L’ascolto di tutti da vivere in Quaresima

«L’elemosina più bella è sedersi ad ascoltare le persone. Un colloquio apre il cuore, può rigenerare l’anima. Quando ascolto nella pace, la pace entra nell’intimo di chi mi parla. Un bene fatto bene: nessuno diventa famoso perché ascolta in silenzio qualcuno per mezz’ora, un’ora. Che grande elemosina! Che esercizio di gratuità! Ascoltare senza pensare a cosa dovrò fare dopo, come se tutto si giocasse lì, con quel fratello, in quel momento». Queste parole del cardinale Angelo De Donatis sono di ispirazione per il cammino sinodale di ascolto, in particolare in questo tempo di Quaresima.

Il sussidio e le schede aiuteranno nell’intraprendere questo tipo di ascolto. Il primo passo da compiere è quello di intercettare alcune persone che si incontrano negli ambienti di vita e di lavoro, dai colleghi ai vicini di casa. Quindi, «scegliere alcuni di loro con cui si ha un minimo di conoscenza e di dialogo» e «chiedere in modo informale come stanno, com’è il loro rapporto con Dio, cosa si aspettano dalla Chiesa». Sarà bene poi trascrivere una sintesi del dialogo, ed evidenziarne i punti salienti; lo scritto sarà poi da consegnare ai sacerdoti della parrocchia o all’équipe pastorale.

Un percorso che segue quello delle domeniche di Quaresima, sulla via della conversione e della riscoperta della Misericordia. «Insistiamo nel chiedere al Signore la capacità di metterci in ascolto degli altri – sottolineano dall’équipe sinodale – aprendoci alle sorprese di Dio, con chi vorrà farci incontrare, ma anche provando a pensare ad alcune persone che potremmo avvicinare per domandare loro come stanno, qual è il loro rapporto con Dio e cosa si aspettano dalla Chiesa. Non dobbiamo avere la pretesa di incontrare chissà quante persone, forse saranno quattro o cinque nell’arco della Quaresima, ma vorremmo che siano incontri veri, che noi prepariamo nella preghiera di questa prima settimana. Non sappiamo chi, quanti, come, ma intanto affidiamo a Dio chi Lui vorrà affidarci».

8 marzo 2022