Fino al 6 gennaio sarà esposta alla venerazione dei fedeli la reliquia della Sacra Culla, normalmente custodita nella cripta dell’Altare della Confessione nella basilica di Santa Maria Maggiore.
La reliquia è custodita in una teca di cristallo sorretta da quattro putti dorati e chiusa da un coperchio, riproducente un giaciglio di paglia, sul quale è adagiato il piccolo Gesù con la mano destra alzata e benedicente. Il reliquiario fu realizzato da Giuseppe Valadier nei primi anni del 1802 in sostituzione del precedente del 1600 trafugato dalle truppe napoleoniche. Si possono ammirare cinque assicelle in legno di acero rosso, tipico della zona di Betlemme risalenti proprio al tempo in cui nacque Gesù.
Su commissione di Papa Pio IX (1846–78), l’architetto romano Virginio Vespignani realizzò la Confessio (1861–64) collocata davanti all’Altare Papale. Vespignani utilizzò circa settanta tipi diversi di marmo, estratti per la maggior parte dai coevi scavi svolti a Roma e Ostia. La Confessio rinvia all’importanza di Santa Maria Maggiore quale Betlemme dell’Occidente e basilica natalizia di Roma. A partire dal pontificato di Teodoro (642–649), oriundo di Gerusalemme, essa fu anche denominata Sancta Maria “ad Praesepem”. Il titolo si riferisce alle cinque asticelle in legno di sicomoro (ficus sycomorus), parte della mangiatoia in cui è stato adagiato il bambinello Gesù.
In Basilica è custodita anche un’altra reliquia, il panniculum, un piccolo pezzo di stoffa – custodito in una teca donata da Pio IX – che secondo la tradizione costituisce un lembo delle fasce con cui fu avvolto il Bambino Gesù.
3 gennaio 2024