Questa sera, alle ore 21, ultimo appuntamento della Settimana Laudato Si’ 2020 con la rassegna on line “Pillole di Laudato Si’”, curata da Don Francesco Pesce, incaricato per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma.
L’ultima pillola di riflessione riguarda il Capitolo Sesto “Educazione e spiritualità ecologica” (VIII. La regina di tutto il Creato, n. 241-242) dell’Enciclica.
L’evento sarà in diretta streaming, visibile sulla nostra pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/PastoraleSocialeRoma
Dopo la diretta streaming sarà possibile rivedere il video della Pillola #7 sulla stessa pagina Facebook oppure sul nostro sito web attraverso un link che renderemo disponibile il giorno seguente.
Pubblichiamo il testo per la lettura.
Dalla Lettera Enciclica Laudato Si’ del Santo Padre Francesco sulla cura della Casa Comune
Capitolo Sesto “Educazione e spiritualità ecologica”
VIII. La regina di tutto il Creato, n. 241-242
- Maria, la madre che ebbe cura di Gesù, ora si prende cura con affetto e dolore materno di questo mondo ferito. Così come pianse con il cuore trafitto la morte di Gesù, ora ha compassione della sofferenza dei poveri crocifissi e delle creature di questo mondo sterminate dal potere umano. Ella vive con Gesù completamente trasfigurata, e tutte le creature cantano la sua bellezza. È la Donna «vestita di sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul suo capo» (Ap 12,1). Elevata al cielo, è Madre e Regina di tutto il creato. Nel suo corpo glorificato, insieme a Cristo risorto, parte della creazione ha raggiunto tutta la pienezza della sua bellezza. Lei non solo conserva nel suo cuore tutta la vita di Gesù, che «custodiva» con cura (cfr Lc 2,19.51), ma ora anche comprende il senso di tutte le cose. Perciò possiamo chiederle che ci aiuti a guardare questo mondo con occhi più sapienti.
- Insieme a lei, nella santa famiglia di Nazaret, risalta la figura di san Giuseppe. Egli ebbe cura e difese Maria e Gesù con il suo lavoro e la sua presenza generosa, e li liberò dalla violenza degli ingiusti portandoli in Egitto. Nel Vangelo appare come un uomo giusto, lavoratore, forte. Ma dalla sua figura emerge anche una grande tenerezza, che non è propria di chi è debole ma di chi è veramente forte, attento alla realtà per amare e servire umilmente. Per questo è stato dichiarato custode della Chiesa universale. Anche lui può insegnarci ad aver cura, può motivarci a lavorare con generosità e tenerezza per proteggere questo mondo che Dio ci ha affidato.
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