“Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia, di pace.

Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno senza povertà, senza violenza, senza guerre” (FT)



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La Comunità Laudato Si’ Roma 2


Pubblichiamo la storia della Comunità Laudato si’ Roma 2: 

La Comunità Laudato si’ Roma 2 (CLS Roma 2 – www.comunitalaudatosi.org.) si è costituita il 5 marzo 2019; metà del suo percorso è stato segnato dalla pandemia e dalle fortissime limitazioni da essa derivanti. Nella diversità dei sette soci fondatori c’era però una passione e desiderio comune: rispondere “al grido della terra e dei poveri” (LS 48) attraverso le piccole azioni della quotidianità, le buone pratiche di cittadinanza attiva, la diffusione della enciclica Laudato si’ e dei principi della ecologia integrale.

La CLS Roma 2 ha voluto sin dall’inizio cercare un radicamento nel quartiere (Monteverde – Roma) facendo rete con altre associazioni locali per cooperare insieme, pur con le proprie specificità. Attraverso piccoli gesti, la CLS Roma 2 si è impegnata per la diffusione della enciclica e dei suoi principi ispiratori. Ad esempio, lo spettacolo Suggestioni sulla Laudato si’, con la collaborazione della compagnia teatrale del quartiere Pempti, ha consentito di presentare l’enciclica attraverso parole chiave, filmati, canti, testimonianze.

Una costante dell’impegno della Comunità è quella della salvaguardia dell’ambiente naturale e del verde pubblico. Nel primo caso, la diffusione di volantini per contenere l’uso della plastica con le motivazioni per una corretta gestione dei rifiuti è servita per iniziare un approccio dialogico con le persone nella vita quotidiana. Ma è nel settore della piantumazione degli alberi che la CLS esprime da sempre il suo impegno, anche in risposta all’appello del Coordinamento delle CLS di piantare 60 milioni di alberi entro il 2020. Stiamo già programmando la terza campagna per novembre 2021: in varie strade del quartiere, coinvolgendo dal prossimo anno nella ricognizione delle “tazze vuote” anche alcune classi scolastiche, sono stati piantati alberi con apposita targa con dedica. Molto positivo è stato l’avvio di rapporti con i competenti uffici del Comune di Roma, a livello centrale e municipale.

L’esperienza del concorso scolastico Fotoscuolando, pur nella gestione in periodo pandemico, ha consentito di avviare collaborazioni con molti docenti interessati a coinvolgere sui temi della ecologia integrale i loro alunni. La collaborazione sta proseguendo sia attraverso contatti individuali sia nella programmazione di prossimi eventi. I ragazzi sono contenti di essere protagonisti nel luogo in cui vivono.

Di molto effetto sono state le passeggiate sinora compiute, ciascuna con il suo tema conduttore: una passeggiata ecologica per villa Pamphili per liberarla da rifiuti, la passeggiata di tipo artistico-paesaggistico dal titolo “Querida Amazonia”, che partiva dai sogni di Papa Francesco per la terra sudamericana (con la quale abbiamo tentato un gemellaggio) per stimolare la crescita nella attenzione al rispetto dell’ambiente e delle persone che abitano gli ambienti, per entrare nel cuore della città, attenti al grido della città stessa.

Il prossimo 22 maggio, proprio nell’ambito della Settimana Laudato si’ 2021, abbiamo organizzato una passeggiata dal titolo Coltiviamo aree salva api, in occasione anche della Giornata internazionale per la tutela della biodiversità. Doneremo come simbolo semi di piante e fiori che attirano api, gesto semplice che consente a tutti di poter far qualcosa.

Il desiderio e l’impegno principale saranno secondo due direttrici: da una parte, il coinvolgimento di tutti gli uomini di buona volontà, pronti a mettersi in gioco su questi temi, frutto di una rete di relazioni da tessere in continuazione per costruire un clima di fraternità. Al riguardo molto importanti sono state due esperienze già vissute e che speriamo si possano ripetere: il Forum delle CLS di Italia (in presenza nel 2019) e l’incontro con Papa Francesco il 12 settembre 2020.

Dall’altra, si segnala la voglia e la consapevolezza di dover e di poter fare ciascuno la propria parte, attraverso le piccole-grandi azioni della quotidianità, adottando nuovi stili di vita.

Su questo aspetto, recentemente abbiamo ospitato una docente – referente di un’altra CLS – che ci ha approfondito, alla luce della LS (paragrafo 206) le connessioni esistenti fra le abitudini di spesa che abbiamo come consumatori e la giustizia sociale, per contrastare il cambiamento climatico, al fine di orientare la spesa verso settori e prodotti che garantiscano sia il rispetto dell’ambiente sia la tutela della dignità del lavoratore, dal punto di vista economico così come delle condizioni di vita e di lavoro. Essere, insomma, consumatori attivi.

Abbiamo citato tanti passi della LS, ma alla fine credo che Tutto è connesso! sia davvero la parola d’ordine che ci guida e ci ispira quando diamo inizio a una nuova piccola impresa.

 

 

Appunti di ecologia integrale

La road map di Papa Francesco: dalla Evangelii Gaudium alla Fratelli Tutti“: https://fb.watch/dEgsNse8x_/

Oltre l’emergenza per promuovere la cultura della cura” – Don Maurizio Tarantino, Direttore Caritas di Otranto: https://fb.watch/dEgx2k-FER/

Il processo sinodale: luogo dell’ascolto e della condivisione” – Mons. Francesco Pesce, Incaricato Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro e Oliviero Bettinelli, Vicedirettore Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro: https://fb.watch/dEgAkckCaK/

Custodi del creato al tempo dei cambiamenti climatici” – Cecilia Dall’Oglio, Direttrice programmi europei “Movimento Laudato Si’”, Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia: https://fb.watch/dEgEzichiA/

Quando commerciare fa rima con armare”- Don Renato Sacco, Consigliere Nazionale Pax Christi, redattore di Mosaico di Pace: https://fb.watch/dEgK32ZCpd/

Informare per partecipare: dal PNRR ai trattati internazionali” – Monica Di Sisto, giornalista, vicepresidente Fairwatch, osservatorio su commercio internazionale e clima e con Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia WWF Italia https://fb.watch/dEgOrJVYfP/

Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura” – don Tonio Dell’Olio, Presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi, giornalista e redattore di Mosaico di Pace: https://fb.watch/dEgUr2TpWm/

Pace è giustizia sociale” – Nicoletta Dentico, responsabile programma di salute globale, Society for International Development (SID): https://fb.watch/dEgX_UItj9/

La finanza: meccanismi e responsabilità” – Simone Grillo, Banca Etica: https://fb.watch/dEg-LxIDhM/

Migrazioni e migranti” – Luca Di Sciullo, Presidente Centro Studio e Ricerche IDOS: https://fb.watch/dEh2E6iAkj/

A proposito di economia trasformativa” – Riccardo Troisi , economista e docente di Economia Trasformativa presso l’Università Cooperativa di Colombia: https://fb.watch/dEh61_WndS/

Questa economia uccide” – Monica Di Sisto , giornalista, Vicepresidente di Fairwatch, osservatorio su commercio internazionale e clima: https://fb.watch/dEh9hhR_M6/

Dalle buone prassi alla buona politica” – Toni Mira, giornalista Avvenire, esperto di problemi sociali: https://fb.watch/dEhbZaFxqX/

Il tortuoso mondo del lavoro. Sulle tracce di percorsi possibili” – Soana Tortora (Solidarius Italia) e con Marco Ruopoli (coop. SOPHIA): https://fb.watch/dEhff_xT6s/

Pensare progetti per iniziare processi. La sfida e la pazienza del lavoro di comunità” – Oliviero Bettinelli, Vicedirettore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma: https://fb.watch/dEhhQhipux/

La comunità ecclesiale tra coerenze, impegno e annuncio. Tracce di un cammino” – Mons. Francesco Pesce, Incaricato Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro: https://fb.watch/dEhjEhe0ex/

 

Editoriale

Il diritto a “Laudare Deum ” di Oliviero Bettinelli

RIFLESSIONE SULLA LAUDATE DEUM, OLIVIERO BETTINELLI

La carta dei diritti dell’uomo si evolve con la nostra storia. Gli uni non cancellano gli altri, ma li integrano con sempre maggiore consapevolezza. Papa Francesco ne è interprete e guida. La sua riflessione e il suo discernimento nella “Laudate Deum” ci orientano con sapienza a declinare alcuni diritti che come singolo e come comunità siamo chiamati a esercitare.

Abbiamo diritto a governanti che reagiscano di più, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura.

Abbiamo diritto di non nasconderci di fronte agli eventi che ci dicono come “l’impatto del cambiamento climatico danneggi sempre più la vita di molte persone e famiglie.

Abbiamo il diritto di non pagare gli effetti del disastro che si instaura in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti

Abbiamo il diritto di considerare i problemi legati all’ambiente come un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana.

Abbiamo il diritto ad una informazione corretta che non cerchi di negare l’evidenza dei segni del cambiamento climatico, di nasconderli, di dissimularli o di relativizzarli.

Abbiamo il diritto di essere guidati da pastori liberi da opinioni sprezzanti e irragionevoli , che riconoscano che l’origine antropica del cambiamento climatico «non può più essere messa in dubbio» e ne facciano oggetto di riflessione.

Abbiamo il diritto a momenti di sensibilizzazione competenti perché come società possiamo vincere la tendenza a «minimizzare» il problema o addirittura a metterlo in ridicolo, riducendolo a una questione «solo ambientale, “verde”, romantica» e non invece – quale è – un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli.

Abbiamo il diritto di dimostrare che non è vero che gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico porteranno a una riduzione dei posti di lavoro quando, al contrario, milioni di persone perdono il lavoro a causa delle varie conseguenze del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare o la siccità.

Abbiamo il diritto di camminare verso un punto di svolta reale, all’insegna della responsabilità per l’eredità che lasceremo dietro di noi dopo il nostro passaggio in questo mondo.

Abbiamo il diritto di essere consapevoli che non possiamo più fermare gli enormi danni che abbiamo causato e, forse, siamo appena in tempo per evitare danni ancora più drammatici.

Abbiamo il diritto di denunciare le grandi potenze economiche che non si preoccupano di questo, ma solo di ottenere il massimo profitto al minor costo e nel minor tempo possibile.

Abbiamo il diritto di temere un «paradigma tecnocratico», sottovalutando che il nostro potere è aumentato freneticamente in pochi decenni e siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza.

Abbiamo il diritto di denunciare la logica del massimo profitto al minimo costo e con essa la decadenza etica del potere reale, ormai mascherata dal marketing e dalla falsa informazione, da meccanismi utili nelle mani di chi ha maggiori risorse per influenzare l’opinione pubblica attraverso di essi.

Abbiamo il diritto di partecipare nello spazio dovuto alle aggregazioni e organizzazioni della società civile che a livello politico e diplomatico auspicano un multilateralismo dal basso che non dipenda dalle mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi ma che abbia un’efficacia stabile.

Abbiamo il diritto di avere governanti che sviluppino più democratizzazione» nella sfera globale, anche tramite una nuova procedura per il processo decisionale e per la legittimazione di tali decisioni, poiché quella stabilita diversi decenni fa non è sufficiente e non sembra essere efficace. Non sarà utile sostenere istituzioni che preservino e tutelino i diritti dei più forti senza occuparsi dei diritti di tutti.

Abbiamo il diritto di richiedere un’inversione di rotta, che superi la logica dell’apparire sensibili al problema ma che non attivi con coraggio cambiamenti sostanziali.

Abbiamo il diritto a costruire un futuro di speranza per evitare il rischio nel quale corriamo il rischio di rimanere bloccati nella logica di rattoppare, rammendare, legare col filo, mentre sotto sotto va avanti un processo di deterioramento che continuiamo ad alimentare.

Abbiamo il diritto di essere profondamente e dignitosamente umani, responsabili e custodi del Creato che ci è stato dato in Dono, organizzando la speranza in modo efficiente, vincolante e facilmente monitorabile.

In Evidenza

Ascoltare i territori per narrare la speranza

17 aprile 2023

L’Ufficio della “Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato” della Diocesi di Roma promuove il 17 aprile alle ore 17,30, presso la “sala Poletti” del Vicariato di Roma, un incontro su “RETI DI MUTUALISMO E POLI CIVICI A ROMA”: 0sservatorio delle reti romane di mutualismo e sperimentazione di centri civici a supporto dello sviluppo locale integrale delle periferie”.

Per leggere il comunicato: https://www.diocesidiroma.it/pastoralesociale/index.php/ascoltare-i-territori-per-narrare-la-speranza/

 

 

 

 

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