12 Maggio 2025

Convegno di studio “Il cardinale Ugo Poletti”, nella Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense

Convegno di studio “Il cardinale Ugo Poletti”, nella Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense

Convegno di presentazione del programma del Servizio per la cultura e l’università

Presso la Sala Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore, presentazione del programma pastorale 2018/2019 del Servizio per la cultura e l’università del Vicariato di Roma.

Convegno “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” presso la basilica San Giovanni in Laterano

Convegno “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” presso la basilica San Giovanni in Laterano

Convegno “La carità politica di Paolo VI”

Convegno “La carità politica di Paolo VI” presso Sant’Ivo alla Sapienza.

Convegno “L’uomo nasce e muore libero” – Sede San Paolo Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” (Centro Past. Sanitaria)

Convegno “L’uomo nasce e muore libero” – Sede San Paolo Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” (Centro Past. Sanitaria)

Convegno “Fede e letteratura: il caso Manzoni a 150 anni dalla morte” – Pontificia Università Lateranense (Aula Magna) (Uff. cultura, Uff. past. universitaria e Uff. past. scolastica)

Convegno “Fede e letteratura: il caso Manzoni a 150 anni dalla morte” – Pontificia Università Lateranense (Aula Magna) (Uff. cultura, Uff. past. universitaria e Uff. past. scolastica)

Convegno “Dalla parte delle vittime” – Pontificia Università Lateranense (Sala Pio XI) (Uff. Tutela Minori)

Convegno “Dalla parte delle vittime” – Pontificia Università Lateranense (Sala Pio XI) (Uff. Tutela Minori)

Contro la tratta, per restituire dignità a chi ne è stato privato

di Andrea Acali, da Romasette.it

Due ore di canti, colori, danza, testimonianze e preghiera. È stata tutto questo la veglia “Insieme contro la tratta di persone” che si è tenuta nella basilica di Sant’Antonio a via Merulana in occasione della memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, venerdì 8 febbraio. Un evento che ha poi avuto un seguito nella marcia che si è snodata ieri, domenica 10, da Castel Sant’Angelo a piazza San Pietro, dove i partecipanti hanno potuto ascoltare la preghiera e l’appello del Santo Padre all’Angelus.

Proprio il video della Rete mondiale di preghiera del Papa nel quale il Pontefice si è unito alla giornata di preghiera e riflessione per le vittime della tratta, della prostituzione forzata e della violenza ha aperto la veglia, presieduta da padre Michael Czerny, sottosegretario del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, che si occupa di profughi e migranti. «Preghiamo perché il Signore scaldi i cuori, orienti gli occhi a vedere le catene, incoraggi i piedi ad avvicinarsi a chi soffre, dia energia alle mani di coloro che vogliono la guarigione e la liberazione di quanti sono schiavizzati e oppressi», ha detto il gesuita introducendo la veglia. Catene colorate sull’altare, a simboleggiare la schiavitù che ha affligge tutti e cinque i continenti, e una blu a circondarlo, emblema del lavoro “Insieme” di quanti sono impegnati a spezzare quelle inumane della tratta. E ancora, candele altrettanto colorate, giovani con una maschera bianca e scritte emblematiche a rappresentare le vittime senza volto e senza dignità, la danza semplice di cinque suore Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno consegnato il libro del Vangelo a monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi.

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11 febbraio 2019

Contro la tratta una settimana di mobilitazione

Formazione, incontri, preghiera e riflessione. È ricca di iniziative la settimana di mobilitazione che conduce alla Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che si celebra ogni anno l’8 febbraio, nella festa di santa Giuseppina Bakhita. “Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”: questo il tema scelto per l’11ª edizione dell’appuntamento, istituito nel 2015 da Papa Francesco, che ne ha affidato la promozione all’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e all’Unione dei superiori generali (Usg) e il coordinamento a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più di 6mila suore, amici e partner in tutto il mondo.

Nella diocesi di Roma, giovedì 6 febbraio alle ore 21, il vescovo Benoni Ambarus, delegato dell’Ambito della diaconia della carità, parteciperà alla veglia di preghiera nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata, organizzata con diverse realtà tra cui la Casa Magnificat di suor Rita Giaretta che ha sede nel territorio parrocchiale. Mentre sabato 8 febbraio, nella parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, alle ore 19, è in programma l’oratorio sacro per coro ed ensemble “El me Paron”, ispirato alla vita di santa Giuseppina Bakhita, con il coro e orchestra Fideles et Amati diretti da Tina Vasaturo, su musiche e testi di Marcello Bronzetti.

Ma le iniziative romane hanno preso il via ieri, con la partecipazione alla preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro insieme a Francesco. Oggi la delegazione dei giovani ambasciatori darà vita a un pellegrinaggio attraverso tre Porte Sante del Giubileo usando la app Walking in Dignity. Martedì 4 l’appuntamento è alle 16.30 con il flash mob contro la tratta in piazza Santa Maria in Trastevere; a seguire, alle 17.30, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, veglia ecumenica di preghiera in inglese e italiano. Si continua mercoledì 5 febbraio, con attività di formazione e sensibilizzazione sul tema della tratta; giovedì 6, al mattino spazio al pellegrinaggio dei giovani attraverso le Porte Sante, mentre il pomeriggio, dalle 17 alle 19, all’Università Pontificia della Santa Croce si svolgerà l’evento “Appello alla speranza e alla guarigione”. Il 7 il Papa incontrerà la delegazione dei giovani ambasciatori, i sopravvissuti e i rappresentanti della rete delle organizzazioni promotrici della Giornata. Subito dopo ci sarà il pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta, su preghieracontrotratta.org. Sabato 8 febbraio, infine, i giovani ambasciatori si riuniranno per un giorno intero di dialogo e lavoro.

Secondo le Nazioni Unite, oggi si stima che 50 milioni di persone siano vittime della tratta a livello globale. Coloro che ne soffrono maggiormente le conseguenze sono donne, bambini, migranti e rifugiati. Una vittima su tre è un bambino, mentre il 79% delle vittime dello sfruttamento sessuale a livello globale sono donne e ragazze. Le persone costrette alla migrazione forzata sono circa 120 milioni. Guerre, conflitti, violenze, povertà, catastrofi ambientali li portano ad abbandonare le proprie case, rendendoli particolarmente vulnerabili alla tratta e allo sfruttamento per la pericolosità delle rotte e perché spesso si fa ricorso a trafficanti o al mercato nero per spostarsi da un Paese all’altro. A questo si aggiunge un’altra forma di tratta che è lo sfruttamento online.

3 febbraio 2025

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