«Abbiamo sentito l’esigenza di incontrarci nella gratuità»: si conclude la settimana di fraternità sacerdotale in Val di Fassa

Si conclude questa sera (venerdì 16 luglio) la settimana di fraternità sacerdotale promossa dal Servizio per la formazione permanente del clero a Soraga di Fassa, per i sacerdoti che festeggiano il decimo, il ventesimo e il trentesimo anniversario di ordinazione. Una consuetudine che si ripete da qualche anno, come spiega il cardinale vicario Angelo De Donatis, che guida il gruppo: «L’intuizione di vivere una settimana di fraternità sacerdotale è nata da una semplice constatazione: facciamo tante riunioni, ma tutti finalizzate ai piani pastorali – osserva il porporato –, mentre c’era l’esigenza di incontrarci nella gratuità, per scoprire la bellezza del vivere fraternamente, passeggiando e lodando Dio attraverso la natura, pregando e comunicando semplicemente la nostra fede».

Al centro delle riflessioni di questi giorni, il libretto “Usciamo dunque… essere prete a Roma oggi”, che raccoglie vari contributi al Consiglio presbiterale diocesano. Ad accompagnare il gruppo anche il vescovo ausiliare Guerino Di Tora e monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato di Opera romana pellegrinaggi.

«L’esperienza della fraternità è sempre una ricchezza – osserva monsignor Andrea Manto, che festeggia il ventesimo di ordinazione –, anche perché noi la abbiamo vissuta anche in maniera narrativa. È una esperienza di condivisione personale, di condivisione dei nostri cammini vocazionali, delle nostre esperienze significative nel nostro cammino di fede e pastorale. E abbiamo riflettuto anche su come portare questa grazia e questa bellezza che abbiamo ricevuto in dono agli altri, su come generare alla fede, accompagnando le famiglie e i giovani, come far scoprire la bellezza del donarsi al Signore e del servire i fratelli. Le parole di don Angelo ci hanno molto confortato e incoraggiato, e il resto lo fa questo panorama fantastico. Del resto il monte è un luogo teologico per definizione».

Don Carol Iakel è parroco a Santa Maria Stella Maris e porterà i frutti di questa settimana all’interno della sua comunità. «Sono grato al Signore per questo traguardo dei dieci anni di sacerdozio – confida –, non è affatto scontato nel mondo di oggi. Don Angelo è come un padre per noi! Come Gesù, nel Vangelo di domenica prossima, dirà agli apostoli “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”, e si farà raccontare quello che avevano fatto e insegnato, così in questi giorni ha fatto il vicario con noi».

16 luglio 2021