È iniziata domenica scorsa, memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, la Festa de’ noantri, orgoglio trasteverino per onorare e celebrare la Madonna del Carmine, a Roma nota anche come Madonna Fiumarola. Nella chiesa di Sant’Agata, dove è custodita la statua, alle 9.30 la Messa è stata presieduta dal rettore don Paolo Asolan. Quindi don Renato Tarantelli Baccari, primicerio dell’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine, ha celebrato la liturgia con l’investitura dei nuovi confratelli. Alle 17 la Messa pontificale è stata invece presieduta dal vescovo Daniele Libanori, ausiliare per il settore Centro.
Sabato 22, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vicegerente della diocesi di Roma, Baldo Reina, e dopo il tradizionale omaggio del sindaco, la statua sarà portata in processione per le vie del quartiere. «Dopo la pandemia questo è il primo anno che la Festa si svolge senza alcun tipo di restrizione», dice Pietro Solfizi, governatore dell’arciconfraternita di Trastevere. La statua sarà issata su una grande “macchina” e portata in spalla da una ventina di confratelli. «Tra loro molti giovani tra i 25 e i 40 anni ai quali i nonni e i genitori hanno trasmesso la devozione per la Madonna del Carmine – prosegue Solfizi –. Si stanno preparando per entrare a far parte della confraternita e noi siamo molto felici di vedere tanti giovani che si avvicinano alla nostra realtà. Oltre alla devozione hanno anche tanta volontà e la forza fisica per sollevare la statua. Molti di noi sono anziani, non riuscirebbero più a portarla in processione. Anche in questo caso la Provvidenza ci è venuta incontro».
La processione partirà da largo San Giovanni de’ Matha e per tutto il tragitto sarà accompagnata dalla banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale. Al termine, nei pressi della basilica di San Crisogono, ci sarà l’omaggio della fanfara dei bersaglieri. Mentre la statua farà il suo ingresso a San Crisogono e la macchina a Sant’Agata, ci sarà uno spettacolo di fuochi d’artificio.
Domenica 30 luglio, invece, si terrà la processione della Madonna Fiumarola che ogni anno richiama migliaia di fedeli e turisti. È stata così ribattezzata perché, secondo una tradizione risalente al 1535, la statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro fu ritrovata da alcuni pescatori alla foce del Tevere dopo una tempesta. Donata ai carmelitani, rimase nella basilica di San Crisogono fino al 1890. Per qualche decennio fu ospitata nella chiesa di San Giovanni dei Genovesi prima di essere definitivamente trasferita nella chiesa di Sant’Agata.
La serata del 30 luglio inizierà all’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio con la vestizione della statua con un abito donato dalla maison Luigi Borbone. La processione sarà presieduta dall’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. A bordo di un natante dell’Arma dei carabinieri, solcherà il Tevere fino a Ponte Garibaldi. Quindi partirà la processione via terra e quest’anno, spiega ancora Solfizi, «è stato ripristinato l’antico percorso fino alla basilica di Santa Maria in Trastevere dove la statua sarà venerata fino al giorno successivo quando farà ritorno a Sant’Agata».
19 luglio 2023