“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te”: Campo di servizio per giovani – Uff. Caritas
“Ricomincio da te…”, il campo della Caritas
La Caritas promuove “Ricomincio da te …”, un campo di formazione e servizio per giovani dai 16 ai 18 anni. Il campo “è un’esperienza che aiuta i ragazzi ad entrare in contatto con realtà a loro sconosciute o lontane, permettendo di scoprirne e apprezzarne il valore”. L’iniziativa si svolgerà a Roma dall’11 al 16 giugno, presso alcune sedi della Caritas (Mense e Centri di accoglienza) e di altre realtà impegnate nel sociale.
L’attività per i ragazzi è dalle ore 9 alle 17 (non è residenziale). Oltre a svolgere l’esperienza di volontariato, i partecipanti avranno la possibilità di approfondire tematiche specifiche attraverso la presenza di operatori e volontari coinvolti direttamente nelle diverse problematiche.
Iscrizioni presso l’Area Volontariato in Via Casilina Vecchia, 19; tel. 06.888.15.150 (ore 9-16), email: volontariato@caritasroma.it.
5 giugno 2018
“Rete di Trieste”, mons. Pesce: «Rilanciare impegno politico dei cattolici»
di mons. Francesco Pesce*
La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia che si è tenuta a Trieste nel luglio 2024, ha avuto come noto un titolo molto evocativo: “Al cuore della democrazia”. In un tempo come il nostro dove da più parti la democrazia è colpita al cuore, riflettere su argomenti come, pace, responsabilità, inclusione, partecipazione, riduzione delle diseguaglianze, bene comune; appare urgente e non più rinviabile.
Un frutto concreto di quelle giornate che possiamo già definire storiche per il nostro paese e per la chiesa italiana, è la cosiddetta “Rete di Trieste”, piattaforma trasversale di amministratori locali ed esponenti politici cattolici nata lo scorso febbraio per promuovere una politica “dal basso” fedele alla Dottrina sociale della Chiesa. La Rete oggi annovera più di 1.000 aderenti in tutta Italia, e ieri si è radunata come sezione provinciale romana a Palazzo Valentini. Roma non può che essere in prima linea in questo sforzo dal basso che si può anche definire un percorso di fraternità e di amicizia politica per contribuire alla vorrei dire ricostruzione della Città dell’Uomo. Come nelle altre cento provincie italiane sono state presentate alcune priorità sulle quali impegnarsi, quali, i giovani come protagonisti della politica, la Partecipazione come pilastro della democrazia, il welfare territoriale e la transizione ecologica per la cura del creato.
Superato un certo scetticismo iniziale da parte dei palazzi della politica, e scongiurata una troppo limitata rappresentatività, questa esperienza associativa può realmente rilanciare una maggiore presenza politica, culturale, sociale ed istituzionale dei cattolici in Italia. Siamo infatti in un tempo della storia di non facile e forse neanche opportuna definizione; siamo in guerra; milioni muoiono ancora di fame; siamo un po’ spaesati, e la complessità delle situazioni non di rado assume la forma del turbamento. La tecnica si è fatta regina, non sappiamo più comunicare fra generazioni, viviamo una transizione che pare infinita e siamo quasi costretti ad ancorare le nostre speranze al passato; il presente poi è stato detto con efficace definizione, è un tempo in gran parte senza preghiera, e abbiamo paura del futuro. Il rapporto politica e società civile è ad un punto senza ritorno. Abbiamo bisogno della autorevolezza e della coerenza dei cattolici in politica, oggi quando sono deboli non solo i saperi, ma anche i maestri e gli alunni.
Abbiamo bisogno della Dottrina Sociale della Chiesa. La DSC non insegna un mestiere, per un lavoro che fra poco non esisterà neanche più, sostituito da macchine più o meno intelligenti, ma insegna come riconoscere i segni dei tempi, come ben vivere nella casa comune. Ricordiamoci che non sono soltanto i movimenti esterni che decidono il senso della nostra vita; è la decisione spirituale, nei confronti della vita che dà senso a tutto. E noi soprattutto a Roma gettiamo ancora una volta la rete sulla Sua Parola.
*Direttore Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato
“Rendere e liberare”, iniziativa della Caritas e di Fondazione Salus Populi Romani sul sovraindebitamento
“Rendere e liberare” è il corso di formazione rivolto agli operatori dei centri di ascolto parrocchiali. Sovraindebitamento, inclusione finanziaria, microcredito, lotta all’azzardo, aiuto economico, fondo famiglia, lotta all’usura, orientamento finanziario, uso responsabile del denaro, bilanci familiari, redditi insufficienti: sempre più spesso questi temi e strumenti interpellano i Centri di ascolto parrocchiali e le loro iniziative di aiuto, soprattutto con le famiglie.
Per approfondire questi aspetti la Fondazione “Salus Populi Romani” e la Caritas di Roma propongono un aggiornamento formativo agli operatori dei Centri di ascolto parrocchiali della rete diocesana fattiDirete ed ai volontari della Fondazione.
Dal 1995 la Fondazione Salus Populi Romani opera in Diocesi un’azione di contrasto al sovraindebitamento ed al credito illegale, promuovendo un uso consapevole del denaro e un utilizzo promozionale delle opportunità finanziarie per le famiglie.
L’opera della Fondazione tuttavia, oggi più che mai, non può più prescindere da un attento lavoro di rete, capace di collegare l’aiuto specifico che essa può fornire ad un progetto di intervento complessivo di cui necessitano, molto spesso, le famiglie e le persone che manifestano la problematica economica.
Allo stesso tempo, i Centri di ascolto parrocchiali incontrano sempre più spesso famiglie in stato di necessità economica con le quali elaborare un progetto di aiuto che fronteggi l’acuirsi del disagio anche attraverso uno strumento di sostegno finanziario efficace e promozionale, che responsabilizzi le famiglie nella gestione delle loro possibilità e ne valorizzi le capacità e le potenzialità.
Per questo alle parrocchie viene proposto un percorso per “conoscersi meglio” ed esplorare quel “campo di lavoro comune” che aiuti a moltiplicare gli interventi singoli.
Il 12 dicembre, alle ore 10, si terrà l’incontro di presentazione del corso presso la Cittadella della Carità (via Casilina Vecchia, 19 – Metro C “Lodi”).
Per le iscrizioni, cliccare qui.
30 novembre 2018
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma rinascimentale (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma rinascimentale (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma paleocristiana (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma paleocristiana (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma medioevale (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma medioevale (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma barocca (Uff. past. universitaria)
“Raccontare Roma. Laboratorio di speranza” – Roma barocca (Uff. past. universitaria)