Il percorso diocesano contro la tratta

Prende il via da lunedì 11 gennaio 2021 un percorso formativo sul tema dello sfruttamento sessuale e della tratta di esseri umani organizzato dalla diocesi di Roma. Il corso si avvale del contributo di diverse realtà che da anni operano a Roma in favore delle vittime di tratta e che da quasi un anno si sono riunite in un coordinamento diocesano: Caritas, Usmi, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Slave No More, Associazione Papa Giovanni XXIII, Casa del Magnificat, Fondazione Arché e le quattro unità di volontari che tutte le settimane scendono in strada per incontrare le ragazze. La volontà comune è quella di “fare rete” per condividere esperienze, competenze e linee di pensiero e per metterle al servizio di tutti.

Quattro incontri on line con cadenza bimensile aperti a tutti, non solo agli “addetti ai lavori” (operatori e volontari di unità di strada e delle strutture di accoglienza), ma a chiunque voglia capire meglio questo fenomeno e intenda contribuire all’opera di sensibilizzazione. La partecipazione può essere utile in particolare a chi opera in gruppi parrocchiali giovanili e agli insegnanti di religione, per affrontare il tema dell’educazione alla sessualità; agli operatori dei centri d’ascolto parrocchiali, per avere nuovi strumenti di comprensione di chi, vittima di tratta in tempi di Covid, si rivolge con maggior frequenza alle parrocchie per avere aiuti di vario genere. Il corso lascerà ampio spazio alla condivisione e alle testimonianze, e vedrà in qualità di docenti esperti della materia come il sociologo Francesco Carchedi; Elvira D’Amato, già vicequestore aggiunto della Polizia Postale; suor Eugenia Bonetti, presidente dell’Associazione Slaves No More; Francesca De Masi di Be Free, solo per citarne alcuni.

«Tutti noi ci rendiamo conto di quanto è grande il fenomeno della prostituzione nella nostra città, coinvolgendo donne, uomini e minori – sottolinea il vicegerente monsignor Gianpiero Palmieri, che coordina il tavolo diocesano sulla tratta –. Tuttavia non tutti sono informati di quanto questo fenomeno nasconda dietro la tratta di esseri umani e dell’enorme giro di denaro legato alle organizzazioni criminali».

Diversi gli scopi del percorso formativo, evidenziati dall’arcivescovo. Innanzitutto, ci si propone di «riconoscere che il fenomeno della tratta di esseri umani a scopo sessuale esiste, è enormemente diffuso nella nostra città, e non può lasciarci indifferenti – dichiara –. Nel primo blocco del percorso formativo saranno date informazioni del fenomeno e testimonianze personali di chi negli anni se n’è occupato in modo diretto». Ancora, si vogliono «fornire strumenti operativi che facilitino la relazione con le vittime di tratta e abilitino al servizio di strada. Si parlerà dei percorsi che portano alla fuoriuscita dallo sfruttamento, all’accoglienza e al pieno recupero di una identità fisica, psicologica e spirituale perduta, che si affranchi anche dalla stigmatizzazione e dall’isolamento sociale». Infine, «promuovere una efficace sensibilizzazione dell’intera comunità cristiana e civile della nostra città riguardo a tutto ciò che è legato al fenomeno della tratta. Questa parte del percorso si propone di raccontare come dietro le persone che siamo abituati a vedere in strada ci sia troppo spesso una storia di violenza che inizia molto lontano nello spazio e nel tempo… un viaggio fatto di illusioni, di ricatti, di abusi, di annientamento fisico e psicologico».

«L’intero percorso – conclude monsignor Palmieri – vuole fornire l’occasione di un accompagnamento spirituale ai diversi operatori e volontari che quotidianamente si occupano di farsi prossimi alle tante vittime di tratta. Il primo e fondamentale passo che porta al recupero di una vita spezzata è quello di riscaldarla dell’amore di Dio, che da schiavi ci fa figli e fratelli e che restituisce vita a chi pensava di averla persa per sempre».

Per partecipare è necessario iscriversi compilando il modulo disponibile al seguente link: https://forms.gle/2nRSB9D6zXw3KKEM8.

4 gennaio 2021

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