11 Settembre 2025

Matteo Diotallevi, vocazione missionaria per la Costa d’Avorio

Don Matteo Diotallevi con un bambino ivoriano nel giorno del suo battesimo

Un sacerdote romano in Costa d’Avorio. Sarà incardinato nella diocesi di Yopougon don Matteo Diotallevi, che verrà ordinato sacerdote il prossimo sabato 19 settembre, alle ore 17, dal vescovo ausiliare don Paolo Ricciardi nella parrocchia di San Timoteo, a Casal Palocco. La stessa dove, all’età di 13 anni, Matteo, classe 1987, quarto di sette fratelli, inizia il Cammino neocatecumenale. Il diploma al liceo scientifico, la laurea magistrale in ingegneria informatica e poi, a 25 anni la scelta di entrare in seminario.

Decisivo in questo senso, racconta, «un pellegrinaggio speciale a Medjugorje» nel 2011. «All’inizio non volevo assolutamente fare il sacerdote – riflette –. In fondo al cuore avevo un solo desiderio: trovare la donna della mia vita, sposarmi, fare figli e vivere un matrimonio cristiano felice. Ed invece oggi sono diventato diacono e sono a pochi giorni dalla mia ordinazione presbiterale. Sentivo che il Signore mi chiamava ma io rispondevo di no. Però Medjugorje è stata l’occasione per aprire il mio cuore, grazie alla Vergine Maria. Lì ho capito che Dio ti ama, ti vuole bene… ho deciso di fidarmi davvero del Signore. Mi sono sentito finalmente in pace con me stesso e felice. Il Signore mi stava aiutando e ho capito che volevo stare sempre con lui, tutta la vita».

La formazione presbiterale porta Matteo in seminario in Costa d’Avorio, nella diocesi di Yopougon, un quartiere di Abidjan, la città più estesa e popolata del Paese. «Una cosa che mi ha colpito tantissimo è l’accoglienza che mi hanno riservato gli ivoriani – sottolinea il seminarista –; mi hanno trattato sempre come se fossi un figlio loro. Mi colpiscono sempre i loro sorrisi, la loro gioia, nonostante le condizioni di vita molto povere. Capisci che vale la pena rimanere per loro, per annunciare Gesù Cristo proprio lì».

Dopo l’esperienza ad Abidjan, nel 2018 Matteo viene assegnato alla missione di Korhogo, ma a seguito dell’ordinazione cambierà di nuovo zona. «Diventerò il prete della nuova équipe responsabile dell’Est del Paese: Abengourou, Bongouanou e Tanda – anticipa il futuro sacerdote –. Abbiamo già il programma per la catechesi, che inizierà già ad ottobre. Per questo motivo dovrò tornare per quella data, rimandando qualche prima Messa che avrei voluto fare a Roma. Farò solo le prime Messe nelle due parrocchie dove sono cresciuto: San Timoteo e Santa Melania Juniore. Spero durante l’anno di tornare a Korhogo per celebrare anche lì e salutare tutte le persone che ho conosciuto in questi due anni e che porterò sempre nel cuore». Del suo futuro in Africa, una certezza: «Cercheremo di vivere il Vangelo come descritto al capitolo 10 di Matteo – dice il diacono –: porteremo l’amore di Gesù Cristo risorto a tutti coloro che hanno perso la speranza, a tutti coloro che cercano un senso alla vita, a tutti coloro che stanno soffrendo e a tutti coloro che vorranno accoglierci come si accoglie Gesù Cristo in persona».

Ma adesso Matteo è a Roma, in attesa dell’ordinazione. Ci teneva particolarmente che fosse fatta nella sua città, con la sua famiglia: «Vivrò in casa questa festa così speciale, nella parrocchia dove sono stato battezzato e cresciuto nella fede». Emozionato anche monsignor Ricciardi: «Tra noi si è creata subito una sintonia – commenta –. È bellissimo che un prete romano, giovane, stia vivendo un’esperienza missionaria di questo tipo, portando la sua romanità in Costa d’Avorio. Inizialmente si pensava di ordinarlo il 3 ottobre a San Giovanni con gli altri seminaristi dei diversi seminari romani, ma poi si è preferito separare la sua ordinazione».

Della sua esperienza in Africa, il diacono racconta anche in un blog: https://matteodiotallevi.wordpress.com/.

di Giulia Rocchi da Roma Sette

15 settembre 2020

Due incontri per l’avvio dell’anno pastorale

Due appuntamenti per iniziare l’anno pastorale: un incontro per gli operatori pastorali delegati dalle parrocchie, nella basilica di San Giovanni in Laterano, sabato 26 settembre alle ore 10, che potrà essere seguito anche in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi e verrà trasmesso in replica la sera su Telepace; e uno per i presbiteri e i diaconi, lunedì 28 sempre alle 10 in cattedrale. Ad annunciarli con una lettera è il cardinale vicario Angelo De Donatis, che presiederà i due eventi.

«Sento il bisogno di scrivervi questa lettera – esordisce il cardinale rivolgendosi a sacerdoti e diaconi –, all’inizio dell’anno pastorale, come segno di affetto profondo e di stima, consapevole di tutte le fatiche che avete dovuto affrontare nel tempo del lockdown e di quelle che ancora ci aspettano, soprattutto la fatica dell’incertezza, di fronte alle tante incognite della ripresa delle attività pastorali».

L’esperienza della pandemia, scrive ancora il porporato ripercorrendo quanto accaduto nei mesi scorsi, «è troppo preziosa per perderla. È una grazia!». L’invito per i presbiteri è dunque a «custodire un ritmo di vita saggio, fatto anche di preghiera comune, di ascolto della Parola per lasciarci guidare ed ispirare, di lavoro pastorale progettato e realizzato insieme, di cura generosa gli uni degli altri», come fatto durante il lockdown.

«Lo scenario che il futuro ci dischiude – sono ancora parole del cardinale De Dontais – non è un ritorno a “come eravamo prima del Covid”, ma mi sembra che la maggior parte delle persone custodisca nel cuore il desiderio che questa crisi segni l’inizio di una fase nuova. Questo non avverrà automaticamente, ma dipenderà dall’accogliere o meno quello che il Signore ha seminato in questo tempo, dal seguire o non seguire quei segnali che Egli ha posto nel nostro cammino».

Leggi la lettera con scheda di partecipazione allegata

15 settembre 2020

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per i dipendenti del Vicariato per l’inizio anno

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa per i dipendenti del Vicariato per l’inizio anno.

Giornata per la Terra Santa (colletta)

Giornata per la Terra Santa (colletta)

Celebra la Messa presso la Cappella dell’Istituto della Vita Consacrata Apostole del Sacro Cuore di Gesù

Celebra la Messa presso la Cappella dell’Istituto della Vita Consacrata Apostole del Sacro Cuore di Gesù.

Nella basilica di Santa Maria Maggiore presiede il rito di ordinazione sacerdotale di due candidati dell’Associazione Clericale “Opera di Gesù Sommo Sacerdote”

Nella basilica di Santa Maria Maggiore presiede il rito di ordinazione sacerdotale di due candidati dell’Associazione Clericale “Opera di Gesù Sommo Sacerdote”.

La Festa di Padre Pio a San Salvatore in Lauro

I devoti di Padre Pio, con i gruppi di preghiera, si danno appuntamento a San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, per commemorare il santo di Pietrelcina con un ricco programma di eventi, dal 13 al 23 settembre, in occasione della festa liturgica.

All’interno dell’antica chiesa, già santuario lauretano, sono state esposte per l’occasione numerose reliquie, tra le quali il mantello, i guanti, le bende, la stola e il sangue delle stimmate che per cinquant’anni hanno segnato il corpo di san Pio. In coincidenza si svolge anche la Festa della Protezione Civile, di cui il santo è patrono.

Il via con una novena di preghiera, dal 13 al 22: ogni giorno alle 16 ci sarà l’adorazione a cui seguirà, alle ore 18, la celebrazione eucaristica. Il 20 settembre verranno ricordate le stimmate di Padre Pio, con la Messa presieduta da monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare del settore Centro, alle ore 18, e con l’esposizione solenne e la venerazione della reliquia del sangue di san Pio a partire dalle ore 11. Il 22, poi, in programma la Veglia del Transito, in cui si ricorda la morte del santo, che sarà presieduta dal cardinale Mauro Piacenza.

La conclusione il 23 settembre: durante la giornata verranno celebrate Messe in diversi orari, in modo da consentire la più ampia partecipazione dei fedeli nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Alle 17 si terrà la celebrazione per la Protezione Civile e la benedizione dei mezzi di soccorso, guidata dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, alla presenza delle autorità civili e del Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli. Seguirà alle 18.30 il solenne pontificale, presieduto dal cardinale Dominique Mamberti.

9 settembre 2020

Si riparte con la catechesi in presenza: la nota dell’Ufficio catechistico diocesano

«La catechesi si fa in presenza, rispettando integralmente le misure igienico-sanitarie relative alle persone e agli ambienti». Parte da questo presupposto l’Ufficio catechistico diocesano, che ha predisposto una nota integrativa rispetto alle linee guida inviate alle parrocchie dalla segreteria generale, e che riguardano tutte le attività pastorali.

Fatto salvo il principio generale, dunque, spazio alla creatività delle parrocchie: ciascuna «valuterà la propria situazione sulla base degli spazi di cui dispone, del numero dei bambini/ragazzi e del numero dei catechisti, e si regolerà di conseguenza: qualcuno potrà continuare le attività come negli anni passati, altri dovranno moltiplicare i giorni della settimana in cui si fa catechismo, altri ancora dovranno prevedere una turnazione, ecc».

Tra le novità, prende piede anche la catechesi familiare: «Soprattutto per le comunioni, se ci sono genitori preparati e disponibili si può chiedere loro di fare catechismo a casa propria ai loro figli e a un piccolo gruppetto di bambini, che magari sono amici o compagni di classe», suggerisce il direttore dell’Ufficio catechistico don Andrea Cavallini. O ancora «si può proporre una vera e propria catechesi familiare: per esempio, se si divide il gruppo di catechesi in due sottogruppi più piccoli che partecipano a settimane alterne, nella settimana in cui i bambini non hanno l’incontro in parrocchia si può proporre loro uno schema semplice di incontro da vivere in casa con la propria famiglia».

Tra gli altri suggerimenti, quello di privilegiare la catechesi in spazi all’aperto, tenere un registro delle presenze di chi partecipa agli incontri, privilegiare la formazione di gruppi di cui facciano parte ragazzi che già si conoscono e frequentano tra loro, come compagni di classe.

Nell’ottica di aiutare le parrocchie in questo avvio di anno pastorale segnato dall’emergenza sanitaria va anche l’idea dell’Ufficio catechistico e del Servizio diocesano per le vocazioni di offrire un corso intensivo di cresima per adulti, in programma già dalla prossima settimana nella Sala Tiberiade del Seminario Romano Maggiore. Il via il 14 settembre dalle 19 alle 21; si prosegue giovedì 17, lunedì 21 e giovedì 24 sempre con orario 19-21. Ancora, sabato 26 settembre appuntamento dalle 16.30 alle 21 e lunedì 28 la conclusione dalle 19 alle 21.

Il sito dell’Ufficio catechistico diocesano

8 settembre 2020

Nella basilica del Santuario Madre del Buon Consiglio a Genazzano celebra la Messa in occasione della festa della Natività di Maria

Nella basilica del Santuario Madre del Buon Consiglio a Genazzano celebra la Messa in occasione della festa della Natività di Maria.

Attività pastorali e precauzioni sanitarie, ripresa in sicurezza

Dispenser con igienizzante per le mani nelle aule del catechismo, zona di accoglienza per bambini e genitori, firma di un patto di corresponsabilità, auto-monitoraggio delle proprie condizioni di salute e di quelle dei propri figli. Sono alcune delle regole per la ripresa delle attività pastorali, in particolare dei vari percorsi di catechesi sacramentale, contenute nella nota inviata alle parrocchie dal prelato segretario generale, monsignor Pierangelo Pedretti.

«La nota nasce dall’esigenza di fornire, nella peculiare situazione sanitaria che accompagna l’avvio dell’anno pastorale 2020-2021, un ausilio ai parroci e ai legali rappresentanti degli altri enti religiosi presenti nel territorio della diocesi», sottolinea monsignor Pedretti. Una serie di indicazioni concrete, dunque, che si rifanno alle “Linee operative per la ripresa della catechesi” pubblicate dalla Conferenza episcopale il 2 settembre scorso.

Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, si ricorda di mantenere le distanze di almeno un metro tra i fedeli, a meno che non si tratti di appartenenti allo stesso nucleo familiari, oppure a disabili con accompagnatori, ecc; e di indossare la mascherina che copra sia naso che bocca. Via libera, inoltre, alla presenza di cori parrocchiali per accompagnare le liturgie.

Quanto ad altre attività pastorali, valgono naturalmente le regole previste dalla normativa vigente: obbligo di sanificazione, dispenser per igienizzare le mani, distanziamento, prevedere segnaletica idonea anche ai bambini, percorsi differenti per l’ingresso e l’uscita. Quanto al catechismo o altre attività riservate ai bambini, «al momento dell’iscrizione ai percorsi educativi – scrive ancora il prelato segretario – sarà necessario che la parrocchia e la famiglia del minore sottoscrivano un patto per il rispetto delle regole ai fini del contrasto alla diffusione del virus».

Leggi la lettera del prelato segretario generele

Scarica l’allegato 1

Scarica l’allegato 2

8 settembre 2020

E’ tornato alla casa del Padre Pietro, papà di padre Sbarbati

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Padre Franco Sbarbati,
Parroco della Parrocchia di San Giovanni Evangelista a Spinaceto,
per la morte del suo caro papà

Pietro

di anni 88

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Pietro il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 9 settembre 2020, alle ore 9.30,
presso la Parrocchia di San Gregorio Magno a Mogliano (MC)

 

8 settembre 2020

Incontra i seminaristi romani riuniti alla Fraterna Domus di Sacrofano

incontra i seminaristi romani riuniti alla Fraterna Domus di Sacrofano.

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