Torre dei Conti: necessità di garantire ai lavoratori assoluta tutela in ambito di sicurezza

Il lavoro, dono di Dio, non deve mai diventare strumento di oppressione o causa di morte. Ogni volta che accade, è tradita la missione dell’uomo nella creazione.

Queste parole ispirate alla enciclica di Paolo VI Populorum Progressio sono risuonate come un triste monito quando questa notte ci è giunta la notizia della morte di Octay Stroici, operaio coinvolto nel duplice crollo della Torre dei Conti avvenuto nella mattinata del 3 novembre ed estratto dalle macerie dopo undici ore.

La priorità di riportare al centro delle scelte politiche e sociali la necessità di garantire ai lavoratori assoluta tutela in ambito di sicurezza, si unisce alla fragilità del patrimonio storico e culturale della nostra città di Roma, che richiede sempre più attenzione e costante vigilanza.

Ci inchiniamo davanti l’instancabile servizio degli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Roma, e di tutto il sistema soccorso.

La comunità parrocchiale ha pregato affidando il salvataggio di Octay alla Madonna dei Monti e a San Giuseppe, chiediamo ora loro di accompagnarlo presso il Padre Eterno, e di sostenere la
Sua famiglia.

Mons. Francesco Pesce

Incaricato dell’Ufficio per la Pastorale Sociale, del lavoro, e della Custodia del Creato del Vicariato di Roma; Parroco di Santa Maria ai Monti