Il cardinale Reina incontra i giovani in una “Notte in Cattedrale”

(foto: Diocesi/Gennari)

Fuori, l’atmosfera ricorda la notte della veglia del Giubileo dei Giovani, quando un acquazzone sorprese oltre un milione di ragazzi che riempirono la spianata di Tor Vergata. Nel pomeriggio di venerdì Roma è stata travolta da una bomba d’acqua e dalla grandine. Ma neanche stavolta il meteo è riuscito a mettersi di traverso.

Arrivano alla spicciolata i giovani di Roma che hanno riempito la basilica di San Giovanni in Laterano per la “Notte in cattedrale” con il cardinale vicario Baldo Reina. E che il prossimo 10 gennaio saranno ricevuti da Papa Leone XIV nell’Aula Paolo VI. Una notizia inaspettata che don Alfredo Tedesco, direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Roma, consegna loro, nell’entusiasmo generale, alla fine della serata.

Un momento di preghiera e dialogo che è stato organizzato alla vigilia della Gmg diocesana, che si celebrerà oggi, nella solennità di Cristo Re, per continuare insieme il cammino dopo il Giubileo di inizio agosto. Ogni gruppo, prima di passare la Porta Santa, si ferma in preghiera per qualche minuto. C’è il buio ad accoglierli all’interno della chiesa. La basilica è illuminata solo da alcuni faretti che proiettano una luce soffusa. Il leggero brusio che accompagna l’attesa dell’inizio della veglia si interrompe del tutto quando dalla sacrestia parte la processione.

Sono tutti in piedi, mentre il cardinale percorre la navata centrale. Il Coro della diocesi di Roma, diretto da monsignor Marco Frisina, intona “Iubilate Deo”. «Un grande saluto e un grande abbraccio a tutti», sono le prime parole che il porporato rivolge ai ragazzi dopo il Vangelo. E ricordando il Giubileo dei giovani, sottolinea: «Abbiamo bisogno di rivivere quel momento di grazia». Quindi annuncia la possibilità di riorganizzare la “Notte in cattedrale” in futuro.

(Giuseppe Muolo)

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22 novembre 2025