Vespri e cena presso il Collegio Lombardo
Il Rosario delle comunità etniche
Sarà celebrato nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri il Rosario per la pace, promosso dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma. A presiedere il momento di preghiera, in programma domenica 18 maggio alle ore 17, sarà il cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Saranno proposti i Misteri della Gloria, invocando la Pace come dono del Risorto, e chiedendo la docilità di cuore per accogliere questo dono. La preghiera dell’Ave Maria sarà recitata in lingue diverse, rappresentative dei cinque Continenti, con richieste di pace specifiche alle diverse aree di crisi. Canti mariani della tradizione ucraina, filippina, nigeriana, latino-americana, congolese, armena e rumena accompagneranno la celebrazione, scandita da testi evangelici, brani del Magistero e le riflessioni del cardinale Baggio.
«Tutte le comunità etniche romane – spiega don Pietro Guerini, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma – sono coinvolte in questo momento di preghiera che vuole esprimere un’accorata domanda di pace al Signore, ma anche un impegno personale responsabile in favore della pace. Ciascuno, incluse le persone di nazionalità italiana, è invitato a partecipare con un segno distintivo del Paese d’origine, come bandiera e costumi tipici). Tale Rosario sarà recitato in 11 lingue e animato da 7 cori di nazionalità differente. Tutto questo a sottolineare che è veramente possibile la comunione delle diversità, realizzata nell’azione liturgica e nella vita quotidiana. Con il Rosario delle Comunità etniche – conclude – vogliamo vivere un’esperienza di Pace nel presente, perché la pace sia costruita e vissuta, in un futuro che speriamo prossimo, nei contesti segnati da conflitti».
12 maggio 2025
Incontro con il Capitolo dei Canonici di San Giovanni in Laterano
Incontro con il Capitolo dei Canonici di San Giovanni in Laterano
ACLI Roma e Caritas diocesana insieme per il lavoro dignitoso e l’inclusione sociale
Affrontare le fragilità del mercato del lavoro e costruire percorsi di speranza: è questo l’obiettivo del progetto “Lavoro dignitoso per una società inclusiva – Un laboratorio di speranza”, promosso da ACLI Roma e Caritas diocesana di Roma, con il sostegno della Camera di Commercio di Roma, nell’ambito del progetto Labordì – Un ponte tra giovani e imprese.
Un’iniziativa gratuita rivolta a operatori sociali che accompagnano le persone nei percorsi di inclusione e a persone in cerca di occupazione, che propone quattro incontri formativi (2 per ciascuna tipologia di destinatari) tra maggio e novembre 2025, nei 4 settori della diocesi di Roma.
Il primo appuntamento si terrà il 15 maggio 2025, dalle ore 16 alle 20, presso il Polo Beato Don Pino Puglisi (via Venafro 26 – Roma), ed è rivolto a facilitatori dell’inclusione lavorativa. La giornata, strutturata in plenaria e laboratori esperienziali, offrirà strumenti pratici per il colloquio di accoglienza e per la relazione d’aiuto, attraverso un approccio partecipativo e coinvolgente. Interverrà il cardinale vicario Baldo Reina.
Il progetto nasce da una riflessione condivisa sulla precarietà del lavoro e sull’urgenza di costruire reti territoriali che sostengano l’accesso a un’occupazione dignitosa. Il percorso offre strumenti concreti per l’inclusione lavorativa, mettendo al centro la dignità e il valore della persona attraverso approfondimenti e laboratori esperienziali su valori del lavoro, ascolto, orientamento, competenze e diritti.
«Il lavoro dignitoso è il cuore dell’azione sociale delle ACLI di Roma, un movimento educativo e sociale che ha nel sostegno ai lavoratori e alla giustizia sociale un tratto identitario e fondativo. Non si tratta solo di offrire un impiego – afferma Lidia Borzì, vicepresidente delegata ACLI di Roma – ma di restituire alla persona la possibilità di costruire il proprio che si fonda sul lavoro dignitoso. In un contesto segnato da precarietà, disuguaglianze e nuove forme di esclusione, crediamo sia fondamentale agire in rete, perché solo la rete amplifica i risultati. Il progetto costruito fianco a fianco con Caritas Roma è esattamente questo: un’azione di sistema che rappresenta un vero e proprio incubatore di speranza. Un piccolo ma significativo segno che vogliamo lasciare alla nostra città in occasione del Giubileo della Speranza, perché Roma abbia percorsi di inclusione che non si fermino all’assistenza ma generino dignità, autonomia e partecipazione».
«In un mercato del lavoro sempre più complesso e governato da leggi che escludono il benessere dei lavoratori – spiega Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma –, vi sono anche tante persone che non riescono ad accedervi. Sono gli esclusi, gli scartati, gli ultimi tra gli ultimi. Sono coloro che si rivolgono ai Centri di ascolto parrocchiali e che versano in condizione di fragilità e di povertà. La Caritas per loro ha avviato progetti innovativi come “Officina delle Opportunità”, assieme a Roma Capitale e Regione Lazio, proprio per facilitarne l’inclusione lavorativa, puntando alla loro qualificazione professionale, all’accompagnamento personale e al sostegno necessari in un percorso che consenta di ritrovare la dignità e l’autonomia attraverso la formazione e l’occupazione».
6 maggio 2025
Incontro per gli infermieri in occasione della Giornata Internazionale dell’infermiere (Uff. past. sanitaria)
Incontro per gli infermieri in occasione della Giornata Internazionale dell’infermiere (Uff. past. sanitaria)
Giubileo delle Chiese Orientali
Lunedì 12 maggio
– h.8.30: Divina Liturgia in Rito Etiopico
• Basilica di S. Pietro, Cappella del Coro
• Responsabili: Chiesa Etiopica e Chiesa Eritrea
– h.13.00: Divina Liturgia in Rito Armeno
• Basilica di S. Maria Maggiore, Cappella Paolina
• Responsabile: Chiesa Armena
– h.15.00: Divina Liturgia in Rito Copto
• Basilica di S. Maria Maggiore, Cappella Paolina
• Responsabile: Chiesa Copta
Martedì 13 maggio
– h.13.00: Divina Liturgia in Rito Siro-Orientale (Anafora di Addai e Mari)
• Basilica di S. Pietro
• Responsabile: Chiesa Caldea e Chiesa Siro-Malabarese
– h.18.45: Vespri in Rito Siro-Occidentale
• Basilica di S. Maria Maggiore
• Responsabile: Chiesa Siro-Cattolica, Chiesa Maronita, Chiesa Siro-Malankarese
– h.21.00: Akathistos
• Basilica di S. Maria Maggiore, Sagrato della Basilica
• Responsabile: Collegi in Urbe con presenza bizantina
Mercoledì 14 maggio
– h.10.00: Udienza con il Santo Padre per i pellegrini del Giubileo delle Chiese Orientali
• Aula Paolo VI
– h.14.00: Divina Liturgia in Rito Bizantino
• Basilica di S. Pietro
• Responsabile: Chiesa Greco-Cattolica Melchita, Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, Chiesa Greco-Cattolica Romena, insieme con le altre Chiese sui iuris di Rito Bizantino
TERMINE DELLE ISCRIZIONI: 9 marzo 2025
Festa della mamma della Comunità Ucraina con fedeli provenienti da varie parti d’Italia – Basilica Minore di Santa Sofia (Uff. Migrantes)
Festa della mamma della Comunità Ucraina con fedeli provenienti da varie parti d’Italia – Basilica Minore di Santa Sofia (Uff. Migrantes)
Giornata di preghiera per il Ven. Arnaldo Canepa (COR)
Giornata di preghiera per il Ven. Arnaldo Canepa (COR)
La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo Pastore. Domenica l’editoriale su Roma Sette
Il cardinale vicario Baldo Reina affida alle colonne del settimanale della diocesi di Roma, Roma Sette, dorso di Avvenire, in edicola domani, domenica 11 maggio, le sue riflessioni e l’augurio di tutta la diocesi al suo nuovo Vescovo, Papa Leone XIV. Ne anticipiamo alcuni passaggi.
«La Sua Diocesi già lo ama perché sa che Dio Lo ha scelto dall’eternità per compiere l’umile e prezioso servizio di essere il “dolceCristo in terra”; Lo ama come Pastore perché sa che attraverso il suo magistero condurrà tutta la Chiesa a partire da quella di Roma che presiede nella carità e nella comunione; Lo ama perché è desiderosa di camminare con Lui per le strade polverose e impervie di questo tempo, pieno di sfide e contraddizioni, ma sempre ricco delle sorprese di Dio.
Le parole pronunciate da Papa Leone dalla Loggia delle benedizioni ci incoraggiano a riprendere con sollecitudine l’impegno per essere Chiesa esemplare in tutto; guidati da Lui vogliamo essere una Chiesa sinodale, che cammina, lotta e spera con gli uomini di questo tempo, soprattutto con i più poveri, che costruisce ponti di dialogo con tutti perché ciò che vivono gli uomini e le donne di questo tempo ci interpella; vogliamo essere una Chiesa missionaria, estroflessa, che scansa il pericolo dell’autoreferenzialità annunciando a tutti la Buona Novella del Regno e vivendo la logica del dono, una Chiesa che testimoniala pace e la costruisce nelle relazioni domestiche come in quelle comunitarie.
Subito dopo l’accettazione da parte del nuovo Pontefice, i Cardinali Gli rendono omaggio. Nel salutare il nostro Vescovo mi sono permesso dirGli: “Santo Padre, Le porto l’abbraccio e la preghiera di tutta la Sua Diocesi che La sostiene con tantissimo affetto”. Mi ha sorriso e mi ha ringraziato. Mentre Lo attendiamo nella Sua Cattedrale, Gli assicuriamo una fervente preghiera perché confermi nella fede tutti noi e ci aiuti a seguire il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
10 maggio 2025