Si legge nel vademecum diocesano su catechesi e disabilità: «La catechesi dell’iniziazione cristiana, per la sua particolare natura, è lo strumento privilegiato per garantire ai bambini una “cittadinanza piena” in parrocchia, ed è un’occasione per mostrare concretamente che la Chiesa, per sua natura, è orientata a prendersi cura di tutti. Considerando il patrimonio di sensibilità pastorale di tanti cristiani nel corso della storia della Chiesa, siamo invitati anche noi oggi ad “inventare”, con intelligenza, strumenti adeguati a cambiare mentalità: nessun limite fisico, sensoriale o intellettivo può essere d’impedimento all’incontro con Gesù». Ecco, allora, che nella catechesi possono tornare utili anche le mappe concettuali, soprattutto nel caso di ragazzi iperattivi.
Se ne parlerà in un convegno il prossimo sabato 29 marzo, dalle 10 alle 12.30, presso la parrocchia di San Tommaso Moro (via dei Ramni, 40), dal tema “Accompagnare la catechesi dinanzi alle nuove situazioni emergenti. La crescente iperattività dei ragazzi e l’importanza delle mappe concettuali nella catechesi”, promosso dall’Ufficio diocesano per la catechesi.
Ad introdurre e moderare i lavori sarà don Enzo Fiore, referente diocesano per la catechesi delle persone disabili, che riprenderà il vademecum “Per una iniziazione cristiana inclusiva”, pubblicato poco più di un anno fa. Quindi porterà il suo saluto suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei. Poi interverranno Valeria Sansoni, docente e catechista, e monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano per la catechesi.
25 marzo 2025