Al Divino Amore l’assemblea dei catechisti

Don Andrea Cavallini (foto Gennari)

Sabato prossimo, 28 gennaio, dalle 9.30 alle 13, nell’auditorium del Santuario del Divino Amore, a Castel di Leva, si svolgerà l’annuale assemblea diocesana dei catechisti, organizzata dall’Ufficio catechistico della diocesi. L’icona biblica scelta per accompagnare i lavori assembleari è quella dei discepoli di Emmaus. Tema dell’incontro diocesano è, infatti, “Camminava con loro”, perché l’obiettivo è quello di iniziare un cammino sinodale che porti ad approfondire il dialogo tra le famiglie e i catechisti. «Il focus sarà il rapporto con i genitori dei bambini e dei ragazzi della catechesi e come questi siano integrati nel percorso di iniziazione cristiana dei loro figli», spiega don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano.

Per avere un quadro dettagliato sull’integrazione delle famiglie e arrivare all’assemblea con materiale utile ad aprire la discussione, è stato realizzato un questionario che nei mesi scorsi è stato inviato a tutte le parrocchie di Roma le quali, a loro volta, lo hanno trasmesso ai genitori dei ragazzi iscritti al catechismo. Tre le domande rivolte alle famiglie: se il percorso di catechesi dei loro figli le stesse coinvolgendo o meno, se la parrocchia fosse o meno un punto di riferimento per la propria vita e se fossero credenti e praticanti. Tre quesiti di “esplorazione” li definisce don Andrea. Dalle risposte è possibile «avere un quadro attuale della situazione anche se si tratta di un quadro parziale, dato che non è semplice raggiungere tutti». Dagli esiti del questionario, che l’Ufficio catechistico sta visionando in questi giorni, è emerso che un ruolo determinante lo gioca lo stato d’animo con il quale i bambini e gli adolescenti rincasano dopo l’ora di catechismo. «Se raccontano con entusiasmo quello che hanno fatto – dice il sacerdote – i genitori sono incuriositi e spinti dalla voglia di conoscere i catechisti. Ci sono poi gradi più alti di coinvolgimento come persone che grazie al catechismo dei figli cominciano una seria riflessione su quei temi della fede studiati quando loro erano bambini».

Durante i lavori dell’assemblea diocesana saranno quindi presentati i risultati dell’inchiesta per approfondire il tema del coinvolgimento delle famiglie. «L’intento è quello di elaborare una proposta strutturalmente integrata nel percorso catechetico dei bambini – afferma don Cavallini –. Vale a dire un cammino che si rivolga sia ai genitori sia ai figli ma senza forzature e senza esigere nulla. Un’integrazione che si può realizzare con diversi strumenti pratici, da quello più classico, cioè gli incontri con e per le famiglie, all’adozione di altre formule».

Un’idea potrebbe essere quella di promuovere momenti di catechesi tra le pareti domestiche, ossia proporre alle famiglie di fare con i propri figli l’esperienza della preghiera e dell’ascolto della Parola di Dio. «Ci sono anche parrocchie che organizzano “La domenica delle famiglie” – continua il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano – o quelle che celebrano la liturgia solo per i genitori e i bambini durante il percorso di catechesi. Gli strumenti concreti con cui fare proposte per coinvolgere i genitori sono tanti, dalle parrocchie arrivano suggerimenti molto variegati, non esiste un unico schema o un unico stile di catechesi, ognuno lo declina in base alla realtà parrocchiale. A noi interessa soprattutto concentrarci sul rapporto che c’è con le «L’intento è quello di elaborare una proposta strutturalmente integrata nel percorso catechetico dei bambini, un rapporto fondamentale ma non sempre semplice».

Di Roberta Pumpo da Roma Sette

23 gennaio 2023