«La Quaresima è questo tempo opportuno, questa occasione donata per rinnovare il nostro cuore e la nostra mente, un invito alla conversione, ad andare oltre al modo di pensare, di sentire, di agire a cui siamo arrivati. Si tratta del coraggio di fare un passo avanti, di un cambiamento che abbia anche conseguenze visibili che gli altri possono leggere e comprendere». Ha esordito con queste parole il cardinale vicario Angelo De Donatis nella Messa con l’imposizione delle Ceneri celebrata questa mattina (mercoledì 22 febbraio) nella basilica di San Giovanni in Laterano. Seduti nella navata centrale, i dipendenti del Vicariato di Roma e della Pontificia Università Lateranense.
«Gesù invita a una conversione visibile e al tempo stesso denuncia i rischi della visibilità – ha detto il porporato commentando il Vangelo –. Come mai? Gesù sta dicendo che la conversione è un cammino che richiede fatica, attenzione, impegno e coraggio, perché è una scelta che contraddice fortemente la nostra tendenza all’autoconservazione, al dominio sugli altri, alla pigrizia; è una scelta che richiede disciplina. Il Papa nel suo messaggio per la Quaresima sottolinea che l’ascesi quaresimale è un impegno, sempre animato dalla grazia, per superare le nostre resistenze a seguire Gesù. Occorre una capacità di rinuncia a ciò che pulsa dentro di noi come istinto primario, come sensibilità non ordinata e purificata, sono le passioni che ci tengono schiavi».
L’invito, allora, è a intraprendere un cammino ascetico, restando aperti al primato della grazia e della misericordia. «Rinunciare all’ammirazione degli uomini – ha spiegato il vicario – significa lasciare che il Vangelo smascheri quel desiderio di riconoscimento e plauso che abita il nostro profondo. In altri termini la ricerca del consenso, della lode, della fama. Lo possiamo fare in molti modi, ma spesso ciò segnala un’evasione dalla nostra verità intima».
Nel tempo della Quaresima bisogna dunque provare a rispondere alla domanda di Gesù: che cosa cerchiamo? «Il Signore Gesù – ha concluso De Donatis – ci invita a guardare a noi stessi con lo sguardo di Dio che è nel segreto e vede nel segreto dei cuori. La Quaresima è l’occasione di un’operazione di verità e di libertà. Quando la verità è posta davanti a Dio ci libera e non ci schiaccia. Ci solleva e ci fa respirare perché non ci condanna, ci dona una leggerezza che non è di questo mondo, ma è la pace di chi sa accogliere se stesso qui e ora nella luce della misericordia di Dio, che non giudica secondo l’apparenza e accoglie ogni persona nella sua interezza».
Il testo completo dell’omelia del cardinale De Donatis
22 febbraio 2023