«In un mondo ormai fondato su “una economia che uccide” anche la salute è diventata oggetto di mercato e non di diritto. La salute è invece prioritaria perché la dignità dell’uomo non venga annientata nella sua essenza. Stiamo diventando succubi di una visione della medicina legata alla ricerca affascinante che spinge verso scoperte inimmaginabili ma nel contempo assistiamo increduli a un graduale abbandono di quella essenziale medicina di base che potrebbe permettere di salvare milioni di esseri umani».
Monsignor Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, e Oliviero Bettinelli, vicedirettore, partono da queste riflessioni per presentare il prossimo incontro dell’itinerario di approfondimento “Percorsi per una ecologia integrale. Un caffè con noi”. Il prossimo appuntamento è in programma per giovedì 27 marzo alle ore 18.30 nella Sala Roberto Sardelli (via della Madonna dei Monti, 41) e vedrà come protagonista Nicoletta Dentico, giornalista, esperta di cooperazione internazionale e diritti umani. Ha diretto Medici Senza Frontiere. Ha lavorato a Ginevra per Drugs for Neglected Diseases Iniziative e per l’Oms. Attualmente dirige il programma di salute globale di Society for International Development (Sid).
«Due miliardi di persone – prosegue Bettinelli – non hanno accesso ai farmaci essenziali, sia perché abitano in regioni povere e sia perché la logica sempre più perversa di una sanità privatizzata non permette, per motivi economici, di poter acquistare i servizi e le medicine essenziali. Non solo. Il rapporto tra crisi ambientale e crisi sociale palesa nella sanità uno dei suoi aspetti più problematici e irreversibili: un ambiente inquinato che rende la terra e l’acqua inaccessibili e pericolosi, è veicolo di malattie il più delle volte mortali, soprattutto se non si ha la possibilità di curarle. Oltre a una partecipazione attiva per garantire per i diritti essenziali per la salute, diventa allora sempre più necessario farsi carico della cura della casa comune, non solo per tutelarne la bellezza, ma per difendere e valorizzare la sua funzione di custode della qualità della vita di ogni persona».
18 marzo 2025