Monsignor Ambarus nuovo arcivescovo di Matera – Irsina e vescovo di Tricarico

Il Santo Padre ha nominato arcivescovo di Matera – Irsina e vescovo di Tricarico, unendo nuovamente in persona Episcopi le due sedi, monsignor Benoni Ambarus, finora vescovo ausiliare della diocesi di Roma. L’annuncio è stato dato dal cardinale vicario Baldassare Reina, nella Sala della Conciliazione del Palazzo Lateranense alle ore 12 di oggi, mercoledì 18 giugno 2025, in contemporanea alla Sala Stampa della Santa Sede.

Nato a Somusca-Bacau (Romania) il 22 settembre 1974, “don Ben” – come tutti affettuosamente chiamano monsignor Ambarus – ha frequentato il Seminario di Iaşi (Romania) e a partire dal novembre 1996 ha continuato la formazione seminaristica nel Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove ha ottenuto il Baccalaureato in Teologia. Nel 2001 ha conseguito la Licenza in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il 29 giugno 2000 è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Iaşi (Romania) e poi incardinato nella diocesi di Roma nel 2007. Tra i vari incarichi ricoperti nella diocesi di Roma, ricordiamo quelli di assistente nel Seminario Maggiore (2001-2004), collaboratore parrocchiale e poi vicario parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali (2004-2010); vicario parrocchiale a Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae a Torre Gaia (2010-2012); parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Mauricana (2012-2017). Quindi, monsignor Ambarus è stato prima vice direttore (2017-2018) e poi direttore (2018-2021) della Caritas diocesana di Roma. È stato nominato ausiliare per la diocesi di Roma il 20 marzo 2021 e ordinato vescovo il 2 maggio 2021.

Nel Vicariato di Roma ha svolto il ministero episcopale come incaricato dell’Ambito della diaconia della Carità, direttore della Pastorale sanitaria e della Pastorale carceraria, presidente della Fondazione di Culto Caritas Roma. In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è segretario della Commissione per le Migrazioni, mentre nella Conferenza Episcopale Regionale, è vescovo delegato per le Migrazioni e vescovo delegato per la Carità.

«In tanti anni di servizio nella diocesi di Roma, si è occupato degli ultimi», ha sottolineato il cardinale Reina, annunciando la nuova nomina. «Lo abbiamo sempre visto – ha aggiunto – laddove l’umanità è sofferente. Ha permesso alla diocesi di Roma di respirare con il polmone della carità e del bene».

E proprio per il dono di questo servizio nell’ambito della carità, il vescovo Ambarus ha voluto ringraziare il Signore: «Per tutte le persone ferite che ho potuto incontrare, ascoltare, sostenere, aiutare: poveri, emarginati, rom, migranti, carcerati, malati. Per il dono immenso ricevuto attraverso i racconti delle loro storie, la testimonianza della loro fede e speranza, le lacrime che mi hanno permesso di asciugare, il passo in più di vita che abbiamo fatto insieme, loro nella propria vita e io nella mia insieme a loro».

«Tra pochi giorni celebrerò 25 anni di sacerdozio – ha detto –; mi limito a dire che mi sento avvolto dalla bontà e la tenerezza provvidente del Padre, che come un educatore divino e paterno qual è, ha sempre guidato i miei passi». La «gratitudine verso il Signore – ha proseguito nel suo saluto –, mi porta ad esprimere la mia gratitudine per tutta la Chiesa di Roma, che nel 1996 mi ha accolto ventiduenne, arrivato in treno alla Stazione Termini dopo due giorni di viaggio…. Mi ha formato, plasmato, e con la fiducia che mi ha riservato, mi ha affidato gli incarichi pastorali di questi anni».

Quando all’arcidiocesi di Matera – Irsina e alla diocesi di Tricarico, ha concluso il vescovo, «ho nel cuore fermo il desiderio di iniziare presto a camminare insieme a voi sulla strada che il Signore ci indicherà. Solo uniti al Signore, Capo e Pastore della Chiesa, saremo riflesso della sua luce, saremo testimoni del suo amore verso tutti, specialmente verso ogni forma di umanità ferita nella propria dignità, per ridestare la speranza, rialzare la testa nel cammino verso la Patria del Cielo».

18 giugno 2025