25 Agosto 2025

Nella Domenica della Misericordia la Messa con Papa Francesco

«Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia». Così santa Faustina Kowalska scriveva nel suo Diario raccontando una delle apparizioni di Gesù; e così avviene dal 2000, quando san Giovanni Paolo II istituì la celebrazione della Festa durante la Messa in occasione della canonizzazione della santa polacca. A Roma il Santuario della Divina Misericordia ha sede nella chiesa di Santo Spirito in Sassia: qui domenica prossima, nella Festa della Misericordia appunto, Papa Francesco torna a celebrare una Messa in forma privata, alle ore 10.30, come riferisce la Sala Stampa vaticana. Al termine dell’Eucaristia, dalla stessa chiesa il Papa guiderà la recita del Regina Caeli.

La chiesa nei pressi del Vaticano è sempre molto frequentata dai fedeli, che in questo periodo di pandemia partecipano anche attivamente sui canali social del santuario. A Santo Spirito in Sassia, nella cappella laterale, trova spazio il quadro di Gesù Misericordioso con i raggi colorati che sgorgano dal petto, immagine dipinta secondo le indicazioni della stessa suor Faustina. Così infatti le apparve il Signore nel monastero di Plock delle Suore della Congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia, la sera del 22 febbraio 1931, mentre si trovava nella sua cella. «Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi», le disse Gesù, come annotò la santa nel suo Diario.

Quella fu solo la prima di una lunga seria di visioni, di cui la giovane suora – nata nel 1905 da una famiglia contadina a Glogowiec, in Polonia – ha lasciato testimonianza. Nel corso di questi incontri Cristo parlò a santa Faustina e le insegnò a pregare secondo la Coroncina della Misericordia. Il 18 aprile del 1993 è stata beatificata a Roma da Giovanni Paolo II. «La missione di santa Faustina sta portando frutti sorprendenti – disse Papa Wojtyla in quell’occasione –. È meraviglioso il modo in cui la sua devozione a Gesù misericordioso si fa strada nel mondo contemporaneo e conquista tanti cuori umani». Devozione che si è propagata ancora di più dopo il 30 aprile 2000, giorno della sua canonizzazione. Sugli altari anche il confessore e direttore spirituale di Faustina, Michal Sopocko (1888-1975), beatificato il 28 settembre 2008 a Bialystok, in Polonia.

7 aprile 2021

La preparazione “remota” per le coppie: la proposta del Centro per la pastorale familiare

Accompagnare le giovani coppie non solo alla preparazione immediata al matrimonio, ma anche in un percorso remoto che li aiuti a verificare la consistenza del loro rapporto. Questa la nuova iniziativa del Centro diocesano per la pastorale familiare, chiamata “Il mestiere di Raffaele. Ciclo di incontri per formatori”. Sette appuntamenti on-line a partire da giovedì 15 aprile, a cui sono invitati a partecipare tutti i formatori di fidanzati, ma anche i presbiteri, i diaconi, i consacrati, le consacrate e le stesse coppie.

Una novità pensata proprio per questo anno dedicato alla famiglia e all’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco. «L’esortazione ribadisce la necessità di una preparazione progressiva al sacramento del matrimonio che includa una formazione all’affettività e alla sessualità dei giovani – sottolineano il vescovo delegato per la Pastorale familiare monsignor Dario Gervasi e il direttore del Centro diocesano don Dario Criscuoli –. Poi Papa Francesco utilizza il termine “remota” intendendo quella preparazione che i giovani vivono nel tempo del loro fidanzamento. Oggi, sempre più spesso, purtroppo, la preparazione “remota” non esiste sia per problematiche familiari, cui si collegano evidentemente mancanze educative, sia perché l’ambiente in cui viviamo è sempre più deficitario di un’autentica e sana offerta formativa della persona. In questo senso è necessario fornire una preparazione che sintetizzi tanto l’elemento remoto quanto quello prossimo».

Di qui l’idea del percorso formativo, il cui obiettivo è «mettere insieme le numerose potenzialità già presenti nelle nostre parrocchie – aggiungono i promotori – ed utilizzare le molteplici risorse già attive in diocesi con lo scopo di “farci prossimi” ai giovani fidanzati che si affacciano alla novità della vita di coppia e che si avviano al matrimonio».

Gli incontri si terranno sempre di giovedì alle 20.30. Tra i relatori don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma; don Cesare Pagazzi, ordinario di “Ecclesiologia e comunità familiare” al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le scienze del Matrimonio e della Famiglia; Marina Štremfelj, consacrata e membro del Centro Aletti di Roma; i coniugi Silvestro Paluzzi, psicoterapeuta e ordinario di psicologia dei processi formativi alla Pontificia Università Urbaniana, e Antonella Tropea, psicoterapeuta e bioeticista, che dirigono la scuola di formazione, ricerca e counselling psicologico “Outdoor setting” di Roma; Vittoria Lugli, psicoterapeuta, esperta in terapia familiare e di coppia.

Per iscriversi scaricare la scheda di iscrizione e inviarla al Centro per la Pastorale della Famiglia, entro il 14 aprile 2021, all’indirizzo: famiglia@diocesidiroma.it.

29 marzo 2021

Scomparsa Gabriella D’Anna, a lungo coordinatrice dell’Ordo virginum

Una consacrazione dell'Ordo virginum

Gabriella D’Anna, consacrata nell’Ordo virginum della diocesi di Roma, è venuta a mancare la sera della Domenica delle Palme. Gabriella ha contribuito a creare legami di comunione profondi nell’Ordo virginum diocesano, di cui è stata a lungo coordinatrice. Ha accompagnato con amore, intelligenza e sensibilità, sia le numerose donne che negli ultimi anni si sono accostate a questa peculiare vocazione, sia le consacrate.

Docente di italiano e latino nei licei, ha diretto varie riviste culturali. Molto lunga è la lista delle sue pubblicazioni, soprattutto per l’Editrice LaScuola.

7 aprile 2021

Incontro con don Pagano promosso dalla Pastorale giovanile

Si chiama “Facoltà di scelta. Cosa vuoi fare di grande?” l’appuntamento di orientamento universitario organizzato dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile. Si tratta di un incontro on line che si terrà l’8 aprile alle ore 21 e avrà come protagonista don Gianmario Pagano, sacerdote, professore di religione e ideatore del blog “Bella prof”.

I giorni 16 e 17 aprile, poi, si svolgeranno altri incontri on line di orientamento tematico per aree, con la partecipazione di testimoni.

Gli eventi potranno essere seguiti sui canali social della Pastorale giovanile diocesana.

7 aprile 2021

Caritas, incontro per le parrocchie sui progetti sanitari

Il Poliambulatorio Caritas alla Stazione Termini (foto Cristian Gennari)

Il 15 aprile, dalle 10 alle 12, si svolgerà l’incontro online dei referenti parrocchiali delle comunità che aderiscono alla Rete di prossimità per la salute. L’incontrò sarà l’occasione per fare il punto sull’attività svolta dai “progetti sanitari” durante questo periodo di pandemia. Sono 103 le realtà parrocchiali di Roma che hanno attive forme di promozione della salute per le persone indigenti.

Per partecipare all’incontro è necessario contattare l’Area Sanitaria al numero 06.88815400 email: area.sanitaria@caritasroma.it.

7 aprile 2021

Appello per la pace e per i vaccini nel messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco

Foto di Cristian Gennari

L’appello affinché cessino i conflitti armati e quello a un’equa distribuzione dei vaccini. E il pensiero per tutte le zone del pianeta segnate da guerra e miseria, come Haiti, Yemen, Siria, Myanmar. C’è questo e altro nel messaggio pronunciato da Papa Francesco dall’Altare della Cattedra nella basilica di San Pietro, prima di impartire la benedizione Urbi et Orbi con l’indulgenza plenaria.

«L’annuncio di Pasqua non mostra un miraggio, non rivela una formula magica, non indica una via di fuga di fronte alla difficile situazione che stiamo attraversando. La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari. E questo è lo scandalo di oggi». Tuttavia, ha proseguito il Santo Padre, «Di fronte, o meglio, in mezzo a questa realtà complessa, l’annuncio di Pasqua racchiude in poche parole un avvenimento che dona la speranza che non delude: ‘Gesù, il crocifisso, è risorto’. Non ci parla di angeli o di fantasmi – ha spiegato –, ma di un uomo, un uomo in carne e ossa, con un volto e un nome: Gesù. Il Vangelo attesta che questo Gesù, crocifisso sotto Ponzio Pilato per aver detto di essere il Cristo, il Figlio di Dio, il terzo giorno è risorto».

Papa Francesco si è soffermato poi sulla difficile situazione sanitaria globale. «Tutti, soprattutto le persone più fragili, hanno bisogno di assistenza e hanno diritto di avere accesso alle cure necessarie – ha rimarcato –. Ciò è ancora più evidente in questo tempo in cui tutti siamo chiamati a combattere la pandemia e i vaccini costituiscono uno strumento essenziale per questa lotta. Nello spirito di un ‘internazionalismo dei vaccini’, esorto pertanto l’intera Comunità internazionale a un impegno condiviso per superare i ritardi nella loro distribuzione e favorirne la condivisione, specialmente con i Paesi più poveri».

Nel suo discorso anche parole per i migranti nei cui volti, ha detto, «riconosciamo il volto sfigurato e sofferente del Signore che sale al Calvario». Ha quindi ringraziato, in proposito, i Paesi che accolgono con generosità i sofferenti che cercano rifugio, specialmente il Libano e la Giordania.

La Resurrezione, ha continuato il Pontefice, fa pensare naturalmente alla città di Gerusalemme, che possa «rispondere alla chiamata ad essere luogo di incontro dove tutti possano sentirsi fratelli, e dove Israeliani e Palestinesi ritrovino la forza del dialogo per raggiungere una soluzione stabile». Ha quindi ricordato il recente viaggio in Iraq, e da lì ha rivolto il suo pensiero alle «popolazioni africane, che vedono il proprio avvenire compromesso da violenze interne e dal terrorismo internazionale, specialmente nel Sahel e in Nigeria, come pure nella regione del Tigray e di Cabo Delgado». E a tutti i Paesi dove imperversano guerre e violenza. «Troppe guerre e troppa violenza ci sono ancora nel mondo! Il Signore, che è la nostra pace, ci aiuti a vincere la mentalità della guerra. Conceda a quanti sono prigionieri nei conflitti, specialmente nell’Ucraina orientale e nel Nagorno-Karabakh, di ritornare sani e salvi alle proprie famiglie, e ispiri i governanti di tutto il mondo a frenare la corsa a nuovi armamenti. Oggi, 4 aprile, ricorre la Giornata mondiale contro le mine antiuomo, subdoli e orribili ordigni che uccidono o mutilano ogni anno molte persone innocenti e impediscono all’umanità di ‘camminare assieme sui sentieri della vita, senza temere le insidie di distruzione e di morte’. Come sarebbe meglio un mondo senza questi strumenti di morte!».

5 aprile 2021

Il Risorto ci invita a ricominciare: la veglia di Pasqua di Papa Francesco

Foto Cristian Gennari

«È possibile ricominciare sempre, perché c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti». Così ha detto Papa Francesco nell’omelia della Veglia pasquale, celebrata per il secondo anno consecutivo nella basilica di San Pietro con le misure restrittive imposte dalla pandemia ancora in corso. «Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova», ha spiegato il Santo Padre, secondo il quale «egli ci precede sempre: nella croce della sofferenza, della desolazione e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia che cambia, di una speranza che rinasce. E in questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza».

Poi il secondo annuncio, proclamato nell’omelia: «La fede non è un repertorio del passato, Gesù non è un personaggio superato. Egli è vivo, qui e ora. Cammina con te ogni giorno, nella situazione che stai vivendo, nella prova che stai attraversando, nei sogni che ti porti dentro. Apre vie nuove dove ti sembra che non ci siano, ti spinge ad andare controcorrente rispetto al rimpianto e al “già visto». Un invito alla speranza rivolto a ciascuno: «Anche se tutto ti sembra perduto, apriti con stupore alla sua novità».

Il terzo invito di Papa Francesco è quello di «andare ai confini», attualizzando l’invito evangelico di «andare in Galilea». Si tratta del «luogo della vita quotidiana – ha spiegato –, sono le strade che percorriamo ogni giorno, sono gli angoli delle nostre città in cui il Signore ci precede e si rende presente, proprio nella vita di chi ci passa accanto e condivide con noi il tempo, la casa, il lavoro, le fatiche e le speranze. In Galilea impariamo che possiamo trovare il Risorto nel volto dei fratelli, nell’entusiasmo di chi sogna e nella rassegnazione di chi è scoraggiato, nei sorrisi di chi gioisce e nelle lacrime di chi soffre, soprattutto nei poveri e in chi è messo ai margini. Ci stupiremo di come la grandezza di Dio si svela nella piccolezza, di come la sua bellezza splende nei semplici e nei poveri. Ecco, allora, il terzo annuncio di Pasqua: Gesù, il Risorto, ci ama senza confini e visita ogni nostra situazione di vita. Egli ha piantato la sua presenza nel cuore del mondo e invita anche noi a superare le barriere, vincere i pregiudizi, avvicinare chi ci sta accanto ogni giorno, per riscoprire la grazia della quotidianità. Riconosciamolo presente nelle nostre Galilee, nella vita di tutti i giorni. Con lui, la vita cambierà. Perché oltre tutte le sconfitte, il male e la violenza, oltre ogni sofferenza e oltre la morte, il Risorto vive e conduce la storia».

La conclusione è una esortazione rivolta a tutti i fedeli, a ciascuno singolarmente. «Fratello, sorella, se in questa notte porti nel cuore un’ora buia, un giorno che non è ancora spuntato, una luce sepolta, un sogno infranto – l’invito con cui il Papa ha concluso l’omelia – apri il cuore con stupore all’annuncio della Pasqua: ‘Non avere paura, è risorto! Ti attende in Galilea’. Le tue attese non resteranno incompiute, le tue lacrime saranno asciugate, le tue paure saranno vinte dalla speranza. Perché il Signore ti precede, cammina davanti a te. E, con lui, la vita ricomincia».

4 aprile 2021

Nella basilica di San Giovanni in Laterano la Veglia Pasquale

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la Veglia Pasquale.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la liturgia della Celebrazione della Passione del Signore

Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede la liturgia della Celebrazione della Passione del Signore.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa in Coena Domini

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa in Coena Domini.

Nella basilica vaticana concelebra la Messa Crismale presieduta dal Santo Padre

Nella basilica vaticana concelebra la Messa Crismale presieduta dal Santo Padre.

I sogni e il futuro

Ecco i temi trattati:

0:00​ COVID – Ad un anno dall’inizio del Covid, come stai? 3:33​ PAURA – Hai avuto veramente paura in questi mesi? 6:33​ FUTURO – Come vedi il futuro in questo momento? 9:00​ SOGNI – I tuoi sogni sono cambiati?

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