30 Aprile 2025

“Economia e missione”, appuntamento sabato 16 marzo

Sarà padre Giulio Albanese il protagonista del prossimo incontro del corso di formazione missionaria “Tutto un altro mondo. I segni dei tempi a 10 anni da Evangelii Gaudium”, promosso dall’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma. “Economia e missione” è il tema che farà da filo conduttore all’appuntamento, che inizierà alle ore 9 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense. Come di consueto, il video della mattinata sarà disponibile dal lunedì seguente sul canale YouTube della diocesi di Roma.

Padre Albanese, comboniano, è direttore dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese e dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Roma. «Lungi da ogni retorica, è necessario recuperare il senso autenticamente umano ed evangelico di alcune parole-chiave: destinazione universale dei beni, ricchezza, solidarietà, elemosina, sobrietà – riflette –. Il Concilio Vaticano II ha affermato con molta chiarezza che il Padre ha destinato tutti i beni del creato all’umanità intera, “sicché i beni creati devono pervenire a tutti con equo criterio, avendo per guida la giustizia e per compagna la carità”. Eppure molti cattolici del mondo occidentale esitano a rendersi conto di vivere e appoggiare un sistema che riserva a un gruppo, sempre più ristretto, i beni della Terra! Quanto alla solidarietà, è un principio sociale, su cui si fonda – anche se forse non ne siamo realmente consapevoli – la Costituzione Italiana; il “Compendio della dottrina sociale della Chiesa” va un po’ oltre, affermando che la solidarietà deve informare di sé le strutture sociali, perché si passi da “strutture di peccato” a “strutture di solidarietà”». Ancora, sull’elemosina il religioso osserva: «“Fare l’elemosina ai poveri è una delle principali testimonianze della carità fraterna: è pure una pratica di giustizia che piace a Dio”; un dovere di giustizia, dice san Gregorio Magno, che ci deve portare ad essere attenti alle dimensioni sociali e politiche del problema della povertà».

Gli incontri di formazione missionaria “Tutto un altro mondo” proseguiranno il 20 aprile con una relazione di don Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia politica della Pontificia Università Gregoriana; mentre il 18 maggio sarà la volta di don Vito Impellizzeri, teologo e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze religiose della Facoltà Teologica San Giovanni Evangelista di Palermo. Le conclusioni – e i laboratori finali – il 15 giugno, con fratel Alberto Parise, dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù.

La partecipazione non prevede alcun onere economico, ma – alla fine di ogni incontro – verranno raccolte le offerte di chi, liberamente, vorrà dare un contributo al Centro missionario diocesano per le spese organizzative sostenute. Per tutti coloro che avranno regolarmente partecipato agli incontri, è previsto – su richiesta degli interessati – il rilascio di un attestato.

12 marzo 2024

“Economia disarmata”, incontro con il giornalista Carlo Cefaloni

Gli appuntamenti con i “Percorsi per una ecologia integrale”, promossi dall’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro e custodia del Creato, continuano il 10 aprile con Carlo Cefaloni, redattore di “Città Nuova” e coordinatore del gruppo di lavoro “Economia disarmata”. L’incontro, dal tema “Artigiani di pace per una economia disarmata”, si terrà nella Sala Roberto Sardelli in via della Madonna dei Monti 41 dalle ore 18.30.

Interverranno anche Monsignor Francesco Pesce, direttore dell’Ufficio diocesano e il vice direttore Oliviero Bettinelli che ricordano le parole di Papa Francesco sulla guerra: “Dire sì al Principe della pace significa dire no alla guerra, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse”. E per dire no alla guerra “bisogna dire no alle armi”.

Secondo monsignor Pesce, «La guerra non è una soluzione politica, le armi fabbricate per la guerra seminano lutti e tolgono risorse alla società civile non sono una soluzione economica e la pace, conquistata con l’oppressione e la distruzione, non è una soluzione di speranza. Non lo dice solo chi crede nella pace; lo dice la storia che vediamo e quella che abbiamo studiato e che pensiamo di conoscere».

Le armi, «che noi costruiamo e che alimentano la guerra – chiarisce Bettinelli -, lasciano drammatiche eredità di morte, di paura, di oppressione, di rancore, di odio soffocato pronto a riesplodere in ritorsioni e vendetta. Sappiamo, con consapevole realismo, che questa pace, quella che non è solo assenza di guerra ma frutto di “verità, giustizia, amore e libertà” non arriverà da sola.  Richiede il nostro lavoro meticoloso di artigiani pazienti, anche in questo caso consapevoli che se non arriverà cosi, non sarà Pace».

 

 

3 aprile 2025

“DuePassInsieme” contro il disagio giovanile

Fare “DuePassInsieme” verso quei ragazzi che non frequentano le parrocchie e provare ad avvicinarli. Significativo il nome del percorso formativo scelto dall’associazione privata di fedeli FuoriDellaPorta onlus, che ormai da anni è attiva in diocesi sul fronte del disagio giovanile.

«Tantissimi ragazzi sfuggono ai nostri circuiti parrocchiali – osserva il referente del progetto don Giovanni Carpentieri –, come sfuggono a se stessi, alla scuola, alla famiglia, al lavoro, al volontariato, ai servizi sociali, alla sanità, alla legge, al confronto. Non c’è bisogno di particolari doti se vogliamo abitare e prendere in carico il disagio giovanile. Si può fare, perché persone normalissime lo stanno già facendo. Da alcuni anni è operativo in diocesi un progetto che si chiama “Ospedale da campo per giovani”: si occupa di realtà giovanili in difficoltà e con varie dipendenze. Una formazione semplice e una metodologia adeguata permette a tutti di abitare l’esistenza periferica di tanti giovani che giocano con la vita, e della fede non sanno che farsene. Ospedale da campo odora del buon samaritano che non ha parlato di Gesù, ma ha fatto come Gesù cioè si è caricato dello sventurato».

FuoriDellaPorta propone quindi diversi corsi di formazione, suddivisi in base agli iscritti: se siano sacerdoti, diaconi e religiosi oppure laici. Per i primi, l’appuntamento è venerdì 4 ottobre dalle 10 alle 13 al Pontificio Seminario Romano Maggiore; tra le tematiche che verranno affrontate, le modalità di approccio verso i ragazzi che non frequentano le parrocchie, dove iniziare a incontrarli e come avviare collaborazioni con realtà a carattere sociale del territorio. Il giorno successivo, sabato 5 ottobre, il percorso formativo si rivolge invece ai giovani delle parrocchie e dei gruppi ecclesiali, tra i 20 e i 40 anni di età, e si tiene dalle 10 alle 16 in via Bobbio, 1 (fermata Re di Roma della Metro A). Durante la giornata, si parlerà delle diverse tipologie di ambienti giovanili, come discoteche, pub, centri commerciali e ritrovi occasionali; di promozione umana e primissima evangelizzazione; di come superare ansie e problemi. Sia nell’incontro di sabato che in quello di venerdì verranno raccontate esperienze già in atto.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni, contattare don Giovanni Carpentieri: 3381863803.

1 ottobre 2019

“Dove sei?”. Il cardinale De Donatis parla al clero di Roma

«Dove sei?». Partono da questo interrogativo le riflessioni che ha il cardinale vicario Angelo De Donatis ha proposto questa mattina, lunedì 17 gennaio 2018, durante l’incontro con il clero della diocesi di Roma, dalle ore 10 nella basilica di San Giovanni in Laterano.

«La riconciliazione tra di noi – ha detto ancora De Donatis – è il frutto più bello dell’aver messo al centro della nostra vita comunitaria il Crocifisso Risorto. Le divisioni e i conflitti vengono superati per un’azione dello Spirito che aiuta a vivere le relazioni comunitarie ad un livello molto più profondo, molto più autentico».

Il cardinale vicario ripeterà lo stesso discorso nei diversi settori della diocesi, a partire da domani sera: martedì 18, alle 19, per il settore Est sarà nella parrocchia di Ognissanti (via Appia Nuova, 244); mercoledì 19, per il settore Sud, sempre alle 19, si sposterà al Santuario del Divino Amore; giovedì 20, alle 18.30, per il settore Ovest sarà invece a San Giuseppe al Trionfale (via Bernardino Telesio, 4/b); lunedì 24, alle 18.30, per il settore Centro, assemblea nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme (piazza omonima); martedì 25, infine, appuntamento alle 19 a San Lorenzo fuori le Mura (piazzale del Verano, 3) per il settore Nord.

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La preghiera per il nuovo anno pastorale

17 settembre 2018

“Desiderio desideravi”, l’incontro con l’arcivescovo Viola

«La questione fondamentale è, dunque, questa: come recuperare la capacità di vivere in pienezza l’azione liturgica? La riforma del Concilio ha questo come obiettivo. La sfida è molto impegnativa perché l’uomo moderno – non in tutte le culture allo stesso modo – ha perso la capacità di confrontarsi con l’agire simbolico che è tratto essenziale dell’atto liturgico». Si pone la domanda Papa Francesco nella lettera apostolica“Desiderio desideravi”, pubblicata lo scorso 29 giugno. La risposta si trova nello stesso documento pontificio: attraverso la formazione liturgica. «È necessario trovare i canali per una formazione come studio della liturgia – scrive infatti il Santo Padre –: a partire dal movimento liturgico molto in tal senso è stato fatto, con contributi preziosi di molti studiosi ed istituzioni accademiche. Occorre tuttavia diffondere queste conoscenze al di fuori dell’ambito accademico, in modo accessibile, perché ogni fedele cresca in una conoscenza del senso teologico della Liturgia – è la questione decisiva e fondante ogni conoscenza e ogni pratica liturgica – come pure dello sviluppo del celebrare cristiano, acquisendo la capacità di comprendere i testi eucologici, i dinamismi rituali e la loro valenza antropologica».

La diocesi di Roma accoglie il suggerimento di Papa Francesco e, in questo anno pastorale appena iniziato, punta sulla formazione liturgica. Propone, innanzitutto, un momento di approfondimento e riflessione su “Desiderio desideravi” riservato ai sacerdoti e ai diaconi, in programma giovedì 3 novembre alle 10 nella basilica di San Giovanni in Laterano, a cui interverrà l’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

Numerose le proposte per i laici, curate dall’Ufficio liturgico diocesano, tra cui il corso “La formazione liturgica del popolo di Dio”, promosso con il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. «L’obiettivo è aiutare presbiteri e comunità a ritornare alle fonti della teologia liturgica e da qui elaborare un progetto di pastorale liturgica – spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio diocesano –, per individuare e curare gli aspetti della riforma che devono essere approfonditi, studiati, meditati. L’auspicio è che i laici, in comunione con i pastori, divengano promotori di un autentico rinnovamento e di una riscoperta della bellezza della liturgia per il proprio percorso di fede».

2 novembre 2022

“COP28, le difficoltà e le speranze”, un cammino di consapevolezza in vista dell’incontro di Dubai

La rettoria di San Gregorio Nazianzeno presso la Camera dei Deputati, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Sociale, del Lavoro e della Custodia del Creato del Vicariato di Roma organizza, giovedì 30 novembre dalle 15.30 alle 17.30, l’incontro “Cop28, le difficoltà e le speranze”. L’intento, come chiarisce monsignor Francesco Pesce, direttore dell’Ufficio diocesano e cappellano presso la Camera dei Deputati «è quello di prepararci, in un cammino di accompagnamento, alla 28ma conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28)» che si svolgerà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre.

Avendo come punto di riferimento l’Esortazione Apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, «ci è sembrato importante poter offrire delle chiavi di lettura per poter interpretare questo incontro internazionale in cui il mondo sarà rappresentato ai massimi livelli, facendoci aiutare da persone esperte». Nel corso del convengo del 30 novembre, interverranno Pietro Sebastiani, già ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, esperto di diplomazia internazionale; Alessandro Cinque, ricercatore nel campo dello sviluppo sostenibile all’Università Tor Vergata e Oliviero Bettinelli dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, del lavoro e della cura del creato.

«Siamo molto consapevoli che il richiamo di Papa Francesco ci esorta a prendere a cuore in maniera seria ciò che sta capitando – sottolinea Bettinelli -. Dubai è uno dei punti in cui avremo la possibilità di percepire quello che si vuole fare e noi abbiamo la necessità di coinvolgere le nostre realtà a sentirsi protagoniste di questo processo. Un processo che ha bisogno di molte scelte politiche ma anche di scelte personali. In questi due ambiti la Laudate Deum ci richiama sia a essere coerenti con questa cura della casa comune sia ad essere consapevoli che abbiamo fatto poco, stiamo facendo poco e dobbiamo sollecitare noi e la politica perché si affronti il problema in maniera totalizzante».

La partecipazione all’incontro del 30 novembre, i cui lavori saranno introdotti da monsignor Francesco Pesce, è libera previa conferma alla e-mail rettoriasangregorio@camera.it. Si potrà accedere da piazza di Campo Marzio, 42.

 

“Contro la tratta, far fiorire la vita”

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Dal 4 maggio il Coordinamento anti-tratta della diocesi di Roma promuove il percorso di formazione “Contro la tratta, far fiorire la vita”. Quattro incontri, fino al 15 giugno, utili a fornire strumenti teorici e pratici per comprendere il fenomeno della tratta, a livello internazionale, europeo e nazionale, con un focus sul quadro legislativo e sugli sviluppi più recenti, ad esempio legati alla crescita dello “sfruttamento indoor” a seguito della pandemia. La proposta formativa, realizzata online su piattaforma Zoom (alle ore 19), sintetizza i principali approcci teorici per saper riconoscere e accogliere quanti continuano a vivere una forma di moderna schiavitù sul territorio.

«Il percorso intrapreso dal Coordinamento diocesano antitratta in questi ultimi anni – spiega il referente diocesano, il vescovo Benoni Ambarus – si muove lungo varie direzioni: la presenza sulla strada; l’accompagnamento delle persone che riescono a fuggire dalla strada; la sensibilizzazione e l’informazione, di cui fanno parte sia un lavoro portato avanti in diverse scuole superiori della città, sia il corso di formazione».

Quanti frequentano l’itinerario formativo potranno poi rafforzare le unità di strada oppure occuparsi della presa in carico di quanti riusciranno a sfuggire alla tratta. Come detto, il primo incontro si terrà il 4 maggio e sarà aperto dall’introduzione di monsignor Ambarus; interverranno poi suor Abby Avelino, coordinatrice internazionale di Talitha Kum, e Manuela De Marco, dell’Ufficio Politiche migratorie e Protezione internazionale di Caritas italiana. Il 18 maggio parleranno gli avvocati Ada Marsegaglia e Antonio Carlini, mentre il terzo incontro, il primo giugno, vedrà protagonista suor Carla Venditti, impegnata nelle unità di strada e nel supporto delle vittime con la Missione Oasi Madre Clelia. Ultimo appuntamento il 15 giugno, con un approfondimento a cura di Massimiliano Aragona, etnopisichiatra della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.

Del Coordinamento diocesano fanno parte: Caritas diocesana, Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Slaves No More, Casa del Magnificat, Comunità di Sant’Egidio, Sul cammino di Agar, Congregazione delle Suore adoratrici ancelle del SS. Sacramento e della Carità, Fondazione Arché, Gruppo Raab, Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù-Oasi Madre Clelia, Usmi Roma, parrocchia di San Frumenzio, oltre alle unità di strada che svolgono il loro servizio in diversi luoghi della città.

28 aprile 2023

“Chiamati alla Vita Eterna”, in Vicariato catechesi con il cardinale Ladaria

Lunedì 29 ottobre la Sala della Conciliazione del Vicariato ospiterà, dalle 19 alle 20.30, una catechesi del cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, sul tema “Chiamati alla Vita Eterna e alla Santità”. «Un incontro cui tengo molto – scrive il Cardinale Vicario Angelo De Donatis nella lettera d’invito ai sacerdoti, religiosi e fedeli di Roma – su un tema delicato ed oggi generalmente poco presentato nella nostra pastorale ordinaria».

Si tratta di «un’opportunità preziosa – si legge ancora nella lettera – per ascoltare un grande maestro di antropologia e teologia e per riflettere su un tema, quello dei “novissimi” e del nostro destino eterno proprio nell’imminenza di un momento celebrativo molto intenso», quello della Commemorazione dei fedeli defunti, «tanto sentita e vissuta nella fede del nostro popolo». Il Cardinale Ladaria Ferrer è membro del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e – di diritto – presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale.

“Caso Rupnik”: le dichiarazioni del cardinale vicario Angelo De Donatis

La Diocesi di Roma, fedele alla sua missione di presiedere nella carità, confortata dal discernimento del suo Pastore Supremo, sente doveroso pronunciarsi su un caso, ormai conclamato, di accusa a livello mediatico ad un chierico, P. Marko Ivan Rupnik S.J., membro della Compagnia di Gesù, Istituto Religioso di Diritto Pontificio, incolpato di pesanti abusi di vario genere, protratti nel tempo, a danno di diverse persone, a partire dall’inizio degli anni Novanta, in Slovenia e in Italia.

L’attuale pronuncia del Vicariato di Roma si deve intendere rispettosa delle competenze e decisioni dei legittimi Superiori di P. Rupnik, nonché delle determinazioni di tutte le Istanze che si sono occupate del suo caso, soprattutto negli ultimi mesi, in particolare del Dicastero per la Dottrina della Fede. Invero, il chierico finora ha avuto un rapporto di carattere pastorale a più livelli con la Diocesi di Roma, ma non si trova in una posizione di sottomissione gerarchica al Cardinale Vicario a livello disciplinare ed eventualmente penale.

P. Rupnik finora aveva prestato numerosi e preziosi servizi di carattere ministeriale alla Chiesa di Roma: tra i tanti, che hanno segnato la sua diuturna collaborazione, il cui inizio risale a molti anni orsono, spiccano in particolare l’attività di predicatore di ritiri ed esercizi, soprattutto al Clero romano, e l’attività artistica che lo ha portato fra l’altro a decorare anche la Cappella del Seminario Romano Maggiore.

Tutta la Diocesi, di fronte a questa sconcertante comunicazione, soprattutto mediatica, che disorienta il Popolo di Dio, sta vivendo con preoccupazione e sgomento queste ore, consapevole dell’estrema delicatezza della situazione, che – va ribadito – è stata ampiamente trattata in sedi giudiziali che esulano del tutto dalla competenza del Cardinale Vicario, e che ora viene gestita autonomamente dai legittimi Superiori di P. Rupnik, come ci è stato comunicato in data 16 dicembre u.s., Prot. DIR-SOLI 22/006, a firma del Delegato DIR, P. Johan Verschueren S.J.

La Diocesi di Roma, che non era consapevole fino a tempi recenti delle problematiche sollevate, non può entrare nel merito delle determinazioni assunte da altri, ma assicura, anche a nome del suo Vescovo, ogni supporto necessario per l’auspicabile soluzione positiva del caso, che risani le ferite inferte alle persone e al corpo ecclesiale, portando per quanto possibile a fare piena luce e verità sull’accaduto: quella verità che sola ci rende liberi (Gv 8,32).

È dovere della Chiesa applicare i criteri della verità, che sono quelli di Dio, con i quali Lui ci guarda e ci giudica. Essa ha due mandati inalienabili che sono al contempo anche doveri: stare vicino a chi soffre e attuare i criteri di verità e di giustizia desunti dal Vangelo. Nel caso che la sta scuotendo è bene si proceda secondo una strada certa: noi ministri di Cristo non possiamo essere meno garantisti e caritatevoli di uno Stato laico, trasformando de plano una denuncia in reato. I giudizi che vediamo diffondersi da parte di molti con particolare veemenza, non sembrano manifestare né un criterio evangelico di ricerca della verità, né un criterio di base su cui si fonda ogni stato di diritto, a verbis legis non est recedendum.
La Chiesa che è in Roma in questo momento ritiene primario e fondamentale accogliere con profondo rispetto il dolore e la sofferenza di tutte le persone coinvolte in questa vicenda, soprattutto in questo tempo liturgico dell’anno che chiama tutti a riconoscere in Cristo Salvatore l’unico in grado di guarire le ferite del cuore dell’uomo.

In particolare, la Diocesi di Roma assicura tutta la collaborazione necessaria alla Compagnia di Gesù e alle Superiori Istanze per l’attuazione del Decreto Prot. DIR-SOLI 22/005 del 16 dicembre u.s., a firma del Delegato DIR, P. Johan Verschueren S.J., nei termini di legge canonica. Questo comporterà verosimilmente, tra l’altro, anche una serie di provvedimenti rispetto agli uffici canonici diocesani – gli unici direttamente soggetti all’autorità del Cardinale Vicario – di cui P. Rupnik è investito tutt’ora, in particolare quello di Rettore della Chiesa S. Filippo Neri all’Esquilino e di Membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra ed i Beni Culturali.

La Diocesi di Roma è altresì consapevole di dover riflettere ed eventualmente prendere provvedimenti rispetto ad un’attività che già da molti anni è stata avviata da P. Rupnik e dai suoi Collaboratori anche nel nostro ambito diocesano: si tratta del noto “Centro Aletti”, avviato nei primi anni Novanta, poi sviluppatosi e cresciuto sotto l’autorità della Compagnia di Gesù e finalmente diventato, il 5 giugno 2019 (cf. Decreto Prot. n. 349/19), Associazione Pubblica di Fedeli della Diocesi di Roma, della quale è attualmente Direttrice la Dott.ssa Maria Campatelli.

Affidiamo tutto alla misericordia del Signore e al prudente discernimento di chi è chiamato a prendere decisioni sulle persone coinvolte.

Angelo Card. DE DONATIS
Vicario Generale di Sua Santità
per la Diocesi di Roma

“Caravaggio tradito”, la nuova iniziativa del Servizio cultura e università

Tre appuntamenti, nel mese di maggio, per riscoprire le opere romane di Michelangelo Merisi: da San Luigi dei Francesi a Santa Maria del Popolo, passando per Santa Maria della Scala dove la tela commissionata non trovò mai posto. Ecco, in sintesi, il senso della nuova iniziativa promossa dal Servizio cultura e università della diocesi di Roma, guidato da monsignor Andrea Lonardo: “Caravaggio tradito”.

Gli incontri vedranno don Lonardo in dialogo con diversi esperti. Il primo, con la partecipazione di Francesca Cappelletti, docente all’Università di Ferrara, è in programma sabato 11 maggio alle ore 19.30 nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Il 17 maggio, alle 20.15, a Santa Maria della Scala, interverrà la storica dell’arte Maria Beatrice De Ruggeri. Il 24 maggio, alle 20.15, a Santa Maria del Popolo dialogherà con monsignor Lonardo la storica dell’arte Sara Magister.

7 maggio 2019

“Cantate inni con arte” – Parrocchia San Gaspare del Bufalo – (Uff. tempo libero, turismo e sport)

“Cantate inni con arte” – Parrocchia San Gaspare del Bufalo ore 20.00 (Uff. tempo libero, turismo e sport)

“Camminare con dignità”, le iniziative di preghiera contro la tratta

In vista della Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta, che si celebra l’8 febbraio, memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, a Roma il 6 e il 7 febbraio sono previsti due momenti di preghiera sul tema “Camminare per la dignità”.

La veglia di preghiera ufficiale, organizzata da Talitha Kum, la Rete internazionale della vita consacrata contro la tratta di persone, si terrà lunedì 6 febbraio alle ore 19.15 nella parrocchia di Santa Lucia e sarà presieduta dal vescovo Baldo Reina, vicegerente della Diocesi di Roma. La preghiera ecumenica sarà in italiano e in inglese.

Un secondo momento di preghiera si terrà martedì 7 febbraio alle ore 21 nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata, al Tuscolano, ed è promossa dalla stessa parrocchia, da Casa del Magnificat e dal Gruppo Sorelle e fratelli tutti. Alla preghiera si accompagnerà un gesto simbolico: si chiede infatti a tutti, anche a chi non potrà partecipare, di accendere una candela, una luce contro la tratta per squarciare il buio dell’indifferenza. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato per la Carità; saranno inoltre presenti alcuni membri del Coordinamento anti tratta della diocesi di Roma.

Mercoledì 8 febbraio prenderà il via un pellegrinaggio online di preghiera, dalle 9.30 alle 16.30, coinvolgendo diversi Paesi con testimonianze di impegno concreto. Si partirà dall’Oceania, l’Asia e il Medio Oriente, per poi passare in Africa, Europa, Sud America e concludersi con il Nord America. Sarà trasmessa in diretta streaming in cinque lingue (francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo) sul sito della giornata www.preghieracontrotratta.org.. Durante la diretta verrà trasmesso un messaggio di Papa Francesco. Mentre domenica 12 febbraio l’appuntamento sarà in piazza San Pietro, alle ore 12, per partecipare alla preghiera dell’Angelus con Papa Francesco.

3 febbraio 2023

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