Tra condivisione e visite prosegue la settimana di fraternità sacerdotale a Soraga

La terza giornata della settimana di fraternità sacerdotale a Soraga di Fassa – organizzata dal Servizio per la formazione permanente del clero e guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis – prevede la visita della casa natale di san Giuseppe Freinademetz con la cappella e la chiesa. Il santuario affidato ai missionari Verbiti si trova a Oies, nome di una piccola frazione su un pendio nel paese di Badia, a 1500 metri di altezza sul livello del mare. Nel secolo scorso contava soltanto tre case abitate.

«Il tempo è brutto, così abbiamo pensato di visitare un santuario», spiega don Marco Fibbi, cappellano della Casa circondariale maschile nuovo complesso di Rebibbia, che festeggerà i 30 anni di sacerdozio il prossimo 16 novembre. «Questa vacanza in Val di Fassa è meravigliosa – racconta –, quando è possibile facciamo passeggiate bellissime, siamo accolti in una struttura che dal punto di vista dell’ospitalità è incredibile ed è un ambiente dove che si presta perfettamente a momenti di riflessione e di preghiera. Quello che mi colpisce – prosegue – è lo spirito di corpo di preti che durante l’anno fanno tanti lavori diversi e non si incontrano mai; ora, invece, abbiamo la possibilità di trascorrere del tempo insieme, anche di faticare insieme, in un’attività molto diversa da quella sedentaria che facciamo abitualmente. Per restare in tema di carcere, direi che l’evasione ci fa bene», conclude con una battuta.

Al centro delle riflessioni di questi giorni, il libretto “Usciamo dunque… essere prete a Roma oggi”, che raccoglie vari contributi al Consiglio presbiterale diocesano. Ma anche la condivisione e il confronto sulla nascita delle vocazioni dei sacerdoti partecipanti. «Emergono storie diverse – commenta ancora don Marco Fibbi – ed è bello per tutti noi tornare alla fiamma originale. La vocazione non ce la diamo noi, ma ce l’ha data il Signore, ce l’abbiamo nel cuore».

Sulla stessa linea monsignor Amedeo Ruggeri, anche lui in Val di Fassa per i suoi 30 anni di sacerdozio, giudice del Tribunale Interdiocesano di Prima Istanza per le Cause di nullità di matrimonio. «La vacanza è organizzata molto bene ed è l’occasione per conoscere tante persone che pur vivendo a Roma magari non si conoscono; ed è una opportunità per condividere le esperienze vocazionali. È una esperienza anche di crescita personale».

14 luglio 2021