Videomessaggio in occasione della Santa Pasqua
(Uff. confraternite)
Videomessaggio in occasione della Santa Pasqua (Uff. confraternite)
Visita pastorale alla parrocchia Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela
Visita pastorale alla parrocchia Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela
Giampaolo Mollo verso gli altari
«Giampaolo Mollo non è stato un uomo celebre agli occhi del mondo, ma è stato grande agli occhi di Dio. Non fu un eroe, ma un uomo pieno di Spirito Santo». Sono parole del vescovo Michele Di Tolve, che questa mattina, venerdì 11 aprile, ha presieduto la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama di santità e dei segni del Servo di Dio Giampaolo Mollo, padre di famiglia, diacono permanente, tra i fondatori della Comunità Gesù Risorto.
Affollatissima l’Aula della Conciliazione, che ha ospitato il rito al quale sono intervenuti i membri del Tribunale diocesano don Emanuele Albanese, delegato episcopale; don Giorgio Ciucci, promotore di giustizia, e da Marcello Terramani, notaio attuario. Presenti la moglie di Mollo, la signora Anna, e i figli Francesco e Sabrina. È stata lei a prendere la parola, al termine della cerimonia: «Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine», ha detto emozionata, ricordando che il loro è stato «un diaconato di famiglia».
Presente anche Paolo Vilotta, il postulatore della causa, da ora “portitore”, incaricato di trasmettere la documentazione raccolta al Dicastero per le Cause dei Santi. «In un tempo in cui la Chiesa si interroga sempre più profondamente sul ruolo della famiglia, sulla dimensione spirituale del matrimonio e sull’identità del diaconato permanente – ha detto -, la figura di Giampaolo Mollo si staglia con forza e profezia. La sua è la testimonianza di una famiglia “diacona”, in cui il sacramento dell’Ordine e quello del Matrimonio si sono incontrati in armonia, sostenendosi e rafforzandosi reciprocamente. Un’esperienza che oggi più che mai ha bisogno di essere narrata, custodita e proposta».
«La causa di Giampaolo Mollo – ha detto ancora – non è nata per nostalgia del passato, ma per necessità del presente. È un appello a riconoscere il valore della santità laicale, familiare e diaconale. È una risposta concreta all’invito del Concilio Vaticano II a riscoprire la bellezza del sacerdozio battesimale e dei ministeri ordinati in relazione alla vita quotidiana. È un dono per le famiglie, per i diaconi sposati, per la Chiesa intera».
11 aprile 2025
E’ entrata nella luce della Resurrezione Maria Laura, la sorella di monsignor Panfili
Il Cardinale Vicario Baldassare Reina,
il Consiglio Episcopale
e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
sono vicini al dolore di Mons. Antonio Panfili,
Direttore dell’Ufficio per la vita consacrata del Vicariato di Roma,
per la morte della sua cara sorella
Maria Laura
di anni 73
e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Maria Laura
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 12 aprile 2025, alle ore 12.00,
presso la Parrocchia Santa Croce in Gerusalemme
(Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 12)
e alle ore 16.00 nella Chiesa Parrocchiale di Guardea (TR)
11 aprile 2025
Chiusura della fase diocesana della causa del Servo di Dio Giampaolo Mollo
Chiusura della fase diocesana della causa del Servo di Dio Giampaolo Mollo
Chiusura degli Uffici in occasione della Pasqua
Si comunica che, in occasione delle festività pasquali, gli Uffici del Vicariato di Roma resteranno chiusi dalle ore 13 di mercoledì 16 aprile al giorno 21 aprile compreso. Martedì 22 aprile saranno aperti regolarmente secondo gli orari consueti.
11 aprile 2025
Le stazioni quaresimali della settimana
Il 13 aprile, Domenica delle Palme, inizia la Settimana Santa, quella che condurrà i fedeli alla celebrazione della Pasqua: la statio quaresimale si terrà nella basilica di San Giovanni in Laterano alle ore 17.15. Lunedì, invece, alle ore 18, l’antico rito è previsto nella chiesa di Santa Prassede all’Esquilino, mentre martedì in quella di Santa Prisca all’Aventino, allo stesso orario. Ancora alle ore 18 la liturgia di mercoledì 16 aprile, che avrà luogo nella basilica di Santa Maria Maggiore. Il 17 aprile sarà il Giovedì in Coena Domini e la statio quaresimale sarà nella basilica lateranense, cattedrale di Roma, alle ora 17.30; il giorno dopo, 18 aprile, Venerdì in Passione Domini, tappa a Santa Croce in Gerusalemme alle ore 15; sabato 19, invece, l’appuntamento è nella basilica di San Giovanni in Laterano alle ore 21. Il 20 aprile, domenica di Pasqua, i fedeli che desiderano partecipare alla celebrazione potranno recarsi alle 17 nella basilica di Santa Maria Maggiore.
13 aprile 2025
Seminario sul tema del “Disarmo” – parrocchia Santa Maria ai Monti (Sala Sardelli) – (Uff. past. sociale)
Seminario sul tema del “Disarmo” – parrocchia Santa Maria ai Monti (Sala Sardelli) ore 18.00-20.00 (Uff. past. sociale)
Visita pastorale alla parrocchia Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela
Visita pastorale alla parrocchia Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela
Santi Aquila e Priscilla, presto riapre l’oratorio
I parrocchiani lo chiamano “il mostro”, “il fantasma”. Anche se quasi non si accorgono più della sua esistenza, nonostante rovini puntualmente ogni foto di gruppo della comunità. Si riferiscono a un edificio abbandonato posizionato proprio di fronte alla chiesa dei Santi Aquila e Priscilla, nel quartiere Marconi. Non è rimasto più niente, solo lo scheletro del palazzo. «Lì dentro una volta c’era la Asl, il Centro d’igiene mentale, il cinema, il supermercato, un parco giochi per bambini al chiuso. Ora invece, a causa di un contenzioso, è ridotto così da anni», raccontano alcuni genitori nel giardino Laura Maria Caterina Bassi, mentre i loro figli stanno giocando. «A parte questo piccolo spazio e il parco Marconi che è stato recentemente inaugurato, non ci sono luoghi sicuri di aggregazione qui intorno dove portare i bambini».
Presto però, assicura il parroco don Santino Giuseppe Quaranta, riapriranno gli spazi dell’oratorio. «Dopo Pasqua daremo il via ai lavori – spiega il sacerdote -: nell’area bambini saranno installati nuovi giochi, cambieremo il manto erboso del campo di calcetto e contiamo di realizzare anche un piccolo campo di pallacanestro. Vogliamo puntare molto sulla pastorale giovanile, grazie anche all’impegno del gruppo Scout e dell’Azione Cattolica, per creare una comunità ancora più solida». Un vero e proprio segno di speranza per il quartiere, che avrebbe bisogno anche di «maggiore sicurezza», aggiungono i genitori.
«Il livello di delinquenza si sta alzando. Sono aumentati i furti nelle case e anche episodi di violenza. L’altro giorno qualcuno ha cercato di violentare una ragazza in un ascensore a via Luca Valerio. Mentre sono ricorrenti gli scippi agli anziani in via Pietro Blaserna (la strada della parrocchia, ndr). Ci sarebbe bisogno di più controlli». Sono tante le persone in età avanzata del quartiere. E la maggior parte di loro soffre di solitudine. Il parroco sottolinea la difficoltà nel rintracciarli tutti. «È una realtà complessa – dice -. Una volta nei condomini c’erano delle persone che facevano da referenti. Ora invece queste figure non esistono più, ognuno pensa a sé stesso». Tra i laici che si occupano di loro c’è Chiara, ministro straordinario dell’Eucaristia. «Hanno bisogno di qualcuno con cui chiacchierare e condividere la propria fede – racconta -. Sono la parte orante della parrocchia. In questo modo fanno parte in maniera attiva della comunità, nonostante la lontananza fisica».
Al centro dell’impegno della parrocchia c’è anche la carità, con il centro d’ascolto e l’emporio della Caritas. Filippo è uno dei volontari. Anche loro ha incontrato il cardinale vicario Baldo Reina, che si è recato ieri nella parrocchia e tornerà anche oggi per la visita pastorale. «La maggior parte dei nostri utenti sono stranieri – racconta Filippo -. Non offriamo loro soltanto i pacchi alimentari, ma li aiutiamo a cercare lavoro, ascoltiamo i loro problemi. Hanno bisogno di una voce amica. Gli italiani sono molti di meno, tendono di più a chiudersi nella solitudine». Sulla scia della testimonianza dei Santi Aquila e Priscilla, conclude il parroco, «l’obiettivo è creare una realtà di famiglia e un clima di comunione tra tutti gli animatori della parrocchia. Questo è il lavoro che stiamo facendo: alimentare con la fede le nostre relazioni, per essere sempre più vicini a chi ne ha bisogno». (di Giuseppe Muolo da Roma Sette)
6 aprile 2025