Pagine di storia religiosa: la devozione alla Madonna del Rosario

di Domenico Rocciolo*

Nel 1731, la duchessa Olimpia Borghese Pamphili donò all’immagine della SS. Vergine del Rosario che si venerava a SS. Quirico e Giulitta, un magnifico abito come segno della sua grande devozione. I padri Domenicani che officiavano la chiesa, prendendo spunto da quella bella espressione di pietà religiosa, decisero di diffondere in onore della Madre di Dio una riflessione spirituale in forma di sonetto. In tal modo unirono la loro chiesa alla lunga tradizione devota che rimandava la propagazione del   Rosario ad un’epoca antica e al loro fondatore: san Domenico di Guzmán.

Tra la fine del medioevo e l’età moderna, i pontefici accrebbero la devozione alla SS. Vergine del Rosario prendendo importanti decisioni: nel 1479 Sisto IV, con la bolla Ea quae ex fidelium, riconobbe l’alto valore spirituale della recita del Rosario e nel 1481 eresse l’Arciconfraternita del SS. Rosario in Santa Maria sopra Minerva, arricchendola di indulgenze; il 5 marzo 1572 san Pio V, con la bolla Salvatoris Domini, dichiarò che la battaglia di Lepanto era stata vinta contro i turchi, perché la cristianità aveva invocato la SS. Vergine del Rosario (7 ottobre 1571); il 17 marzo 1572, lo stesso Pontefice stabilì che il 7 ottobre di ogni anno fosse celebrata una festa in onore della Madonna del Rosario (per l’occasione fu chiamata Madonna della Vittoria); il 1° aprile 1573, Gregorio XIII, con la costituzione Monet Apostolus, spostò la festa alla prima domenica di ottobre e infine, nel 1716, Clemente XI estese la festa alla Chiesa universale.

Nell’età contemporanea, con le apparizioni di Lourdes e Fatima, le encicliche mariane di Leone XIII, la decisione di san Pio X di fissare definitivamente la festa del Rosario al 7 ottobre e le disposizioni date dai Pontefici successivi (si ricordi, in particolare, la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del 16 ottobre 2002 di san Giovanni Paolo II), il Rosario divenne sempre più la preghiera dei fedeli per invocare la pace nel mondo e meditare i misteri della salvezza.

La recita del Rosario è sempre stata e sarà sempre particolarmente amata dai fedeli.

 

Il sonetto, conservato nell’Archivio storico diocesano, che ricorda il dono della duchessa Olimpia Borghese Pamphili

 

 

 

 

 

 

 

*Direttore dell’Archivio Storico Diocesano