Il trecentesimo incontro di lectio divina nella parrocchia di Santa Maria in Traspontina è stato tenuto dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Un bel traguardo per l’iniziativa nata grazie all’intuizione del parroco, il carmelitano padre Bruno Secondin, e che è cresciuta di anno in anno soprattutto in termini di partecipazione dei fedeli, che arrivano da ogni parte di Roma.
Nella sua lectio di venerdì 8 febbraio, il cardinale De Donatis si è soffermato su alcuni versetti – dal 13 al 16 – del Vangelo di Matteo, al capitolo 5. «Tra i quattro evangelisti – ha sottolineato il porporato – Matteo è l’unico a usare la parola “chiesa” e ciò mette in luce la sua elevata ecclesiologia. Egli può chiamarsi l’evangelista della comunità cristiana e il suo scritto può dirsi un Vangelo ecclesiale».
Lunga e ricca di spunti la lectio del vicario. «Nelle pagine odierne che vengono scritte nella storia dagli avvenimenti dei nostri tempi – ha detto ancora –, viene sempre a galla il dovere di scegliere per essere. Oggi come ieri i discepoli di Cristo sono chiamati a essere e quindi scegliere di essere ciò che Lui è perché se non si riceve l’essere da Lui come Lui si perde l’essere stesso».
Leggi il testo completo della lectio del cardinale De Donatis
Il video della catechesi
https://www.youtube.com/watch?v=5QmpK_c5w3Y
11 febbraio 2019