Tutti ricordiamo con emozione quella sera piovosa del 13 marzo 2013, quando il conclave elesse il nostro nuovo Vescovo. In una piazza San Pietro gremitissima, ascoltammo le prime parole di Papa Francesco, semplici e spontanee, ricche di amore e gratitudine che non abbiamo più dimenticato.
Esse arrivarono al cuore e rivelarono da subito il legame che il nuovo successore di Pietro voleva stabilire con la nostra Chiesa: «vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie!». Egli aggiunse: «vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio cardinale vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!»
Parole non solo profetiche ma anche programmatiche, come abbiamo scoperto in questi anni di pontificato, che segnarono il punto di partenza di un percorso da intraprendere insieme: «e adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi». A nove anni dall’elezione, quelle parole trovano compimento nell’esperienza del cammino sinodale che stiamo vivendo, imparando ad ascoltare lo Spirito ascoltandoci.
Parole che si rivelano ancora oggi di grande attualità e ci incoraggiano a reagire alla situazione di conflitto e di guerra fratricida a cui assistiamo impotenti: «preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza».
Al nostro Vescovo Papa Francesco la gratitudine per il ministero petrino e la sua testimonianza evangelica, unita all’assicurazione della nostra filiale preghiera!
La comunità diocesana di Roma