Itinerario giovani e lavoro, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.
I festeggiamenti per sant’Antonio con la comunità di Santa Dorotea
Solenni celebrazioni, processione e momenti di fraternità nella parrocchia di Santa Dorotea, in occasione della festa liturgica di sant’Antonio da Padova, che si celebra il 13 giugno. In quella giornata la Messa delle ore 18 sarà presieduta dal cardinale Javier Lozano Barragàn, titolare della chiesa.
Sabato 15, la celebrazione eucaristica sarà guidata dal parroco padre Umberto Fanfarillo, nel cinquantesimo di ordinazione sacerdotale; al termine si terrà la processione per le vie di Trastevere con la reliquia e la statua del santo. Previsti inoltre concerti, momenti di condivisione, festa e fraternità.
Durante le Messe per i festeggiamenti del santo, sarà distribuito il pane benedetto di sant’Antonio.
3 giugno 2019
Celebra Messa ai Santi Marcellino e Pietro
Alle 11 celebra la Messa nella Parrocchia Santi Marcellino e Pietro al Laterano in occasione della festa patronale.
Celebra Messa a Santa Maria Mater Dei
Alle 18.30 celebra la Messa nella Parrocchia Mater Dei in occasione del 65° anniversario del voto della Madonnina di Monte Mario.
Incontro su Caravaggio a Santa Maria del Popolo
Incontro su Caravaggio a Santa Maria del Popolo nell’ambito della Notte Sacra, a cura del Servizio cultura e università.
Celebra Messa a Santa Bernadette Soubirous
Alle 19 celebra la messa nella Parrocchia S. Bernadette in occasione del mese mariano.
Anna e Cosimo, «esempio» per il mondo di oggi
«L’accoglienza e la cura che Anna e Cosimo avevano nei confronti delle persone più deboli in particolare non possono non essere di esempio in un mondo che sembra lasciare indietro proprio gli elementi più fragili della società. I due Servi di Dio hanno preso sul serio il Vangelo, vissuto quotidianamente, per conformarsi pienamente con esso, tramite la pratica costante, gioiosa e piena, delle virtù. Hanno saputo fare dell’umiltà la via privilegiata della loro esperienza cristiana. Abbiamo di fronte una donna e un uomo pieni di Dio ma allo stesso tempo attenti e premurosi nei confronti dell’umanità, specialmente quella più fragile». Il vescovo ausiliare per il settore Centro Daniele Libanori ha presieduto questa mattina (venerdì 31 maggio) la sessione di chiusura della causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio padre Cosimo Berlinsani, sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio e fondatore delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, e della serva di Dio madre Anna Moroni, fondatrice delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù.
«La loro avventura è certamente affascinante, il loro cammino faticoso ma sincero – ha sottolineato ancora monsignor Libanori –. Il loro confronto spirituale li mette continuamente per strada, sui selciati della Roma del XVII secolo, carichi di memorie apostoliche, segnati dal sangue dei martiri, ma anche pieni di povertà umana. Il loro sguardo non si staccò mai dalla luce del Vangelo anche se questa, a volte si nascose, generando la speranza di nuovi inizi. Nella loro storia ci sono tutti gli “ingredienti” di un cammino di fede e di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Cosimo ed Anna, posero le loro vite al servizio del desiderio dell’uomo e della rivelazione di Dio. Desiderarono Dio senza dimenticarsi dell’uomo. Così Cosimo afferma in una sua lettera: “Desideri del cielo e della beatitudine eterna che il Santo Bambino desidera dalle sue Nutrici”».
31 maggio 2019
La Giornata delle comunicazioni sociali: incontro con Ruffini, Foa e Cazzullo. Il premio Paoline a monsignor Frisina
Nel contesto della 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – che sarà celebrata domenica 2 giugno – si terrà martedì 4 giugno, alle 18.30, nella basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo), l’incontro di riflessione sul tema scelto per la Giornata, “Siamo membra gli uni degli altri. Dalle social network communities alla comunità umana”. L’appuntamento è organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma con Paoline Comunicazione e Cultura Onlus, con il patrocinio del Dicastero per la comunicazione, dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e della Settimana della Comunicazione.
L’evento sarà aperto dal saluto di don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei; quindi interverranno Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Marcello Luigi Foa, presidente della Rai, e Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera. Le conclusioni saranno affidate a don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma e rettore della chiesa degli artisti. A moderare l’incontro sarò la giornalista Benedetta Rinaldi.
«Prenderemo spunto dal messaggio del Santo Padre – anticipa don Insero – e rifletteremo sull’importanza del vivere e creare relazioni nell’odierno contesto comunicativo. Ci interrogheremo su come passare dall’essere in rete al fare rete, dalle communities alle comunità».
Durante l’incontro verrà conferito il Premio Paoline Comunicazione e Cultura 2019 a monsignor Marco Frisina, rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere e compositore. Il riconoscimento va «a un artista – sottolinea suor Teresa Braccio, responsabile del Segretariato Internazionale di Comunicazione Figlie di San Paolo – che ha saputo donare il suo straordinario talento per una musica che unisce vita e spiritualità, favorisce l’incontro con il Signore e promuove la comunità umana come ambiente di relazione e prossimità». Durante l’incontro il Coro della Diocesi di Roma, fondato da monsignor Frisina nel 1984, eseguirà alcuni brani dell’autore. «Il Premio Paoline Comunicazione e Cultura – spiega suor Teresa – è inserito nelle iniziative della Settimana della Comunicazione. Viene conferito, con cadenza annuale a quelle persone o associazioni che si segnalano per aver dato la migliore espressione con la vita, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali».
31 maggio 2019
Celebra Messa per il 125mo anniversario della Apostole del Sacro Cuore di Gesù
Alle 19 celebra la Messa nella chiesa annessa di Santa Margherita Maria Alacoque in occasione del 125° anniversario della Fondazione delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù.
Incontro di formazione con i missionari degli ambienti di lavoro
Incontro di formazione con i missionari degli ambienti di lavoro, a cura dell’Ufficio per la pastorale sociale.
A Monte Mario festa per la Madonnina con il cardinale De Donatis
La Messa del cardinale Angelo De Donatis, la banda, una corona di rose portata ai piedi della Madonnina, gastronomia e musica, sono gli ingredienti della festa della Madonnina, la statua di Maria “Salus populi romani”, che dal punto più alto di Monte Mario guarda e benedice la Città.
La “Madonnina”, la statua alta 9 metri che poggia su un piedistallo alto 18 metri, è uno dei simboli della storia recente di Roma. Fu collocata sul colle di Monte Mario come compimento di un voto popolare, durante la seconda guerra mondiale, promosso dagli orionini e incoraggiato da Pio XII, per il quale si raccolsero oltre un milione di firme. La liberazione di Roma avvenne il 4 giugno 1944 quando, tra lo stupore di tutti, l’esercito tedesco lasciò la capitale incrociandosi con l’esercito alleato che vi entrava, senza alcuna forma di violenza. I documenti storici documentano quanto è avvenuto, ma la modalità con cui avvenne la liberazione, rapida e pacifica, fece pensare al “miracolo”, a una speciale protezione di Maria.
La Festa della Madonnina di sabato primo giugno inizieranno dal Centro Don Orione di via della Camilluccia 112 con una breve processione fino al Piazzale della Madonnina, accompagnati dalla Banda Musicale Città di Fiano Romano. La Messa, celebrata nel suggestivo scenario di verde del piazzale della Madonnina, sarà presieduta dal cardinale Angelo De Donatis. Al termine, è previsto l’atto di affidamento e l’omaggio floreale alla Madonna: una grande corona di fiori sarà recata sulla torretta, alta 18 metri, ai piedi della Madonnina dorata di Monte Mario. La festa si prolungherà con la possibilità di gustare gastronomia casereccia, musica e lo scenario di Roma dall’alto.
La bella statua dorata della Madonna “Salus Populi Romani” fu posta sul colle di Monte Mario nel 1953; è opera dello scultore ebreo Arrigo Minerbi, protetto e salvato dalla comunità orionina del Quartiere Appio. «Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità – precisa il parroco don Flavio Peloso –. Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di Orfani e Mutilatini nei due grandi edifici di via della Camilluccia, che ospitavano attività per la Gioventù Italiana del Littorio. Appena possibile innalzò la grandiosa statua della Madonna».
30 maggio 2019
Tre proposte estive con la pastorale giovanile
Il campo per i ragazzi delle scuole superiori, quello per coloro che frequentano le medie e il percorso per gli animatori sulle orme di don Tonino Bello. Sono tre le proposte estive del Servizio diocesano per la pastorale giovanile, in programma tra luglio e agosto. Ma è già possibile effettuare le iscrizioni.
«L’estate mi sembra lo spazio fecondo in cui aiutiamo i ragazzi a dare sostanza ai loro sogni – dichiara don Antonio Magnotta, direttore del Servizio diocesano –, non ci possiamo permettere di trascurarla: è tempo favorevole per una coraggiosa azione pastorale di cura e di vicinanza ai nostri figli». I campi estivi, prosegue, sono pensati «per parrocchie che da sole non riuscirebbero a realizzare un campo oppure sono rivolti ai gruppi per i quali si ritiene opportuna un’esperienza inter-parrocchiale. Inoltre si tratta anche di un esercizio di formazione e di lavoro in équipe che viene offerta ai propri animatori».
Il campo per i ragazzi delle scuole superiori si terrà dal 4 all’8 luglio, mentre quello per chi frequenta la II e la III media dall’8 al 12 luglio. Stessa sede per entrambe le proposte: a Valfabbrica (Perugia) nel Casale Palombaro, in modalità di autogestione. La struttura è collocata all’interno di un’oasi naturalistica, con ampi prati, spazio per il gioco, due laghetti.
Per gli animatori degli adolescenti e per i giovani dai 17 ai 30 anni c’è invece la proposta di un pellegrinaggio in Salento, dal 27 luglio al primo agosto, alla scoperta dei luoghi in cui visse e operò don Tonino Bello, nato ad Alessano nel 1935 e morto a Molfetta nel 1993. «Don Tonino Bello sa parlare e comunicare ai giovani e agli educatori – riflette don Magnotta –. Il suo ministero dona ancora alla Chiesa, a oltre venticinque anni dalla sua morte, la freschezza genuina di un messaggio denso di autenticità, radicalità, sollecitudine per i poveri, comunione e fraternità. Si è pensato così ad un breve cammino in quelle terre dove è maturata la sua vocazione e dove è sepolto. I giorni che trascorreremo insieme avranno questi ingredienti: il cammino, il deserto e la preghiera, la condivisione, l’ascolto dei testimoni, il servizio, il mare».
30 maggio 2019