Ripartono i pellegrinaggi diocesani: a Fatima con il cardinale De Donatis

In valigia il certificato vaccinale o il risultato – negativo – di un tampone fatto nelle 48 ore precedenti la partenza. Poi tutti pronti, in aeroporto, per partecipare a uno dei tre pellegrinaggi diocesani curati dall’Opera romana pellegrinaggi e per i quali, in questi giorni, si stanno aprendo le iscrizioni. Quest’anno è Fatima, dal 28 al 31 agosto, la destinazione scelta dal cardinale vicario Angelo De Donatis per l’immancabile pellegrinaggio della diocesi di Roma di fine estate. «Un’occasione preziosa per condividere il messaggio che la Vergine del Rosario ha comunicato ai tre pastorelli in quel villaggio, allora povero e sconosciuto», la definiscono dall’Orp. Non solo: i partecipanti avranno la possibilità di abbinare a Fatima anche Santiago de Compostela, partendo il 26 agosto, in questo speciale anno giacobeo. Gli altri due pellegrinaggi diocesani avranno come destinazioni Lourdes, dal 30 settembre al 3 ottobre, guidato dal vescovo ausiliare Paolo Ricciardi; e l’altro la Terra Santa, dall’8 al 15 novembre, accompagnati dal vescovo ausiliare Benoni Ambarus.

C’è voglia, insomma, di ricominciare a viaggiare, di tornare a frequentare i luoghi della fede, di vivere un’esperienza comunitaria di preghiera e di scoperta. A sottolinearlo è lo stesso cardinale De Donatis, nella lettera inviata nei giorni scorsi ai sacerdoti romani. «Visti i tempi difficili a causa della pandemia, è con rammarico che abbiamo dovuto rinunciare per la seconda volta al pellegrinaggio riservato ai sacerdoti della nostra diocesi in Ucraina – scrive il vicario –. Speriamo di poter riproporre questa singolare occasione che ci fa crescere nella comunione sacerdotale tra di noi e che ci sostiene nel desiderio di testimoniare il Vangelo». Quindi aggiunge: «Arriveranno certamente tempi migliori e con l’estate, le vaccinazioni e l’aiuto di Dio, possiamo pensare ad una vita che riprenda i normali ritmi. Così ti propongo di considerare il tempo dell’estate come un momento in cui recuperare l’occasione persa dopo la Pasqua». Ecco, allora, le proposte dei pellegrinaggi a Fatima, a Lourdes e in Terra Santa, «momenti privilegiati di comunione e di crescita nella fede per le nostre comunità parrocchiali».

Come detto, il porporato guiderà il gruppo diretto in Portogallo, a partire dal 28 agosto. I partecipanti visiteranno innanzitutto Lisbona, con il Monastero Dos Jeronimos, la cattedrale, la chiesa di sant’Antonio costruita sulla sua casa natale. Proseguiranno poi alla volta di Fatima dove, oltre alla visite al Santuario del Rosario, alla basilica della Santissima Trinità e la villaggio di Aljustrel, sono in programma catechesi del cardinale De Donatis, celebrazioni, momenti di preghiera. Come detto, è possibile anche anticipare la partenza di due giorni e visitare Santiago De Compostela. «Il 2021 è anno del Giubileo Compostelano, che viene celebrato solo poche volte in un secolo – spiega monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp –; si verifica quando il 25 luglio, festa di san Giacomo, capita di domenica. Sono inoltre terminati degli importanti lavori di restauro nella cattedrale di Santiago, perciò sarà ancora più bello fermarsi lì in preghiera e partecipare alla Messa del Pellegrino».

Durante il pellegrinaggio saranno sempre rispettate tutte le misure in tema di sicurezza sanitaria: mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro, indossare la mascherina, privilegiare gli spazi all’aperto. «Avremo un’assicurazione extra per il Covid – anticipa monsignor Chiavarini –, che tiene conto anche del caso in cui uno dei partecipanti contrasse il virus durante il viaggio e dovesse poi restare in quarantena nel Paese ospitante». La speciale copertura assicurativa è prevista anche per i pellegrinaggi a Lourdes e in Terra Santa, assicurano dall’Opera romana. Un’altra novità dell’era post-coronavirus è quella relativa al numero minimo di partecipanti: se prima per organizzare un pellegrinaggio ci volevano almeno venti fedeli, adesso si può partire anche in due, in tre, in quattro. «Su tutti gli itinerari avremo partenze garantite, indipendentemente da quante persone si iscrivano – assicura monsignor Chiavarini –; ci siamo strutturati in modo che nelle principali mete di pellegrinaggio, come appunto Fatima, Lourdes o Gerusalemme, sia sempre presente del nostro personale per portare avanti l’esperienza del pellegrinaggio».

E mentre si organizzano i viaggi estivi e autunnali, si può prenotare un tour all’interno della Città Eterna: solo 10 euro a persona (gratuito per i bambini fino a 5 anni) per un itinerario con guida dell’Orp alla scoperta della “Terra Santa a Roma”, delle “Icone mariane miracolose”, della “Roma giudaica” o del “Cuore di Roma”. «Roma deve diventare meta di pellegrinaggio non soltanto per gli stranieri, ma anche per gli italiani e i romani stessi – dichiara ancora il sacerdote –. Una percentuale altissima di romani non conosce la città e non ha mai visitato luoghi significativi, come le catacombe o il Carcere Mamertino. Siamo poi in attesa di poter partire con la valorizzazione del complesso lateranense, come richiesto anche da Papa Francesco, valorizzando sia l’appartamento papale sia gli scavi sotto la basilica di San Giovanni in Laterano». (Giulia Rocchi)

Leggi la lettera del cardinale vicario

20 aprile 2021