«Vorremmo che la pace fosse un regalo improvviso da scartare senza fatica. Non è così; la pace è fatica, è pazienza, è il lavoro meticoloso di chi semina e coltiva una pianta fragile che va curata ogni giorno. La pace ha bisogno di essere accolta nel suo significato più radicale, di essere testimoniata con i nostri gesti che accompagnano la speranza e di essere rimessa in piedi ogni volta che sembra finita nella melma della violenza. Per farlo abbiamo bisogno di ricordarcelo attingendo a una memoria personale e collettiva che ci appartiene ma che spesso svendiamo a chi ci offre soluzioni facili. Ma sappiamo che la pace non è una soluzione facile, ma sappiamo anche, nel profondo della nostra coscienza, che è l’unica».
Questa la riflessione di don Francesco Pesce e di Oliviero Bettinelli, rispettivamente responsabile e vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, il lavoro e la cura del Creato. Con queste parole presentano l’incontro che si terrà il prossimo 22 gennaio con don Andrea Bigalli, da sempre impegnato sui temi della giustizia e della pace e autore del libro “Educare alla Pace in tempo di guerra”. L’appuntamento è alle 18.30 presso la sala Roberto Sardelli, via della Madonna dei Monti 41
20 gennaio 2025