Inchiesta “super miro” per la Beata Clelia Merloni

Foto di Cristian Gennari

Clelia Merloni, fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, nacque a Forlì il 10 marzo 1861. A 161 anni di distanza, giovedì 10 marzo, verrà avviata l’inchiesta diocesana su un presunto miracolo di scampato pericolo di morte ottenuto per la intercessione della Beata Clelia Merloni. A mezzogiorno, nell’Aula Magna del Tribunale ordinario del Vicariato, saranno presenti il cardinale vicario Angelo De Donatis, il delegato episcopale monsignor Giuseppe D’Alonzo; il promotore di giustizia don Andrea De Matteis; il notaio attuario Marcello Terramani e il notaio aggiunto Giancarlo Bracchi. Ci saranno inoltre il postulatore della causa monsignor Paolo Rizzi e le Apostole del Sacro Cuore.

«Il 21 dicembre 2016 Papa Francesco ha firmato il Decreto di venerabilità e il 26 gennaio 2018 il Decreto di riconoscimento del miracolo di guarigione, ottenuto nel 1951 da un medico brasiliano – ricordano le religiose –. Conclusa la fase romana del processo di beatificazione, il 3 novembre 2018, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, è stata solennemente celebrata la Messa di beatificazione. In risposta alle necessità della Chiesa e ai segni dei tempi, il carisma di Madre Clelia è oggi presente nel mondo in 4 continenti e in 15 nazioni con circa 850 religiose e da 25 anni impegna 5000 laici di cui 300 nella diocesi di Roma che si raccolgono intorno alla Grande Famiglia del Sacro Cuore».

8 marzo 2022