Nostra signora de La Salette, l’impegno con le famiglie e con i giovani

Una parrocchia «viva, dove c’è gente impegnata e attiva», quella di Nostra Signora de la Salette, a Monteverde Nuovo, che il cardinale vicario Baldo Reina ha visitato la scorsa domenica e martedì pomeriggio in occasione della festa patronale. Così la definisce il parroco padre Adriano Elias, originario dell’Angola che la guida da 4 anni, avendo operato prima qui per 3 come viceparroco. «È soprattutto sull’essere comunità che il cardinale ci ha guidato perché abbiamo lamentato che a volte questo spirito manca – spiega il missionario di Nostra Signora de la Salette a cui la parrocchia è affidata –. C’è stato su questo un bel momento di confronto sia con il consiglio pastorale che con quello degli affari economici e anche la visita alle 5 case di accoglienza per gli anziani e gli ammalati del territorio».

Ancora, il cardinale nella giornata di domenica «ha celebrato la Messa con il sacramento della Cresima per 19 ragazzi», sono ancora le parole di padre Adriano, sottolineando «nella sua omelia alle famiglie l’importanza di accompagnare con serietà i più giovani, con momenti di verifica e dialogo, e l’invito a creare e favorire in parrocchia un ambiente da condividere con i ragazzi». A questo mira il «progetto ancora agli albori» di pastorale familiare, come racconta Raffaele, che con la moglie Rosa e altre due coppie sta lavorando per «intercettare le famiglie dei ragazzi con momenti di incontro semplici dopo la Messa o quando si recano in parrocchia per accompagnare i figli al catechismo». L’obiettivo è quello di «condividere dei momenti conviviali ma anche di catechesi e di formazione per gettare le basi di una realtà che sia da riferimento per le famiglie e le giovani coppie».

Questo è uno dei 5 ambiti «attorno a cui ruotano le attività della parrocchia – illustra padre Adriano –: gli altri 4 sono la catechesi, la liturgia, la pastorale giovanile e l’ambito della carità». C’è molta cura per «il catechismo, che deve prevedere impegno e partecipazione e anche momenti di verifica, per essere seri in questo accompagnamento di preparazione ai sacramenti», dice il parroco. Ancora, la cura nella «animazione della liturgia con il coro, ad esempio, ma anche nel portare l’Eucarestia agli ammalati con i nostri ministri straordinari», aggiunge il religioso. Rispetto alla carità, è attiva la Caritas con «il centro di ascolto ma ci sono anche due gruppi missionari che si riuniscono rispettivamente tutti i martedì e il secondo sabato del mese per portare un pasto caldo ai senza fissa dimora della stazione Ostiense e a quella di Piramide».

Infine, la realtà dei giovani, «con l’oratorio e il gruppo degli Scout Roma 19», dice ancora padre Adriano. Responsabile dell’oratorio è Leonardo, 21 anni, che racconta degli incontri del «gruppo Kairòs dedicati agli adolescenti, con cui ci ritroviamo settimanalmente per momenti sia ludici che di riflessione e approfondimento. Quest’anno, in particolare, in questa prima parte dell’anno, fino a Natale, stiamo lavorando sul tema del dono», dice. Il gruppo degli educatori cura anche il momento della domenica mattina, dopo la Messa delle 10, «con una colazione condivisa ma anche con eventi a tema in alcuni momenti dell’anno, come ad esempio a Carnevale», conclude l’educatore. (di Michela Altoviti da Roma Sette)

19 ottobre 2025