Il 27 gennaio prossimo, in occasione della Giornata della Memoria, la diocesi di Roma compirà un gesto di prossimità e di solidarietà verso la Comunità Ebraica romana. I vescovi ausiliari Paolo Selvadagi e Daniele Libanori insieme ai parroci prefetti del settore Centro e i sacerdoti della II Prefettura, dove si estende il quartiere ebraico, si uniranno in visita silenziosa insieme al rabbino capo Riccardo di Segni che li accoglierà presso il Portico di Ottavia, e deporre una corona in memoria delle vittime dei campi di concentramento. Il 27 gennaio del 1945, venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz–Birkenau, dove erano stati deportati gli oltre mille ebrei romani arrestati all’alba dello Shabbat del 16 ottobre 1943. Di essi fecero ritorno solo in 14!
La Shoà rimane una ferita sanguinante nella storia dell’Europa e segna ancora profondamente la Città di Roma. Il rigetto dell’antigiudaismo e dell’antisemitismo è stato dichiarato dal Concilio Vaticano II; i Vescovi di Roma lo hanno ribadito recandosi in visita al Tempio Maggiore, nel cuore della Città. Ma pensiamo che anche tutta la Comunità cristiana debba vivere qualche gesto che rafforzi la memoria e sostenga la solidarietà verso i nostri “Fratelli maggiori”.
«Credo che sia necessario e faccia bene anche a noi serbare nel cuore e mantenere viva la coscienza sul debito di prossimità che abbiamo verso il popolo ebraico e trasmettere alle nostre Comunità l’urgenza di sentirci e di vivere da fratelli; è una necessità che si fa più stringente oggi, che il tempo si porta via i sopravvissuti e i testimoni di quella tragedia» , ha affermato il Vescovo Daniele Libanori in una lettera inviata ai sacerdoti del settore Centro.