Il «primato della persona» nel suo lavoro, un’informazione «stimolante, fedele alla verità dei fatti», il servizio alle Chiese locali: sono alcuni aspetti dell’impegno di Avvenire messi in luce dal cardinale vicario Angelo De Donatis nella lettera per la Giornata diocesana dedicata alla sensibilizzazione al sostegno del quotidiano dei cattolici e al settimanale Roma Sette. Nel documento inviato ai parroci della diocesi, De Donatis invita a vivere la Giornata di domenica 11 novembre «come un’opportunità di riflessione sul valore dell’informazione, spesso limitata ai soli social network in particolare da parte dei giovani, in questo contesto sociale così frammentato». E ricorda che «il Papa, scegliendo il tema per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, ci invita a passare dalle “community” alle “comunità”, sottolineando l’importanza di restituire alla comunicazione una prospettiva ampia, fondata sulla persona». In questo senso, scrive ancora il cardinale vicario, «possiamo guardare all’impegno di Avvenire che del primato della persona ha fatto il cuore del suo lavoro, se pensiamo all’attenzione per le famiglie, per i minori, per i migranti, per il Sud del mondo e alle storie di bene che pone in evidenza».
Quindi De Donatis ricorda il 50° di fondazione del quotidiano e colui che ne ispirò la nascita, «l’amato santo Papa Paolo VI che lo volle fortemente come quotidiano nazionale». Avvenire, osserva il I cardinale nella sua lettera ai parroci, «è l’unico quotidiano italiano ad avere un numero consistente di abbonati alla versione cartacea, segno di una fedeltà consolidata nel tempo dai lettori. Lettori che evidentemente apprezzano un’informazione stimolante, fedele alla verità dei fatti anche dura» – e qui ricorda le recenti inchieste sul caporalato e sullo sfruttamento dei bambini – «e ricca di un patrimonio di memorie vive e forti che stiamo leggendo in questi mesi sulle sue pagine». «Nel dna di Avvenire – prosegue De Donatis – c’è anche l’apprezzato servizio alle Chiese locali che per la nostra diocesi si concretizza con l’uscita di Roma Sette come dorso domenicale. Articoli e notizie sulla vitalità delle tante espressioni della Chiesa locale e un impegno in ascolto del “grido della città”, cui si aggiungono quest’anno le rubriche di Tonino Cantelmi sui giovani e di suor Alessandra Smerilli sull’economia sostenibile». Proprio per quanto riguarda Roma Sette, il cardinale annuncia una novità che partirà nei prossimi giorni sulla linea degli orientamenti pastorali della diocesi da lui indicati nel settembre scorso. «Soprattutto per fare insieme memoria del cammino recente della Chiesa di Roma, Roma Sette proporrà dalla prossima settimana sulla testata on line Romasette.it le sue pagine più significative che racconteranno la vita della diocesi a partire dal 1974, anno di nascita del nostro settimanale e anno molto significativo per la Chiesa di Roma».
Vale la pena di ricordare infatti che in quell’anno si tenne il convegno diocesano sul tema “Responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e giustizia nella diocesi di Roma”, e proprio all’attuazione di questo evento sarà dedicato il primo articolo che sarà riprodotto on line, a firma di Luigi Di Liegro, storico fondatore della Caritas diocesana (datato 17 novembre 1974, primo numero di Roma Sette). Sempre in merito all’ambito della “memoria”, De Donatis segnala ai parroci la rubrica “Ritratti romani” on line su Romasette.it, affidata a uno storico, «che racconta storie di sacerdoti che hanno illuminato la Roma del ‘900: un omaggio ai tanti presbiteri che hanno speso la loro vita per la gente in questa città».
«C’è un prezioso lavoro del quotidiano dei cattolici e del settimanale diocesano – conclude la lettera il cardinale vicario – che ci aiuta a cogliere quel che, a volte, nel turbinio dei nostri impegni, può sfuggirci. Una narrazione di fatti e di storie mai disgiunti dall’amore per la verità e dal rispetto per le persone, valori che spesso fatichiamo a trovare nel vasto panorama informativo a disposizione».
da Roma Sette
5 novembre 2018