2 Maggio 2025

Celebra la Messa nella parrocchia Santa Maria Mater Ecclesiae in occasione della festa patronale

Celebra la Messa nella parrocchia Santa Maria Mater Ecclesiae in occasione della festa patronale.

Itinerario giovani e lavoro

Itinerario giovani e lavoro, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.

Presiede la riunione del Capitolo della basilica lateranense

Presiede la riunione del Capitolo della basilica lateranense.

Pagine di storia religiosa: La solennità del Corpus Domini nella Roma dell’età moderna

di Domenico Rocciolo

Una bella testimonianza di fede ci viene dalla Roma devota dell’età moderna e riguarda la festa del Corpus Domini, una delle ricorrenze più sentite a livello popolare per il suo profondo significato spirituale. Le origini della festa riconducono alle rivelazioni avute da santa Giuliana di Cornillon, monaca agostiniana vissuta tra il XII e il XIII secolo, che vide nelle sembianze di una luna piena attraversata da una striscia scura la Chiesa mancante della festività del Santissimo Sacramento, solennità per la quale Gesù stesso, in un’altra visione, le chiese di adoperarsi.

Seguì il miracolo di Bolsena, risalente al 1263, quando nella chiesa di Santa Cristina, durante la Messa, dall’Ostia consacrata uscirono gocce di sangue che macchiarono il corporale di lino e la pietra dell’altare. Dopo questi eventi, l’11 agosto 1264, Papa Urbano IV, con la bolla Transiturus de hoc mundo, dispose che tutta la Chiesa celebrasse la festa del Corpus Domini il giovedì successivo alla prima domenica dopo Pentecoste.

In età moderna, alla festività del Corpus Domini si legò la grande tradizione romana di una pietà impostata sull’adorazione eucaristica, sull’orazione continua, sugli esercizi spirituali e sulle pratiche di pietà. I Papi vollero che la processione del Corpus Domini si svolgesse in un’area intorno alla basilica di San Pietro in Vaticano, tra magnifici addobbi e apparati e alla presenza di tutta la città: cardinali e vescovi, ambasciatori e nobili, canonici e beneficiati, parroci e rettori, religiosi, seminaristi e collegiali, dirigenti e funzionari delle istituzioni curiali, fratelli e sorelle delle confraternite, membri dei conservatori, degli istituti educativi e dei centri assistenziali e tantissimi fedeli. Oltre alla solenne processione papale, per tutta l’ottava del Corpus Domini ebbero luogo processioni nelle basiliche e nelle chiese, alle quali parteciparono autorità e devoti. Stretti al Santissimo Sacramento, i fedeli sentirono il richiamo a vivere la presenza di Dio nella loro vita quotidiana: un’esperienza di profonda interiorità che si tradusse in un impegno costante di crescita nella fede e di operosa disponibilità ad aiutare i poveri, i malati e gli emarginati.

Grazie alla devozione per il Santissimo Sacramento, che ebbe un deciso sviluppo non solo sul piano della riflessione teologica, ma su quella della sensibilità popolare, nella Roma religiosa crebbe il desiderio di vivere in modo autentico i valori della fede e della carità.

10 giugno 2019

Un libro su Roma e il Concilio Vaticano II

Il volume “Roma, il Lazio e il Vaticano II: Preparazione, contribuiti, recezione”, a cura di Pasquale Bua (Edizioni Studium) verrà presentato mercoledì 12 giugno nella Sala “Cardinale Ugo Poletti” del Palazzo del Vicariato alle ore 17. All’iniziativa interverranno, tra gli altri, monsignor Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno; il vescovo Lorenzo Chiarinelli, emerito di Viterbo; lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

Il libro ha un’ampia presentazione firmata dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Si apre poi con un saggio del curatore che per la prima volta ripercorre la storia del Lazio “ecclesiastico” dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni ed esamina il materiale d’archivio della Conferenza episcopale laziale, costituitasi nel 1967, cioè all’indomani del Concilio.

I successivi contributi sono suddivisi fra tre parti: 1) la diocesi di Roma (con sette saggi, quattro a carattere storico e tre a carattere teologico), 2) le diocesi suburbicarie (con sei saggi, uno per diocesi), 3) le altre diocesi laziali (con dieci saggi, uno per diocesi).

10 giugno 2019

In Vicariato presiede il Consiglio presbiterale

In Vicariato presiede il Consiglio presbiterale.

Consiglio presbiterale

Consiglio presbiterale.

Preghiera del cardinale vicario Angelo De Donatis nella Veglia di Pentecoste

O Signore che ti fai Dono d’amore per noi, nel tuo Spirito, guarda oggi questa tua Chiesa di Roma, riunita per celebrare una rinnovata Pentecoste.
È una Chiesa che accoglie di nuovo l’impeto dello Spirito Santo, per uscire, come gli apostoli, ad annunciare la Gioia del Vangelo.
È una Chiesa che, come Madre accogliente, vuole continuare a generare alla fede nuovi figli in una città dove nessuno si senta straniero.
È una Chiesa ricca di memoria, ricolma di santità, fatta di gente generosa, vivace, creativa, che non vuole cedere al pessimismo, all’accidia, all’indifferenza.
È una Chiesa chiamata a presiedere nella carità, a prestare ascolto al grido di questa città e del mondo, ad agire con atti concreti di attenzione e di premura verso i piccoli e i poveri, gli ammalati e gli esclusi.
È una Chiesa composta di diverse membra che, ognuna per la sua parte, vuole contribuire alla crescita di tutti, senza cadere nel peccato della divisione, ma entrando nella grazia della condivisione.
Questa tua Chiesa è guidata da Pietro che, come a Pentecoste, annuncia per primo la Gioia della Resurrezione.
Noi ti ringraziamo per il successore di Pietro che continua oggi, nella nostra Chiesa e nel mondo, ad annunciare la tua Misericordia con la Parola e con la vita.
Con filiale riconoscenza ed affetto fraterno, preghiamo per lui e per noi, chiamati ad essere portatori della Parola che salva.
Facendo nostre le parole del Santo Padre Pio XII, in un discorso ai fedeli in pellegrinaggio al Divino Amore, per ringraziare il Signore di aver salvato Roma, l’11 giugno 1944, ti diciamo:
“Custodisci la tua Roma e preservala anche nell’avvenire. Possa questa Roma dalla dura esperienza di tante sventure aver luce e forza per una migliore luce personale, familiare, collettiva e ritornare esempio alle genti per la fede, vissuta in opere di giustizia e in umile amore”.
Amen

Al Santuario del Divino Amore celebra la Messa e inaugura la nuova cappella dell’adorazione del Santissimo Sacramento

Al Santuario del Divino Amore celebra la Messa e inaugura la nuova cappella dell’adorazione del Santissimo Sacramento.

Il Papa nella Veglia di Pentecoste: «Ascoltiamo il grido della città»

«Quanto vorrei che la gente che abita a Roma riconoscesse la Chiesa, ci riconoscesse per questo di più di misericordia – non per altre cose –, per questo di più di umanità e di tenerezza, di cui c’è tanto bisogno! Si sentirebbe come a casa, la “casa materna” dove si è sempre benvenuti e dove si può sempre ritornare. Si sentirebbe sempre accolta, ascoltata, ben interpretata, aiutata a fare un passo avanti nella direzione del regno di Dio…. Come sa fare una madre, anche con i figli diventati ormai grandi». Papa Francesco, ieri (sabato 8 giugno) alle ore 18, ha celebrato la Messa vespertina nella vigilia di Pentecoste sul sagrato della basilica di San Pietro. In piazza, oltre 50 mila persone: i fedeli della diocesi di Roma, i partecipanti alla Conferenza internazionale dei Carismatici, ricevuti in mattinata dal Pontefice, e i membri di tante realtà ecclesiali.

«Lasciamoci prendere per mano dallo Spirito – ha detto ancora il Santo Padre nell’omelia – e portare in mezzo al cuore della città per ascoltarne il grido, il gemito». E per metterci davvero in ascolto, ha proseguito, «abbiamo bisogno che il Signore ci prenda per mano e ci faccia “scendere”, scendere dalle nostre posizioni, scendere in mezzo ai fratelli che abitano nella nostra città, per ascoltare il loro bisogno di salvezza, il grido che arriva fino a Lui e che noi abitualmente non udiamo». Si tratta, ha aggiunto, «di aprire occhi e orecchie, ma soprattutto il cuore».

L’appello del Papa è stato ripreso dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella preghiera conclusiva della celebrazione. «O Signore che ti fai Dono d’amore per noi, nel tuo Spirito, guarda oggi questa tua Chiesa di Roma, riunita per celebrare una rinnovata Pentecoste. È una Chiesa che accoglie di nuovo l’impeto dello Spirito Santo, per uscire, come gli Apostoli, ad annunciare la Gioia del Vangelo. È una Chiesa che, come Madre accogliente, vuole continuare a generare alla fede nuovi figli in una città dove nessuno si senta straniero. È una Chiesa ricca di memoria, ricolma di santità, fatta di gente generosa, vivace, creativa, che non vuole cedere al pessimismo, all’accidia, all’indifferenza».

Leggi l’omelia completa

Leggi la preghiera completa del cardinale vicario

9 giugno 2019

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giustino

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giustino

Pentecoste

Pentecoste

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