La preghiera per Papa Francesco, il silenzio e il Salve Regina intonato da suor Rebecca Nazzaro. In Turchia, nella casa di Maria di Efeso, dove si tramanda che la Madonna abbia vissuto i suoi ultimi anni con san Giovanni Evangelista, sono le 15.30. La Sala Stampa della Santa Sede non ha ancora fatto sapere dell’«insorgenza della polmonite bilaterale» che ha costretto i medici ad adottare «un’ulteriore terapia farmacologica» per assistere il pontefice, ricoverato al Gemelli da venerdì scorso, 14 febbraio. Nella cappella adiacente al santuario mariano di Efeso, è appena finita la Messa, celebrata da don Giulio Villa, parroco di Santa Bernadette Soubirous. Tutti si stanno stringendo in preghiera per il Papa. È uno dei momenti più intensi della giornata di ieri, 18 febbraio, che ha vissuto la delegazione dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), partita lunedì mattina per un viaggio nella Turchia dei Concili, a 1.700 anni da Nicea.
Ad accompagnare il gruppo, don Giovanni Biallo e suor Rebecca Nazzaro, direttrice del Servizio per la pastorale dei pellegrinaggi dell’Opera romana. Alla fine della celebrazione, la religiosa ha rivolto il suo pensiero a Francesco. «Maria – ha detto ai canali social della diocesi di Roma -, accompagnaci e rimani sempre vicina alla Chiesa e al Santo Padre, soprattutto adesso che non sta bene e sta vivendo un momento difficile nella sofferenza. Il santuario – ha aggiunto – è un luogo di grande suggestione, di riconoscenza e gratitudine al Signore. Come l’Apostolo Giovanni, ci sentiamo ancora una volta abbracciati dalla nostra Madre. Chissà quante volte avrà vissuto con lei sentimenti di misericordia e amore. Per questo le diciamo grazie e le affidiamo Papa Francesco», ha concluso suor Rebecca.
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19 febbraio 2025