Un territorio molto eterogeneo, che va dalle zone popolari storicamente abitate da quelli che furono gli sfollati del quartiere Borgo, che andarono via per la costruzione di via della Conciliazione, alle nuove zone più residenziali. È il raggio d’azione della parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia, che riceve oggi la visita pastorale del cardinale vicario Baldassare Reina, iniziata già ieri. Un quartiere «che ha bisogno di tanto lavoro pastorale e dove le difficoltà sono tutt’altro che poche» spiega il parroco, don Piero Gallo.
«In particolare gli abitanti della zona più popolare – racconta il sacerdote – sono quelli che richiedono più aiuti alla parrocchia, ma sono anche quelli che vivono le condizioni più di disagio come famiglie sfaldate, microcriminalità, un altissimo tasso di abbandono scolastico, episodi di spaccio che resiste fin dagli anni ‘70 e ‘90 e addirittura il racket delle case occupate».
Una situazione che da una parte rende le famiglie distanti dalla Chiesa: «Le situazioni sono così gravi che fanno fatica a sbarcare il lunario, figuriamoci se hanno tempo di pensare a mandare a catechismo i loro figli», ma dall’altra parte è proprio la comunità parrocchiale che si fa prossima. Lo fa con il Centro di ascolto della Caritas attivo da oltre vent’anni, la raccolta e distribuzione degli indumenti, il supporto nel pagamento di bollette, affitti e spese mediche e l’assistenza a più di 60 famiglie, ogni mese, con la donazione di un pacco viveri «ben cospicuo, che oltre al cibo ha anche al suo interno detersivi e beni per la casa», precisa don Gallo.
Le attività della parrocchia sono però altrettante, improntate tanto alla preghiera e alla fede quanto alla vicinanza ai giovani proprio per dare un segnale di speranza, di rinascita, di alternativa, come racconta Paolo Mattei, segretario del Consiglio pastorale e catechista. Tra primo e secondo anno di catechismo, spiega, ci sono circa 120 bambini e ragazzi, tra i quali anche molti stranieri e c’è soprattutto un intenso lavoro con i giovani portato avanti da circa sette anni dal vicario parrocchiale don Gabriele Vecchione, «in particolare quelli della nuova parte residenziale, verso la zona di via Sartorio a ridosso con l’Ardeatina» abitata da famiglie di insegnanti, impiegati, professionisti. Così si riescono a coinvolgere «anche gli altri ragazzi, quelli più distanti», con l’esempio dei loro coetanei: chiedono di usare il campetto di calcio, partecipano al doposcuola per i bambini dagli 8 ai 12 anni, vengono invitati a partecipare all’adorazione eucaristica continuata che si tiene tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30.
Inoltre c’è la possibilità, spiega sempre il parroco, di impegnarsi nel progetto “Quartieri Solidali”, ovvero «un’assistenza domiciliare leggera agli anziani che hanno bisogno semplicemente di un po’ di compagnia, di essere accompagnati a fare la spesa, sbrigare delle commissioni, essere aiutati perché vivono in case vecchie e senza ascensore e altrimenti sarebbero costretti a vivere isolati».
Come parrocchia e anche come Consiglio pastorale, racconta sempre Mattei, «siamo in costante discernimento e crescita», un aspetto che si è visto anche nella preparazione, nei giorni scorsi, proprio della visita del cardinale vicario. «Ci siamo incontrati per organizzare al meglio la celebrazione e la visita che capita in un momento così importante e di festa come la Domenica delle Palme. Questa coincidenza ci ha colpito molto e fatto riflettere sulla vicinanza della Chiesa verso la nostra realtà parrocchiale». (di Salvatore Tropea da Roma Sette)
13 aprile 2025