“Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia, di pace.

Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno senza povertà, senza violenza, senza guerre” (FT)



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“Querida Amazonia”: l’Esortazione di Papa Francesco


Si è tenuta oggi la Conferenza Stampa di presentazione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco “Querida Amazoniaâ€, frutto dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica conclusa con il testo intitolato “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integraleâ€, che si è svolta dal 6 al 27 ottobre 2019.

All’inizio della conferenza è stato mandato un video introduttivo “Esortazione Apostolica Postsinodale Querida Amazonia”

Alla conferenza sono intervenuti:

Em.mo Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, che ha ricordato l’Angelus del 15 ottobre 2017, durante il quale il Papa ha indetto l’Assemblea Speciale del Sinodo dell’Amazzonia. Da quel momento è iniziato il processo sinodale. Il questionario è stato pubblicato l’8 giugno 2018. Si sono svolti 260 eventi nel territorio amazzonico, tra assemblee, forum e altre attività. Hanno partecipato piu di 87.000 persone all’evento. Durante il Sinodo c’è stato ascolto e attiva partecipazione. Diversi sono stati gli interventi del Papa durante il Sinodo: il discorso di apertura in cui ha parlato di quattro dimensioni, quella pastorale, culturale, sociale ed ecologica, che si rispecchiano nel Documento finale. L’Esortazione sviluppa il tema di nuovi cammini nelle quattro dimensioni.

Em.mo Card. Michael Czerny, S.I., Sotto-Segretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, che ha ricordato che al centro dell’Esortazione c’è l’amore del Papa per l’Amazzonia e per i suoi popoli. L’Amazzonia ha colpito il Papa nel suo splendore e dramma. Questo denuncia tutta una serie di avvertimenti. Il Papa prega che tutta la Chiesa si lasci arricchire e mettere in discussione da questo grido e che si possa trovare ispirazione in questo documento. E’ un’Esortazione post-sinodale, è un Documento magisteriale. È costituito da proposte che i padri sinodali hanno votato e approvato. Il Papa incoraggia tutti a leggerlo integralmente e ad avanzare lungo cammini concreti per consentire all’Amazzonia di liberarsi dai mali che l’affliggono.

P. Adelson Araújo dos Santos, S.I., Teologo e Docente di Spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana, che arriva da Manhaus, in Amazzonia. Dal punto di vista teologico la prima cosa che spicca è il titolo dell’Esortazione, “Querida Amazzoniaâ€, cara Amazzonia, che indica che il Papa vuole dire a questi popoli che sono amati da lui. Ci esorta a prenderci cura dell’ambiente che ci è stato donato tutti i giorni. Perché chi ama si prende cura. Invece di presentare conclusioni o proposte concrete, il Papa preferisce condividere quattro suoi sogni: quello pastorale, culturale, sociale ed ecologico.

Suor Augusta de Oliveira, S.M.R., Vicaria Generale delle Serve di Maria Riparatrici, che ha parlato di conversione pastorale, culturale, sociale ed ecologica. L’Esortazione è un dono prezioso, è il coraggio di sognare, alimenta speranza e progetta il futuro con proposte possibili. Colpita dal titolo che ha un significato grande e particolare: manifesta amore, tenerezza, impegno, cura, protezione e affetto. Il cammino sinodale ha aperto molti orizzonti. I quattro grandi pilastri dell’esortazione formano la base per continuare a navigare e a sognare per e con l’Amazzonia: è proprio questo il grande appello dell’Esortazione. Suor Augusta sottolinea anche che nell’Esortazione trovano posto la forza e il dono delle donne: molte comunità lungo i fiumi, nelle foreste e nelle città esistono e si mantengono grazie alla forza, al coraggio e alla generosità di tante donne che trasmettono la fede. Una presenza attiva che offre un contributo davvero prezioso.

Prof. Carlos Nobre, Scienziato, Premio Nobel 2007, Membro della Commissione Scienze Ambientali del Consiglio Nazionale di Sviluppo Scientifico e Tecnologico, che sottolinea come Papa Francesco abbia aperto e incoraggiato alla partecipazione al Sinodo il mondo degli scienziati, come già fatto per la Laudato Si’. L’Esortazione si ispira infatti alla Laudato Si’, alla cura della Casa comune, e potrebbe essere la “figlia†di Laudato Si’. A nome della comunità scientifica, il Professore ha appoggiato le tesi di “Querida Amazoniaâ€. Si sofferma sul tema dell’agricoltura sostenibile: il Papa ci esorta alla ricerca di un’agricoltura sostenibile e a cercare energie non inquinanti. Ci invita a creare posti di lavoro dignitosi, a costruire un modello di sviluppo sostenibile in un mondo in cui nessuno sia lasciato indietro. Si sofferma sul tema della saggezza indigena: le popolazioni indigene sono le custodi del sapere della foresta. Per esempio, l’agricoltura a mosaico, che comporta la salvaguardia della natura. L’antica saggezza indigena, con le nuove tecnologie, vanno unite: la scienza e le tecnologie avanzate insieme ad una conoscenza locale possono generare ecologia integrale, che può favorire il pieno sviluppo dell’umanità. La foresta amazzonica è il cuore biologico della terra, il pianeta non può vivere senza l’Amazzonia. Per rispondere al grido dell’Amazzonia e mantenere il cuore della terra, dobbiamo abbandonare il modello attuale che inquina e questo appello del Papa incoraggerà la Chiesa a svolgere il suo ruolo in Amazzonia e oltre. Tutto questo per promuove inclusione e sostenibilità, per rendere realtà i sogni di Papa Francesco.

Presente con un contributo video, S.E. Mons. David Martínez de Aguirre Guinea, O.P., Vescovo del Vicariato di Puerto Maldonado, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, che ha ricordato che a Puerto Maldonado ha avuto inizio l’avventura del Sinodo e da quel giorno è iniziato un processo di ascolto di tutte le comunità indigene e di contadini per tracciare nuovi cammini per un’ecologia integrale. Il Papa ha posto l’Amazzonia nel cuore della Chiesa. Già il titolo dell’Esortazione, “Querida Amazoniaâ€, dimostra l’amore che il Papa ha per questo territorio. L’Esortazione è una poesia d’amore, che piange per i crimini e le ingiustizie e che mostra anche la meraviglia della bellezza di questa foresta e di questi popoli. L’Esortazione ci incoraggia a cercare nuove vie di consenso e ad essere vicini ai più vulnerabili e a prenderci cura della nostra Casa Comune.

 

 

 

 

 

Appunti di ecologia integrale

La road map di Papa Francesco: dalla Evangelii Gaudium alla Fratelli Tutti“: https://fb.watch/dEgsNse8x_/

Oltre l’emergenza per promuovere la cultura della cura” – Don Maurizio Tarantino, Direttore Caritas di Otranto: https://fb.watch/dEgx2k-FER/

“Il processo sinodale: luogo dell’ascolto e della condivisione†– Mons. Francesco Pesce, Incaricato Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro e Oliviero Bettinelli, Vicedirettore Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro: https://fb.watch/dEgAkckCaK/

Custodi del creato al tempo dei cambiamenti climatici†– Cecilia Dall’Oglio, Direttrice programmi europei “Movimento Laudato Si’â€, Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia: https://fb.watch/dEgEzichiA/

“Quando commerciare fa rima con armareâ€- Don Renato Sacco, Consigliere Nazionale Pax Christi, redattore di Mosaico di Pace: https://fb.watch/dEgK32ZCpd/

“Informare per partecipare: dal PNRR ai trattati internazionali†– Monica Di Sisto, giornalista, vicepresidente Fairwatch, osservatorio su commercio internazionale e clima e con Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia WWF Italia https://fb.watch/dEgOrJVYfP/

“Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura†– don Tonio Dell’Olio, Presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi, giornalista e redattore di Mosaico di Pace: https://fb.watch/dEgUr2TpWm/

Pace è giustizia sociale†– Nicoletta Dentico, responsabile programma di salute globale, Society for International Development (SID): https://fb.watch/dEgX_UItj9/

La finanza: meccanismi e responsabilità†– Simone Grillo, Banca Etica: https://fb.watch/dEg-LxIDhM/

“Migrazioni e migranti†– Luca Di Sciullo, Presidente Centro Studio e Ricerche IDOS: https://fb.watch/dEh2E6iAkj/

“A proposito di economia trasformativa†– Riccardo Troisi , economista e docente di Economia Trasformativa presso l’Università Cooperativa di Colombia: https://fb.watch/dEh61_WndS/

“Questa economia uccide†– Monica Di Sisto , giornalista, Vicepresidente di Fairwatch, osservatorio su commercio internazionale e clima: https://fb.watch/dEh9hhR_M6/

“Dalle buone prassi alla buona politica†– Toni Mira, giornalista Avvenire, esperto di problemi sociali: https://fb.watch/dEhbZaFxqX/

Il tortuoso mondo del lavoro. Sulle tracce di percorsi possibili†– Soana Tortora (Solidarius Italia) e con Marco Ruopoli (coop. SOPHIA): https://fb.watch/dEhff_xT6s/

Pensare progetti per iniziare processi. La sfida e la pazienza del lavoro di comunità” – Oliviero Bettinelli, Vicedirettore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma: https://fb.watch/dEhhQhipux/

“La comunità ecclesiale tra coerenze, impegno e annuncio. Tracce di un cammino†– Mons. Francesco Pesce, Incaricato Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro: https://fb.watch/dEhjEhe0ex/

 

Editoriale

Il diritto a “Laudare Deum ” di Oliviero Bettinelli

RIFLESSIONE SULLA LAUDATE DEUM, OLIVIERO BETTINELLI

La carta dei diritti dell’uomo si evolve con la nostra storia. Gli uni non cancellano gli altri, ma li integrano con sempre maggiore consapevolezza. Papa Francesco ne è interprete e guida. La sua riflessione e il suo discernimento nella “Laudate Deum†ci orientano con sapienza a declinare alcuni diritti che come singolo e come comunità siamo chiamati a esercitare.

Abbiamo diritto a governanti che reagiscano di più, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura.

Abbiamo diritto di non nasconderci di fronte agli eventi che ci dicono come “l’impatto del cambiamento climatico danneggi sempre più la vita di molte persone e famiglie.

Abbiamo il diritto di non pagare gli effetti del disastro che si instaura in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti

Abbiamo il diritto di considerare i problemi legati all’ambiente come un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana.

Abbiamo il diritto ad una informazione corretta che non cerchi di negare l’evidenza dei segni del cambiamento climatico, di nasconderli, di dissimularli o di relativizzarli.

Abbiamo il diritto di essere guidati da pastori liberi da opinioni sprezzanti e irragionevoli , che riconoscano che l’origine antropica del cambiamento climatico «non può più essere messa in dubbio» e ne facciano oggetto di riflessione.

Abbiamo il diritto a momenti di sensibilizzazione competenti perché come società possiamo vincere la tendenza a «minimizzare» il problema o addirittura a metterlo in ridicolo, riducendolo a una questione «solo ambientale, “verdeâ€, romantica» e non invece – quale è – un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli.

Abbiamo il diritto di dimostrare che non è vero che gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico porteranno a una riduzione dei posti di lavoro quando, al contrario, milioni di persone perdono il lavoro a causa delle varie conseguenze del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare o la siccità.

Abbiamo il diritto di camminare verso un punto di svolta reale, all’insegna della responsabilità per l’eredità che lasceremo dietro di noi dopo il nostro passaggio in questo mondo.

Abbiamo il diritto di essere consapevoli che non possiamo più fermare gli enormi danni che abbiamo causato e, forse, siamo appena in tempo per evitare danni ancora più drammatici.

Abbiamo il diritto di denunciare le grandi potenze economiche che non si preoccupano di questo, ma solo di ottenere il massimo profitto al minor costo e nel minor tempo possibile.

Abbiamo il diritto di temere un «paradigma tecnocratico», sottovalutando che il nostro potere è aumentato freneticamente in pochi decenni e siamo diventati altamente pericolosi, capaci di mettere a repentaglio la vita di molti esseri e la nostra stessa sopravvivenza.

Abbiamo il diritto di denunciare la logica del massimo profitto al minimo costo e con essa la decadenza etica del potere reale, ormai mascherata dal marketing e dalla falsa informazione, da meccanismi utili nelle mani di chi ha maggiori risorse per influenzare l’opinione pubblica attraverso di essi.

Abbiamo il diritto di partecipare nello spazio dovuto alle aggregazioni e organizzazioni della società civile che a livello politico e diplomatico auspicano un multilateralismo dal basso che non dipenda dalle mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi ma che abbia un’efficacia stabile.

Abbiamo il diritto di avere governanti che sviluppino più democratizzazione» nella sfera globale, anche tramite una nuova procedura per il processo decisionale e per la legittimazione di tali decisioni, poiché quella stabilita diversi decenni fa non è sufficiente e non sembra essere efficace. Non sarà utile sostenere istituzioni che preservino e tutelino i diritti dei più forti senza occuparsi dei diritti di tutti.

Abbiamo il diritto di richiedere un’inversione di rotta, che superi la logica dell’apparire sensibili al problema ma che non attivi con coraggio cambiamenti sostanziali.

Abbiamo il diritto a costruire un futuro di speranza per evitare il rischio nel quale corriamo il rischio di rimanere bloccati nella logica di rattoppare, rammendare, legare col filo, mentre sotto sotto va avanti un processo di deterioramento che continuiamo ad alimentare.

Abbiamo il diritto di essere profondamente e dignitosamente umani, responsabili e custodi del Creato che ci è stato dato in Dono, organizzando la speranza in modo efficiente, vincolante e facilmente monitorabile.

In Evidenza

Ascoltare i territori per narrare la speranza

17 aprile 2023

L’Ufficio della “Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato†della Diocesi di Roma promuove il 17 aprile alle ore 17,30, presso la “sala Poletti†del Vicariato di Roma, un incontro su “RETI DI MUTUALISMO E POLI CIVICI A ROMAâ€: 0sservatorio delle reti romane di mutualismo e sperimentazione di centri civici a supporto dello sviluppo locale integrale delle periferieâ€.

Per leggere il comunicato: https://www.diocesidiroma.it/pastoralesociale/index.php/ascoltare-i-territori-per-narrare-la-speranza/

 

 

 

 

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