. Fino al liceo e per tutto il percorso scolastico si vive la dimensione della classe, ma poi questa non esiste più. A Siena il senso di appartenenza comunitaria è molto sentito, grazie alla suddivisione in contrade». Ancora, riflette il direttore del Servizio diocesano, questa iniziativa vuole mettere in risalto «il valore della fatica dello studio e dell’università in sé: a Siena c’è un’antichissima università, di origine medioevale. Attraverso la figura di santa Caterina, e attraverso la scoperta di opere d’arte quali la Biblioteca Piccolomini, andremo a ritrovare il gusto dello studio, anche della fatica che c’è dietro». Questo tradizionale appuntamento di inizio anno «è forse l’unico momento – evidenzia infine monsignor Lonardo – in cui viene messo in risalto che a Roma ci sono sia università statali, che private, pontificie, telematiche. Al pellegrinaggio partecipano studenti di tutti gli atenei; laici e religiosi si ritrovano tutti insieme e scoprono questa caratteristica che li accomuna, in un dialogo silenzioso ma molto vero e bello».
12 novembre 2019