L’evento più atteso dai trasteverini, nel cuore di Roma, la cui storia affonda le radici nei secoli. È la festa della Madonna del Carmine a Trastevere, meglio conosciuta come festa “de’ Noantri” o della “Madonna Fiumarola”. Come ogni anno, la statua della Madonna del Carmine, la cui memoria liturgica ricorre il 16 luglio, uscirà dalla chiesa di Sant’Agata, dove si trova durante tutto l’anno, e verrà portata in processione per le caratteristiche vie trasteverine e sul fiume Tevere.
Il culto della “Madonna Fiumarola”, infatti, nasce nel lontano 1535 quando una statua della Vergine scolpita in legno di cedro fu rinvenuta da alcuni pescatori alla foce del fiume e fu poi donata ai Carmelitani che si trovavano nella chiesa di San Crisogono, appunto a Trastevere. Nel corso dei secoli fu trasferita prima a San Giovanni dei Genovesi e poi, nel ‘900, nell’attuale chiesa di Sant’Agata, che lascia appunto una sola volta l’anno, il primo sabato dopo la festa della Beata Vergine del Monte Carmelo.
Le celebrazioni, come sempre, dureranno per quasi due settimane. Dal 13 luglio, con il triduo di preparazione, fino al 26. Venerdì 16 ci sarà una prima Messa al mattino, presieduta da monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare per il settore Centro, mentre nel pomeriggio una seconda celebrazione ospiterà l’investitura dei nuovi confratelli e consorelle dell’arciconfraternita del Carmine in Trastevere. Momenti cruciali saranno poi la processione del pomeriggio di sabato 17 luglio e la successiva celebrazione eucaristica, nella piazza di Santa Maria in Trastevere. Domenica 25, sempre nel pomeriggio, la rievocazione della “Processione Fiumarola” presso l’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che arriverà al pontile di Ponte Garibaldi, nei pressi dell’Isola Tiberina, e continuerà poi sulla terraferma, per concludersi nella chiesa di Sant’Agata.
Quest’anno, per le normative anti-Covid, «alcuni dettagli saranno diversi rispetto agli altri anni», spiega il governatore dell’arciconfraternita Pietro Solfizi. Non ci sarà la storica macchina processionale, «molto imponente e dal peso di circa 16 quintali – racconta Solfizi –, una macchina che impegna oltre 18 persone per il trasporto della statua. Abbiamo invece optato per semplici stanghe che sosterranno la Madonna per non creare assembramenti e non affollare ancora di più i vicoli». La processione, dunque, tornerà per le vie del quartiere dopo l’assenza dello scorso anno a causa della pandemia, «la prima e finora unica volta nella storia», puntualizza Solfizi, «perché si è sempre svolta, anche in tempo di guerra». Previsto comunque un grande afflusso di persone. «Sono tantissimi i fedeli legati a questa festa, che arrivano soprattutto da fuori città, da tutta Italia e anche dall’estero perché – prosegue – molti trasteverini ormai non abitano più a Roma ma hanno nel cuore questo evento e anche chi non ha nessun legame con il territorio ha sviluppato negli anni un forte attaccamento verso la festa e la Vergine».
Le celebrazioni saranno trasmesse anche in diretta streaming sulla pagina Facebook della confraternita, mentre la Messa solenne del 17 luglio e il Rosario del 21 luglio dalla chiesa di San Crisogono andranno anche in diretta nazionale su Tv2000. «Un modo – chiosa Solfizi – per far sentire a tutti la vicinanza della Madonna e far vivere l’emozione di questa festa, in particolare in un periodo storico così difficile e drammatico».
di Salvatore Trope da Roma Sette
12 luglio 2021